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Effetti dell'anestesia locale ed analgesia nella risposta al dolore indotto dalla castrazione del suinetto

02-Ott-2012 (5 mesi 30 giorni fa)
M. Hansson, N. Lundeheim, G. Nyman and G. Johansson. Effect of local anaesthesia and/or analgesia on pain responses induced by piglet castration. Acta Veterinaria Scandinavica 2011,53:34


Partendo dal fatto che la castrazione chirurgica nei suini maschi è dolorosa e che ogni volta di più si chiedono metodi che riducano questo dolore, questo studio ha valutato l'effetto dell'anestesia locale e l'analgesia nelle risposte vocali,fisiologiche e di comportamento durante e dopo la castrazione. Un secondo obiettivo fu quello di valutare se gli stessi allevatori possono somministrare efficacemente l'anestesia. Per questo, 557 suinetti maschi di 141 figliate di 5 allevamenti differenti (circa 4 suinetti per figliata) furono assegnati a caso ad uno dei quattro trattamenti: castrazione senza anestesia locale o analgesia (C, controllo), castrazione con analgesia (M, meloxicam), castrazione con anestesia locale (L, lidocaina) o castrazione con anestesia ed analgesia (LM). La castrazione fu effettuata tra i 3 e 4 gg di vita. Prima dell'inizio dello studio, gli assistenti d'allevamento ricevettero istruzioni da un veterinario su come iniettare l'anestetico locale e l'analgesico. L'iniezione di lidocaina, realizzata dall'assistente, fu iniettata come minimo tre minuti prima della castrazione ed il meloxicam, sempre eseguito dall'assistente, fu iniettato dopo la castrazione. Si misurarono le vocalizzazioni e i movimenti di resistenza durante la castrazione così come il comportamento nel giorno della castrazione e nel giorno seguente. Il giorno dopo la castrazione si classificarono le ferite da castrazione e si misurò la temperatura della cute delle orecchie, così come si prelevarono campioni di sangue per determinare i livelli della proteina di fase acuta amiloide serico A (SAA). I suinetti furono pesati il giorno della castrazione ed a tre settimane d'età.

I suinetti castrati con la lidocaína generarono vocalizzazioni di minor intensità e meno movimenti di resistenza durante la castrazione. I suinetti che hanno ricevuto meloxicam hanno mostrato un minor comportamento correlato con il dolore tanto nel giorno della castrazione come il giorno seguente. I suinetti controllo hanno avuto ferite con minor gonfiore in comparazione ai suinetti assegnati ai trattamenti M, L e LM. In relazione alle concentrazioni di SAA, la proporzione dei suinetti con una alta concentrazione (sopra i valori soglia di 200, 400 mg/l) fu maggiore nei suini Controllo e L in comparazione a M e LM. La temperatura alle orecchie fu maggiore per i controllo rispetto ai L e LM. Non si osservarono effetti significativi del trattamento per la temperatura della cute o sull'incremento ponderale.

Lo studio conclude che la lidocaina riduce il dolore durante la castrazione e che il meloxicam lo riduce dopo la castrazione. Lo studio conclude anche che gli assistenti d'allevamento erano capaci di somministrare anestesia locale in maniera corretta.

Piergiuseppe, io non sarei cosi catastrofico, l' alternativa non è castrazione o non castrazione, ma fra castrazione chirurgica e
castrazione con inteventi che riducano il dolore durante e dopo l' intevento operatorio, anche perchè l' allevamento del suino
pesante intero è impossibile, e questo è riconosciuto dalla legislatura vedi paragrafo sulle produzioni DOP IGP, Specialità Tradizionali Garantite, ed anche sul benessere degli animali stessi ( Milli non sono preoccupato per i magroni, ma immagina
box di adulti oltre 130 kg anche se solo maschi, che aggressività verrebbe a crearsi , quante lotte,quanti incidenti agli arti e escoriazioni sugli animali) proprio per difendere le sue produzioni tipiche ed uniche che l' Italia chiederà o ha già chiesto la deroga per il pesante, e probabilmente l' obbligo dal 2018 sarà per il suino leggero e intermedio.
Io penso che potremo farne un nostro punto di forza per le nostre produzioni anche per difenderci dai prodotti " Tarocchi".
Gli studi sono partiti per valutare i costi, il benessere, le modalità, la sicurezza, ecc... vedremo cosa il futuro e le grandi menti
scientifiche ci proporranno.

grazie Marco,
non ho esperienza con un numero elevato di verri , ma penso che ci sarebbero anche maggiori rischi per gli operatori nel curare un gruppo così composto.
Se poi le aziende fossero costrette ad effettuare delle ristrutturazioni per poter gestire un allevamento con queste nuove problematiche, penso che in italia ne rimarrebbero poche.
Spero che gli allevatori non siano lasciati soli.

