E' da un po' che ci penso, e credo che non sia una cattiva idea, l'allevamento del suino su terreni utilizzati per la produzione di biomassa cioè alberi che verrano usati come combustibile, tra l'altro ho sentito parlare della pirolisi e secondo me quello che l'ha scoperta meriterebbe il Nobel. Intorno al mio paese, abito a Semiana in provincia di Pavia, nel cuore della Lomellina, ci sono aree abbastanza ampie, c'è una fascia di più di 1km per almeno 300 metri quindi si parla di oltre 30ha e altre 2 aree un po' più piccole non lontano. Sono praticamente boschi con la differenza che gli alberi sono disposti in file cosa che faciliterebbe il lavoro, anche solo nella divisione degli spazi.
Pensavo di partire con 10 scrofe gravide e un verro da addestrare.
Mi chiedevo se fosse una idea con delle prospettive future e se decada il diritto di avere contributi europei per la forestazione su quei fondi. In caso sia tutto fattibile, quanto potrebbbe costare l'affitto di quei terreni. La mia è zona di risaie e secondo l'INEA nel 2007 per comprare 1ha servono 31/33000 €, per gli affitti non ho trovato informazioni.
Io non sono né allevatore né agricoltore, ho un negozio di alimentari dove vendo salumi di ottima qualità ma il loro costo è alquanto elevato già per me ancora di più per il consumatore. Allora ho pensato di usare le conoscenze che sto acquisendo per produrre in proprio maiali e quindi salumi ad un prezzo molto più basso, almeno della stessa qualità ma con un ricavo molto maggiore, il prosciutto crudo di Parma lo compro a 13,50 €/kg per circa 10kg fanno 135€ e per maiale 270€ con cui si ripaga più di tutto il maiale intero, il resto è guadagno.
Per l'alimentazione ho pensato di utilizzare frutta e verdura e anche pane che sarei facilitato nel suo recupero perche il mio panettiere ritira il pane invenduto e sarebbe molto felice se qualcuno glielo prendesse anche pagandolo poco. Per la frutta ho pensato di andare a prendere quella scartata dai produttori, nei supermercati e negli ortomercati sapendo anche che per arrivare a Milano, dove c'è l'ortomercato credo più grosso d'Italia, ci metto circa 50 minuti e già che sono lì potrei vendere i miei prodotti a negozi di Milano, sfruttando mio papà che conosce bene la città visto e che tra poco va in pensione, la domanda a riguardo è: "Quanta frutta e verdura serve al giorno per l'alimentazione delle scrofe degli ingrassi e dei suini in svezzamento? E' possibile usare solo quei prodotti o c'è una percentuale massima?" Resta il fatto che userò sicuramente cereali, soia che dovrei comprare perchè di mettermi a coltivare non so se ce la farei sia dal punto di vista di tempo e soprattutto economico. Ma avrò, si spera, abbastanza ricavo per coprire i loro costi maggiori. Per la frazione lipidica ho pensato di usare gli scarti dell'estrazione dell'olio di oliva,quelli potrei prenderli in Liguria, visto che sono a 1 ora e mezza da Genova, anche in questo caso quanto me ne servirebbe, sapendo che ho intenzione di usare scrofe che non facciano più di 10 suinetti a parto per averli già grossi alla nascita, quindi, se tutto va bene avrei al netto, circa 80 suinetti ogni ciclo produttivo e vorrei portarli alla macellazione sui 160/180 kg a 9 mesi di età come per il prosciutto di parma.

E' un bel progetto che ha una sua logica, ma veramente complesso, la messa a punto richiede un grande lavoro e non pochi rischi, saluti Mario