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Avviamento piccolo allevamento allo stato brado/semi-brado 
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Buongiorno a tutti, a breve avvierò un'azienda agricola su un terreno di 6 ha e volevo dedicare una minima parte di questa superficie all'allevamento allo stato semi-brado dei suini. Premetto che non mi occuperò di riproduzione, ma solo di ingrasso acquistando circa 10 maialini sui 50~60 kg (verro duroc, scrofa danbred) a marzo/aprile con l'obbiettivo di rivenderli pronti da macellare verso novembre/dicembre.
Il terreno su cui vorrei tenerli è pianeggiante, il classico appezzamento gestito per anni a seminativo (ma da marzo è abbandonato), ed il mio progetto era quello di dedicare 1 ha a questa attività. Ho però alcuni dubbi/domande da sottoporre alla vostra attenzione considerata l'esperienza che avete in questo settore:

1) in merito all'alimentazione per i primi mesi, credete che ciò che trovano da mangiare su 10000 mq di campo (erba mista, non coltivate), aggiunto ai rifiuti umidi di 4-5 famiglie della zona, sia sufficiente o devo comunque ricorrere ad alimentazione supplementare con sfarinati e/o fioccati? Inoltre, mi consigliate magari di seminare un po' di erba medica?

2) volevo "trasformare" l'area adibendone una parte a boschetto, sia per dare refrigerio durante il cado estivo sia -soprattutto- per facilitare la fase di finissaggio autunnale, dando ai suini la possibilità di cibarsi di noci/ghiande/nocciole. Che tipologia di alberi mi consigliate di inserire? Il castagno nelle mie zone (20 m.s.l.m.) non fruttifica.

3) per il riparo notturno è indispensabile avere una capannina oppure posso lasciarli in totale libertà? Io ho provato a verificare su internet la disponibilità di questo prodotto, ma non riesco a trovarne. So che non è possibile pubblicizzare marchi per cui magari rispondetemi in privato.

Grazie ancora per il vostro aiuto.

Saluti


13/05/2015, 15:50
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Sez. Suini
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suini-f19/vuoi-comprare-un-maiale-leggi-qua-t78910.html
hai letto qui? In primis la parte burocratica.
poi ti consiglio di leggere i consigli sull'alimentazione.
Se fosse così facile avere dei maiali praticamente gratis lo faremmo tutti quanti.
Ti do subito una delusione: il danbread non campa con gli scarti di cucina e non è fatto per l'allevamento all'aperto.
Ci vuole una razza più rustica.
Ti consiglio di cominciare con una coppia di suini per autoconsumo, poi vedi, magari impari a fare i salumi che potresti a mio parere piazzare con più facilità che i grassi, visto l'offerta professionale della tua zona. Però devi partire dalla qualità che inizia da quello che dai da mangiare. Un privato non compra un suino tirato su a resti di cucina perché la carne lascia a desiderare.

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L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.(Niels Bohr)
Più la caduta di un Impero è vicina, più le sue leggi sono folli. Cicerone


13/05/2015, 19:55
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Ciao Milli,
grazie per la tua risposta.
Avevo già letto il forum che mi hai linciato e già che ci sono mi metto e lo rileggo ;)
In merito all'alimentazione ho già letto il libro di Mario ("Dalla ghianda al cotechino") ed appunto chiedevo se, con 1 ettaro a disposizione, è necessaria ed in che misura l'alimentazione supplementare. Comunque sia, mi procurerò i mangimi e poi terrò controllati i maiali.

Mi sorprende però quando dici che il meticcio danbred/duroc non è adatto all'allevamento all'aperto.
Da 4 anni ho un piccolo recinto in campagna (300 mq) in cui con amici teniamo 2-3 di questi maiali da aprile a giugno e da settembre a dicembre, per autoconsumo, e non abbiamo mai avuto problemi. Li nutriamo con gli avanzi delle mense + sfarinati.
Inoltre, l'allevamento che ce li fornisce li dà anche ad un altro allevamento sulla pedemontana che li tiene allo stato semibrado tutto l'anno.
I salumi che facciamo per consumo privato sono molto buoni, e a detta di molte famiglie della zona (che acquistano il maiale dal primo allevamento di cui sopra già pronto da macellare per farci i loro salumi "in famiglia") sono più buoni di quelli che si fanno loro. Poiché il norcino che ci segue è sempre lo stesso, come pure la provenienza del maiale, avevo dedotto che la differenza qualitativa stesse tutta nella crescita all'aperto e nell'alimentazione.

Posso anche valutare di partire con una razza più rustica, l'unico problema è che le razze autoctone italiane sviluppano troppo lardo per quella che è la reale richiesta odierna. Tu quale razza mi consiglieresti?

