Ho una discreta disponibilità di ghiande. Volevo sapere dagli esperti se, una volta cadute, si possono dare subito o bisogna tenerle a bagno in acqua o addirittura seccarle. Grazie
Le ghiande appena cadute sono ricche di tannino che hanno una influenza negativa sulla digeribilità degli alimenti, per ovviare questo limite si lasciano ammollo in contenitori (maceri) o lasciate immerse nei torrenti così per dilavamento diminuisce la quantità di tannino contenuta soprattutto nelle bucce. Se essiccate aumentano la durata nel tempo, e il valore nutritivo, se sgusciate aumentano la digeribilità, togliendo le bucce per trebbiatura, battitura o sgusciatura si toglie tannino e lignina, minor contenuto di cellulosa più digeribilità, più appetibilità. Le più zuccherine sono quelle di rovere e leccio, quelle di cerro e farnia (più ricche di tannino) sono meno appetibili, ed hanno anche un effetto astringente, può essere utile l'aggiunta di pannello di lino nella razione dato il leggero potere lassativo, o crusca o l'accesso ad erba o pascolo di prato stabile. Le ghiande sono scarse di proteine e vitamina A e D e di calcio è buona norma tenerlo in considerazione ed fare le opportune integrazioni.
Più le lasci in acqua e più dilavi i tannini, ovviamente cambiando spesso l'acqua, ai tempi passati quando venivano usate per consumo umano venivano messe in ceste di vimini o sacchi di juta e lasciate mesi a bagno nei torrenti. Un metodo per velocizzare è la bollitura in acqua con l'aggiunta di in pò di argilla o cenere e poi l'essiccazione. Se vuoi conservarle per lungo tempo meglio la tostatura o la essiccazione e la macinazione. Ci sono vari metodi, dipende dalle quantità, dalla volontà di migliorare la digeribilità, dai mezzi a disposizione ecc...