giovi71 ha scritto:Lo ammetto, ignoro completamente il concetto del pastone fermentato.
Potreste spiegarmi meglio la pratica ?
Come si prepara,a partire da quali materie prime e come somministrarlo.
Eventualmente fonti da cui poter prendere altre info.
Dunque, per cominciare e' meglio guardare alle varie fasi della digestione e come estendiamo queste fasi con la tecnologia per crescere meglio i nostri animali.
1) frantumazione. negli animali fatta coi denti o il gozzo, nella tecnologia fatta con sfarinati, pellet e altro cibo polverizzato. questo passo ha il solo scopo di aumentare la superficie di reazione di molti ordini di grandezza, per le reazioni chimiche e bio-chimiche che verranno.
2) pre-digestione via agenti chimici. Nello stomaco con acido cloridrico, e avviene anche nei mangimi commerciali, anche se non ricordo tutti i dettagli. Per gli umani, un caso famoso e' il trattamento del mais con calce in Messico, per liberare la niacina. Gli occidentali non hanno accettato questa prassi, col risultato di enormi epidemie di pellagra nel sud degli Stati Uniti e in Veneto.
3) Trattamento con enzimi. Avviene sia nella masticazione che nella prima parte dell' intestino.Cibi freschi hanno grandi quantita' di enzimi che digeriscono fino a circa la meta' di amidi e proteine. Scrivo di piu' su questo piu' tardi, ma i mangimi hanno zero enzimi.
4) fermentazione. Piu' o meno, tutti gli animali fermentano il cibo per circa 24 ore a circa 37-39 gradi, in un ambiente ricco di batteri benefici (l' intestino). I batteri liberano e generano vitamine, liberano minerali, e rompono proteine toste in aminoacidi digeribili. Piuttosto importante, digeriscono fibra fermentabile e producono acidi grassi catena corta (SCFA), molto importanti per la salute umana e animale.
In piu' la tecnologia ha due altri modi per digerire il mangime: cottura e germinatura. La cottura disattiva sempre gli enzimi (qui mi riferisco solo a protease, amilase, lipase, enzimi usati per lo piu' nel tratto digestivo), ma disattiva anche proteine che sono tossiche per l' animale.
Uno puo' notare che mentre i due primi passi piu' la cottura sono usati quasi universalmente nella preparazione dei mangimi, la fermentazione e' meno usata (insilati sono un' eccezione). I cereali grezzi sono un cibo molto pesante per l' animale, in uno stato naturale nessuno dei nostri animali li mangia in abbondanza.
Una fermentazione lattica e aerobica allunga il tempo di fermentazione e permette migliore digestione di proteine, minerali e vitamine. La gran parte di quella lisina extra in Figura 4 nel sito web del terzo post viene da azoto nell' aria fissato dai fermenti. Il piccolo allevatore coscienzioso (e che vuole risparmiare) qui fermenta gli sfarinati per conto suo. Ottimo per polli e maiali, i conigli sono piu' delicati.
4 giorni a 20 gradi, partendo da una madre gia' stabilita.
I vantaggi sono numerosi:
1) eliminazione al 90% circa di fitati, inibitori proteici, lectine, e agglutinine. Tutta roba tossica che impedisce all' animale di prosperare. in particolare, diminuzione di irritamento gastrico e quindi di infiammazione generale.
2) al costo di circa il 10% di carboidrati, aumento di aminoacidi, vitamine e minerali disponibili. I cereali hanno troppi carboidrati per essere un buon alimento, specie per animali adulti, aiuta a mantenere la salute senza diventare obesi. con pastoni normali, il maiale deve mangiare di piu' per ottenere le stesse proteine, vitamine e minerali. Impatto positivo sul portafoglio.
3) aumento di SCFA, che sono pure protettivi dell' intestino e infatti la membrana intestinale viene nutrita direttamente d queste sostanze.
4) costante iniezione di batteri buoni nell' apparato digestivo. Migliora sistemicamente la digestione, aiutando a utilizzare meglio il pastone e rinforzando i punti 1), 2), 3). Anche grazie ai batteri (per lo piu' digeriti nello stomaco), il cibo contiene buone quantita' di enzimi.
Un altro vantaggio e' che le deiezioni puzzano molto meno, grazie alla miglior digestione di sostanze azotate. Lo svantaggio e' che la fermentazione rende il cibo "fresco" e quindi deperibile. Te la devi fare da te.