Grazie ancora,

ciao


14/05/2015, 8:43
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io ho cresciuto in recinto i maiali neri calabresi sono per quello che posso dirti più che resistenti un riparo cmq devi farlo magari a blocchi . per l alimentazione quello che mangiano quello ti ritrovi in carne :) :)


14/05/2015, 8:47
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Sez. Suini
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Da quello che mi scrivi posso anche ricredermi, anche se non è stata sviluppata per questo scopo e faccio fatica a immaginarmi questo maiale vivere bene all'aperto senza un riparo. Ma se lo dici tu..
Io proverei con un Large White, però con un riparo, anche costruito con i blocchi.
Per quanto riguarda i salumi ho riportato l'esperienza di un norcino mio amico che non vuole suini cresciuti a scarti di cucina e ristoranti, perché la qualità ne risente.
Poi se a voi va bene lo stesso tanto meglio, ma non posso scrivere sul forum che sia una soluzione ottimale o consigliabile.
Con 1 ettaro di prato (così ho capito) non penso tu ci faccia molto, a meno che non dividi in porzioni e ci semini dentro cereali a perdere, altrimenti i suini bradi sono lasciati liberi in boschi già maturi, dove trovano ghiande e altro ma solo in certi periodi.
Quando compri i suini pretendi la documentazione a posto e la certificazione Aujesky free. Tienili vaccinati.

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14/05/2015, 9:52
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Iscritto il: 27/04/2015, 14:08
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Milli e francescofranco,
innanzitutto grazie per le vostre risposte.

I 2-3 incroci che teniamo all'aperto hanno comunque una piccola capannina per la notte, motivo per cui cercherò di farne una per l'appezzamento in cui avvierò il semi-brado.
In merito alla razza, sono comunque un po' titubante nel provarne una non tipica delle mie zone (nero calabrese o cinta senese ad esempio), se non altro per la risposta che potrei avere dai privati in quanto abituati all'incrocio di cui sopra. Comunque sia, valuterò con attenzione quale maiali inserire, grazie ancora.

Per l'alimentazione, forse mi sono spiegato male io, non intendo dare solo o principalmente avanzi di casa/mensa. Ad oggi quelli che teniamo sono alimentati al 50% con resti della mensa e pane + 50% a mangimi (e nessun tipo di alimentazione di finissaggio). Considerando che vorrei partire con una decina di capi, e che non credo di poter avere a disposizione 5 volte tanto avanzi di mense rispetto ad ora, è probabile che saranno un 25% di avanzi+pane e 75% di mangimi e ciò che trovano al pascolo, opzione che ad esempio i 2 maiali che allevo al momento su 300 mq non trovano (tempo 10 giorni dall'inserimento, il terreno è pulito da qualsiasi forma vegetale).

In merito invece agli alberi che vorrei inserire nell'appezzamento (ad ora brullo), per poter avere un'opzione alimentare per la fase di finissaggio, che tipologie mi suggerite di inserire? Querce? Noccioli?

Grazie ancora per la vostra disponibilità ed esperienza.


15/05/2015, 16:28
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Salve jack1974, sicuramente delle querce, i noccioleti li lascerei alla Ferrero!
Di Mario Giannone ti consiglio, se non l'hai già letto "L'allevamento biologico del suino" Edagricole

Ogni esperienza è valida, per il semibrado io tengo in considerazione ai primi posti incroci tipo Large White/Duroc.
Ma forse è errato posizionarti come discorso nel semibrado, il tuo è più un allevamento all'aperto ed è limitato al solo ingrasso, per cui van bene diverse razze o ibridi.
Per me un suino allevato in semibrado per superare i 180 Kg P/V gli ci vogliono minimo due anni, per cui siamo in un altro "argomento", tieni in considerazione che i magroncelli allevati nell'intensivo e poi passati all'aperto, possono avere qualche problema, sicuramente un dimagrimento iniziale (ma questo sicuramente già lo sai) ma nel casalingo... non ci si fa caso, ma quando inizi con un buon numero, le tasche ne risentono.

