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Messaggio |
geo
Iscritto il: 17/03/2009, 18:36 Messaggi: 2770
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Avrei bisogno di alcune delucidazioni riguardo l' alimentazione dei suini.
Per comporre una razione per suini, partendo dall' E.M. e dalla percentuale proteica, note per le diverse categorie (lattone, magrone, ecc), in che modo vado a calcolare i carboidrati e i grassi? Purtroppo sul mio testo non riesco a trovare nulla riguardo, mi dice l'EM, il fabbisogno proteico, poi non mi dice in che misura devono entrare carboidrati e lipidi, ne tantomeno che tipo di carboidrati devono essere.
Esiste un testo che spiega bene come formulare una dieta?
Inoltre, sento sempre raccomandare che va diminuito sensibilmente il mais se non totalmente eliminato a favore dell'orzo che permette di avere grassi bianchi. Però, ho letto che i suini alimentati con orzo hanno performance produttive minori rispetto a quelli alimentati con mais, piu' ricco in amido. E' vero?
Ho letto su un manualetto che l'alimentazione del suino con legumi, fava e cece in particolare migliora notevolmente le qualità della carne e del grasso; mi chiedevo se era possibile eliminare totalmente la fe di soia e inserire nella dieta fagioli, ceci, fave e piselli macinati grossolanamente senza avere problemi di carenze e malnutrizioni dovuti alle sostanze antinutrizionali in esso contenuti.
Il tutto riferito a suini allevati con possibilità di pascolo e allevati in ambito famigliare, quindi anche un aumento del costo finale superiore sono giustificati.
_________________ Alla natura si comanda solo ubbidendole.
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05/01/2012, 14:50 |
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marco62
Sez. Suini
Iscritto il: 02/02/2009, 19:32 Messaggi: 1462 Località: MODENA ITALIA
Formazione: De-perito agrario
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Ciao geo, per un allevamento tipo familiare con possibilità di pascolo, non mi perderei tanto alla ricerca di E.M e calcolo proteico, questo si ricerca nell' allevamento industriale a seconda del genotipo che si alleva e dagli alimenti a disposizione ed economicamente vantaggiosi a seconda dei momenti. Ci sono alcune cose da ricordare ad esempio che livelli nutritivi alti in un suino tradizionale compromettono la qualità delle carcasse perchè non sono predisposti alla produzione di carne magra , in un suino tradizionale si limita l' apporto energetico fin dalle fasi iniziali mentre nei soggetti a forte sviluppo muscolare consente di ottenere forti accrescimenti e buone rese del mangime senza compromettere la qualità delle carcasse e miglioramento delle carni. Il mais si riduce nel finissaggio per non avere un grasso di copertura e infiltrato tendenzialmente più giallastro e molle dovuto all' olio presente nel seme di mais e un migliore rapporto fra acidi saturi ed insaturi. L' utilizzo dei vari legumi o di altre fonti proteiche è possibile alimentare suini senza soia.
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05/01/2012, 21:17 |
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geo
Iscritto il: 17/03/2009, 18:36 Messaggi: 2770
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D'accordo Marco, però riguardo al tipo genetico, a meno che non si scelgano razze autoctone, è lo stesso sia per quello familiare che industriale, la differenza sostanziale sta nell'ambiente di allevamento.
_________________ Alla natura si comanda solo ubbidendole.
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05/01/2012, 22:03 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Nel tuo caso non mi porrei troppi problemi, mi associo alla risposta che hai già avuto, il bello dell'allevamento con ricorso al pascolo sta proprio in alcuni vantaggi legati al movimento e alla integrazione che viene dal pascolo. Il tipo genetico se selezionato si divide in un tipo magrissimo che richiede elevati livelli energetici e soprattutto proteici, mentre il pesante è un po' meno esigente, ma da quello che leggo con la tua formazione e con un po' di attenzione otterrai risultati apprezzabili. Sul ricorso a legumi in sostituzione della farina d'estrazione di soia non ci sono problemi, buon lavoro, saluti, Mario
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05/01/2012, 23:18 |
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geo
Iscritto il: 17/03/2009, 18:36 Messaggi: 2770
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Grazie Mario, ma indicativamente come si compone la razione?
E nel caso di allevamento al chiuso come si compone la razione invece?
_________________ Alla natura si comanda solo ubbidendole.
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06/01/2012, 1:17 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Al chiuso si ci affida ad almeno due mangimi, il primo dallo svezzamento al momento in cui si decide di iniziare il finissaggio e il secondo appunto da questo momento alla macellazione, sui sacchi ci sono le indicazioni delle modalità d'uso. All'aperto bisogna imparare a capire l'animale e valutare le disponibilità del pascolo. Per esempio da questo momento per i maiali al pascolo inizia un periodo di magra, i frutti dei boschi sono in esaurimento (ghiande, castagne e altro) le piante erbacee e arboree sono ferme ... quindi bisogna largheggiare con gli aiuti; solo poche settimane addietro bastavano piccole integrazioni con alimenti proteici: Per inquadrare l'argomento dovresti consultare delle monografie o testi che affrontano questi aspetti e poi fare più esperienza possibile e non basta mai, ne so qualcosa, saluti, Mario
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06/01/2012, 11:04 |
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geo
Iscritto il: 17/03/2009, 18:36 Messaggi: 2770
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Mario ha scritto: Al chiuso si ci affida ad almeno due mangimi, il primo dallo svezzamento al momento in cui si decide di iniziare il finissaggio e il secondo appunto da questo momento alla macellazione, sui sacchi ci sono le indicazioni delle modalità d'uso. All'aperto bisogna imparare a capire l'animale e valutare le disponibilità del pascolo. Per esempio da questo momento per i maiali al pascolo inizia un periodo di magra, i frutti dei boschi sono in esaurimento (ghiande, castagne e altro) le piante erbacee e arboree sono ferme ... quindi bisogna largheggiare con gli aiuti; solo poche settimane addietro bastavano piccole integrazioni con alimenti proteici: Per inquadrare l'argomento dovresti consultare delle monografie o testi che affrontano questi aspetti e poi fare più esperienza possibile e non basta mai, ne so qualcosa, saluti, Mario Posso avere dei nomi riguardo le monografie.
_________________ Alla natura si comanda solo ubbidendole.
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06/01/2012, 13:01 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Purtroppo i tratta di lavori spesso non pubblicati perché sono tesi universitarie, bisogna proprio "razzolare" ma cerca e troverai, in lingua inglese anche sulla rete si trova qualcosa, sui foraggi nel mio libro c'é qualcosa, saluti, Mario
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07/01/2012, 12:45 |
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