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Danimarca: investimenti su innovative e sostenibili fonti proteiche per l'alimentazione animale
05-Dic-2014 (oggi)
Mercoledì, 26 novembre 2014/Italia.
http://mangimiealimenti.it/In Danimarca si trasforma il gas naturale in mangimi con un nuovo sistema di fermentazione che permette di produrre in modo sostenibile farine proteiche.
Aumentano le ricerche per la produzione di ingredienti dedicati all'alimentazione degli animali da allevamento che siano sostenibili e non incidano quindi in modo eccessivo sull'ambiente e sulle risorse disponibili. Un gruppo di studiosi danesi ha messo a punto un metodo grazie al quale sarà possibile, entro tre anni, produrre dai rifiuti organici, mediante una tecnologia di fermentazione appositamente brevettata, una farina proteica simile dal punto di vista nutrizionale alla farina di pesce e di soia, ed in grado quindi di prendere il loro posto all'interno dei mangimi per gli animali da allevamento. Il gas naturale sprigionato dalla fermentazione si converte in granuli proteici, questo processo viene denominato:U-Loop ed è stato brevettato da un'azienda danese che lavora in collaborazione con l'Università di Aarhus.
Comunque io penso che se in Italia continueremo ad avere produzioni DOP , o altre produzioni di nicchia, sempre di eccellenze si parli, tutta questa ricerca di innovazioni non vengano introdotte nei regolamenti disciplinari , qualcosa dovremo pur tenere di diverso dagli altri, abbiamo concesso tantissimo in genetica, facendo arrivare riproduttori, da ogni parte del mondo, si è concesso distanze kilometriche esagerate ( es. un suino del centro Italia può diventare coscia di San Daniele )
per non parlare di percentuali di alimenti non presenti nella ns. cultura e cosi via. Forse aveva ragione un vecchio allevatore
olandese che tanti anni fa mi disse : Voi Italiani vi ostinate a dire che le vostre produzioni sono uniche, ma la genetica , la comprate da noi, l' alimentazione è uguale alla ns. le distanze di produzioni sono più lunghe che arrivare in olanda dove
sta tutta questa tipicità che sbandierate al mondo intero. Allora dicevo che si sbagliava, ma se il mercato viaggia in questa direzione, non sbagliava di tanto, quindi spero che su alcuni argomenti non ci unifichiamo al resto del mondo.