Considera la rotazione delle aeree di allevamento, anche dopo un ciclo di circa otto mesi, il terreno va messo a riposo (vuoto sanitario) per cui il gruppo successivo dovrai introdurlo in altra area e seminerei l'area utilizzata in precedenza con delle foraggere/leguminose/tuberi.
Attenzione al pascolo in zona boschiva per la presenza di vegetazione spontanea tossica per il suino: felci, senecio ( Senecione, Erba di S. giacomo), lupino giallo, elleboro, ramolaccio, mercorella, amaranto, erba morella, ferula(finocchiaccio), stramonio, loglio comune o loietto, ranuncolo, equiseto o coda cavallina, fitolacca, erba di S. Giovanni,

Buon lavoro
mf

_________________
Wendell Berry, diceva “ se mangio carne voglio che venga da un animale che ha vissuto una bella vita all’aperto, senza affollamenti, su pascoli abbondanti, con acqua buona e alberi per ombra"...

http://www.leselvedivallolmo.it

Il prosciutto insaccato (TerrAmica nr. 0): http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_0_2014/49?e=10353070/6348207
L'arte dell'insaccato (TerrAmica nr. 4): http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_num4_issuu/41?e=10353070/32332678
Il Salame Campagnolo (TerrAmica nr. 5): http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_nr_5_issuu/45?e=10353070/36962323


15/05/2015, 22:55
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Salve mfcarpentieri,
grazie per la sua risposta - e scusi il ritardo della mia.

Ho letto il libro di Giannone (2 volte) e non nego che è stato proprio questa lettura ad avermi fatto decidere di provare l'allevamento all'aperto.

L'ibrido che ho allevato negli ultimi due anni (verro duroc, scrofa danbred) lo acquistavamo sui 100 kg a settembre per ucciderlo a dicembre/gennaio sempre oltre i 250kg/pv.
Ma dopo lunghe riflessioni sto accarezzando l'idea di provare ad allevare 2/3 di questi ibridi assieme a 2/3 cinte senesi, giusto per capire quale delle due razze potrebbe adattarsi di più all'area che sto allestendo. So benissimo che le cinte non arriveranno ai 250 kg pv...

Avrei alcune domande:
1) mi conferma che inserendo 2-3 ibridi assieme a 2-3 cinte (tutti sui 50 kg cadauno) potrei avere un fenomeno di aggressività fra le due razze? Non ho trovato accenni a questo sul libro di Giannone, che peraltro non affronta proprio l'argomento di avere più razze all'ingrasso... ma l'allevatore di zona mi garantisce che maiali provenienti da due allevamenti diversi quasi certamente potrebbero affrontarsi con violenza.
2) avevo già pensato di dividere in due l'area e lasciare ogni anno al pascolo i maiali in una delle due, grazie per il suggerimento di seminare quella non usata di volta in volta con foraggere/leguminose/tuberi... che cosa mi consiglia esattamente di seminare?
3) non riesco a trovare da nessuna parte nel forum un prezzo indicativo di acquisto/vendita di cinte senesi provenienti da allevamenti all'aperto. Quanto mi costerebbe una cinta di 50kg, ed a quanto la potrei poi rivendere ad ingrasso ultimato?

Grazie del vostro tempo,

saluti


28/05/2015, 16:59
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Salve jack1974, per il libro di Mario è stata la stessa cosa per me, ... purtroppo non abbiamo più il piacere di sentire nella sezione suini ne Mario e ne Francesco, che potrebbero dire la loro, uno per l'esperienza e l'altro perché allevatore di Cinta ... ma la vita è fatta "anche" di queste cose, e ok! Puoi sempre provare a contattarli con MP.
Sicuramente quello che sappiamo e che i suini di due famiglie diverse debbono imparare a conoscere l'odore degli altri componenti per accettarli per cui universalmente si mantengono gli animali in recinti affiancati per i canonici 20 giorni e poi si inizia a mischiare (tenendoli sotto osservazione) i più tranquilli. Sicuramente qualche baruffa avverrà ma gli serve per restaurare la gerarchia.
Per la semina integrativa, una volta in possesso delle caratteristiche del terreno ne parlerei con qualche esperto del tuo Consorzio Agricolo. Come ho già detto in altri argomenti, se vuoi un'indicazione possiamo parlare di una semina in consociazione tra graminacee e leguminose, tipo: erba medica da pascolo con loietto italico e trifogli violetto/bianco, ed in qualche angolo aggiungerei della barbabietola da foraggio.
Il mondo della Cinta Senese è a se, essendo controllato da norme per la salvaguardia della purezza della razza, per cui solo con contatti con l'associazione o con piccoli allevatori puoi ottenere queste info.
Prova a contattare Jacopo dovrebbe essere ancora alla tenuta di Paganico
http://www.tenutadipaganico.it/index.php/it/component/content/article/2-non-categorizzato/180-contatti?Itemid=168
Saluti
mf

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Il prosciutto insaccato (TerrAmica nr. 0): http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_0_2014/49?e=10353070/6348207
L'arte dell'insaccato (TerrAmica nr. 4): http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_num4_issuu/41?e=10353070/32332678
Il Salame Campagnolo (TerrAmica nr. 5): http://issuu.com/associazionediagraria.org/docs/terramica_nr_5_issuu/45?e=10353070/36962323


01/06/2015, 11:38
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