Scusa Marco, il mio intervento è stato un po precipitoso e sull'onda di un sentimento di stress che come appassionato e piccolissimo allevatore di suini provo.
Castrare per noi è sempre stato un ingrato compito, sia per solidarietà maschile con il povero verro , sia perchè noi i suinetti li macelliamo in genere ai 40 gg, per fare il famoso porcetto sardo, e su mannale (cioè il maiale da ingrasso per la famiglia) molte volte è una scrofa, quindi quello che finisce sotto i ferri del veterinario in genere è il maschio da monte, che ha almeno 3 anni e che per via delle dimensioni ci fa sudare le famose 7 camicie.
Io avevo frainteso un po, il discorso, anche perchè se non erro la castrazione il mio veterinario la fa somministrando un calmante al verro, ma non ricordo se fa la lidocaina, proibire la castrazione però (come avevo erroneamente capito) vorrebbe dire rendere inutilizzabili le carni di animali a fine carriera, cosa che per noi piccoli e piccolissimi allevatori è assurdo.
Tutto qui, chiedo scusa, e spero che tutto venga fatto per superare bene il problema senza affossare gli allevamenti e senza creare inutili rischi per la salute umana, la genetica e le terapie farmacologiche pur se utilissime mi fanno sempre un pò paura anche perchè molti danni derivati da tali trattamenti si scoprono dopo.

a me hanno raccontato di un verro che si liberò dal sul box e andò da un altro "rivale" e lottarono fino a uccidersi a morsi e tagli, ma mi hanno raccontato anche di diversi incidenti accaduti a operatori un po' distratti feriti o caricati da verri "non di buon umore".
Per me sono racconti ma credo che ci sia qualcosa di vero.
Pericolo più incombente è il rifiuto da parte dei macelli di ritirare maiali interi ( magari trattati chimicamente, ma come si fanno a riconoscere da quelli interi, da vivi intendo)
Dove si effettuano le iniezioni?

Non sono leggende anche a me è capitato di due verri , quello che ha picchiato più forte è morto dallo sforzo, l' altro
è stato macellato per le ferite ricevute. però ho avuto due verri landrace fratelli che sono rimasti insieme tutta la vita, non
hanno mai litigato, dopo 4 anni di carriera riproduttiva uno si ammalò di orchite ad un testicolo, venne inviato al macellp
l' altro dopo 15 gg mori, e durante il periodo dal carico del fratello non ha più montato scrofe, ancora oggi quando ci penso
rimango amareggiato.
Nei macelli da suini grassi non vengono macellati i verri, anche i grassi con testicoli interni vengono distrutti , si riconoscono
dall' odore che portano le mezzene sezionate quelli castrati chimicamente non sono cosi pronunciate.
comunque i verri di oggi hanno la metà della libidine di quelli di 20 anni fa, oggi sono docili agnellini, prima solo la vicinanza li disturbava, si dovevano alzare i muri per evitare lo scavalcamento, oggi sono uno accanto all' altro divisi anche solo da sbarre
e solo dopo poche ore per conoscersi che sono nervosi poi e come niente fosse. rari sono oggi i veri comportamenti da verro.

Marco, concordo su quanto detto da te solo in parte, probabilmente nei grandi allevamenti con certe genetiche è così, ma nelle piccole e medie aziende, soprattutto con suini "ibridi" figli del verro del vicino o della scrofa dell'amico le cose cambiano.
A me è capitato con il verro di un mio vicino che è uscito dal recinto e ha attaccato il mio, non ti dico che macello, e non erano neanche molto grossi 170kg c/a una faticaccia è il vicino quasi una gamba....
Mio cugino invece ha perso i panatloni con un altro verro suo che si chiamava Napoleone, particolarissimo perchè era nero con pelo riccio e lungo, piuttosto pesante (oltre i 200 kg) che non ha visto di buon occhio l'entrata in scena di un verretto che mio cugino (sbagliando) stava introducendo nel recinto, un appezzamento di 7000mt dove c'erano 6,7 maiali al pascolo tra scrofe e verri, che dirvi, il verretto che pesava si e no 70kg è stato letteralmente sventrato e fatto volare in aria come un fuscello, mio cugino invece si è beccato una zannata sul polpaccio che gli ha aperto i jeans, e meno male che c'era spazio per fuggire,
a dirti la verità anche molte nostre scrofe sono nervosette soprattutto quando hanno i suinetti.
Io i maiali li adoro mi piacciono un sacco, ma non mi fido molto li gratto li faccio coricare ma sempre con molta attenzione.

Anche i miei non sono docili come agnellini!!!

beh, sono animale da trattare con cautela, le mie scrofe si fanno fare i grattini, ma bisogna capire prima se gradiscono!

pensa i pasticci che potrebbero nascere, uno porta i grassi , vengono macellati, poi ti dicono se era buono oppure no, fatture non pagate, litigi , fregature, o mamma mia!
Noi però i verri fine carriera li vendiamo , mica vengono distrutti , però sono pagati diversamente, altra cosa è un grasso pagato come castrato e non lo è.

Però toglietemi la curiosità sul punto di inoculazione, si fa dietro al collo come al solito, oppure in zona perianale come ho sentito?

Ma quindi mi state dicendo che le castrazioni NEL 2013 si fanno ancora come 50 anni fa ? Una volta si castravano i maiali perfettamente coscienti in piena estate per portarli alla macellazione di gennaio privi di odori particolari e belli grassi (ma all'epoca, si racconta, il maiale veniva arpionato per il muso, quando si doveva macellare e si trascinava fino ad un tavolaccio dove veniva coricato, legato e iugulato perfettamente cosciente e sofferente...)...ed io che credevo venissero castrati chimicamente con qualche tipo di iniezione che facesse atrofizzare i testicoli...