salve a tutti sono nuovo di questo forum e vorrei confrontarmi con voi riguardo a due temi 1) Allevamento semibrado Qual è il carico esatto su 3300 mq? (faccio presente che da 2 anni ho 1 verro e 4 scrofe, però dall'asl mi continuano a fare problemi su spinta di un confinante, mentre nel raggio di 250 mt non ci sono abitazioni) e fino a che peso posso tenere i suinetti insieme alle scrofe? Sono obbligato dalla legge a prendere gabbie parto e lampade? E quanti grassi eventualmente si possono tenere contemporaneamente alle scrofe quando queste sono gravide? Come possono rendere meno fangoso il terreno intorno ai ricoveri nel periodo invernale?PS Sto per provare usando del brecciame misto da spargere nell'area intorno ai ricoveri. 2) Salumificio artigianale E' vero che con la qualifica di salumificio artigianale ( quindi senza bollino UE) non posso vendere i prodotti fuori provincia? Serve comunque la cella frigorifero o può essere sufficiente la vecchia cantina? le pareti devono essere piastrellate? Grazie d
Ciao a tutti, anche se neofita(del forum), proverò a dar risposta almeno ad alcuni dei tanti quesiti di Sannio. Innanzi tutto, va valutata la classificazione del terreno sul quale risiedono gli animali, ad esempio se zona vulnerabile o meno, e tanto per capirci in tal caso possono essere allevati fino a 40 magroni o 13 scrofe per ettaro(10.000mq). per ciò che riguarda la distanza dalle abitazioni, dovrebbe essere sufficiente, a patto che l'area non sia soggetta a vincoli. I suinetti andrebbero svezzati più in funzione del ciclo estrale della madre, ovvero se mantieni i lattoni con la scrofa oltre i 60 gg. di vita rischi di sfiancare la madre e farle perdere cicli utili per rientrare almeno nei 2 parti anno. Non sei obbligato a tenere sale paro e lampade(ma avere una piccola nursery dove poter gestire i casi delicati sarebbe ottimo). Per ciò che riguarda i gruppi di scrofe gravide, per ragioni infettive e gestionali non sarebbe ideale creare gruppi disomogenei per peso e fase di produzione, ma lo spazio è limitato, quindi abbi l'accortezza di verificare che non si creino contrasti traumatici, per gerarchie, pasti etc. Con il brecciolino dovresti tamponare per qulche mese, ma ti converrebbe affiancare ulteriori accortezze, come la rotazione delle strutture(se removibili), in modo da limitare l'incidenza di calpestio e defecazioni/minzioni nelle zone di frequente utilizzo. Ch'io sappia, effettivamente esiste la limitazione alla commercializzazione in provincia per i prodotti non a marchio UE,e penso sia plausibile la richiesta di spazi idonei(piastrelle etc.), ma essendo competenze prettamente ASL, chiederei cmq una verifica. Spero di esserti stato d'aiuto, a presto.
SALVE A TUTTI GLI AMICI DI QUESTO FORUM,MI SONO APPENA ISCRITTO E VOLEVO COMPLIMENTARMI CON TUTTI PER GLI ARGOMENTI TRATTATI E LE SUCCESSIVE RISPOSTE DATE.FATTA QUESTA PRESENTAZIONE HO ALCUNE DOMANDE DA PORGERE. STO VALUTANDO DI INTRAPRENDERE UN ALLEVAMENTO DI SUINI ALLO STATO BRADO SAPRESTE CONSIGLIARMI COME MI DEVO MUOVERE E SE CI SONO DEGLI INCENTIVI.HO UNA MACELLERIA IN TOSCANA E MI PIACEREBBE DARE UN PRODOTTO GENUINO ALLA MIA CLIENTELA.GRAZIE!
CIAO SANNIO PER QUANTO RIGUARDA L'ALLEVAMENTO NON TI POSSO AIUTARE PERCHÈ HO CHIESTO A QUESTO FORUM DELLE DELUCIDAZIONI SULL'ALLEVAMENTO SEMIBRADO.PER IL DISCORSO DEL LABORATORIO TI POSSO DIRE CON CERTEZZA VISTO E CONSIDERATO CHE NE HO UNO ATTIGUO ALLA MACELLERIA.ALLORA TI DICO CHE NEL MIO CASO(MA LO È PER TUTTI) POSSO VENDERE AD ALTRI NEGOZIANTI (NON A GROSSISTI) TUTTI I PRODOTTI CHE PRODUCO IN TUTTA LA MIA REGIONE (TOSCANA) E NELLE PROVINCE CONFINANTI CON LE ALTRE REGIONI CIOÈ: FORLÌ/CESENA-PERUGIA.UNICA CLAUSOLA È CHE IL FATTURATO DI QUESTI PRODOTTI VENDUTI NON DEVE PREVALERE SUL FATTURATO DELLA ATTIVITÀ PRINCIPALE,CIOÈ SULLA MACELLERIA.IN PRATICA SE LA MACELLERIA FATTURA AL MESE 10000€,POSSO VENDERE €9900 DEI MIEI PRODOTTI .SE NON HAI CAPITO FAMMI SAPERE. CIAO!
Ciao Luca72, dovresti verificare le ultime, Approvazioni della Giunta Regionale Toscana: Contributi per l'acquisizione il miglioramento, l'adeguamento o la realizzazione delle strutture aziendali di allevamento nel comparto suinicolo. Perchè ti si possa aiutare, dovresti definire "documentandoti" il tuo Progetto, dire allevamento "Brado" vuol dire avere a disposizione un'ampio e particolare territorio, dove le essenze erbacee permettano un'alimentazione completa del suino, forse intendevi Semibrado, che come detto piu volte, vuol dire alimentazione sul territorio e integrazione giornaliera, da parte dell'allevatore. Perciò, inquadra la tipologia di allevamento, il terreno a disposizione, la razza e la quantità di suini, ciclo aperto o chiuso e poi potrai avere indicazione da tutti i bravi e disponibili allevatori, presenti sul Forum. Leggiti qualche manuale, se vuoi: L'allevamento biologico del Suino, del nostro Dott. Mario Giannone, lo trovi anche nell'edicola del forum. E inoltre hai provato a farti un giro, tra gli allevatori di qualità, in questo periodo vi sono ottimi allevamenti con prodotto di nicchia, di grande qualità, ma in sottoproduzione per le carni da banco, potresti trovare ottimi accordi, e vedere direttamente cosa vuol dire allevare. ciao mariofrancesco
Dimenticavo, visto che sei un macellaio, ieri prima di partire da una zona della tua regione, io abito in provincia di Milano, sono passato in macelleria ed ho acquistato (vedi foto) questo pezzo di Arista... prodotto, proveniente da un allevamento del posto, cosa ti pare? ciao
Ciao Orione grazie di avermi risposto,ora che ho letto le tante risposte date da questo forum e soprattutto dalle persone come te sempre pronte ad aiutare gente che come me si vuole avvicinare al mondo dell'allevamento suinicolo.In effetti nel mio caso il tipo di allevamento sarà sicuramente semi-brado visto che la disponibilità di terreno per il momento è limitata circa 1 ettaro.Forse con la possibilità di arrivare a 3 ettari prendendo in affitto del terreno (da valutare).Sapresti dirmi al massimo quanti maiali posso tenere a rotazione per poi macellarli nei mesi ott./nov./dic./genn./febbr. Per quanto riguarda il tuo acquisto visto nella foto ti posso dire che è sicuramente un maiale allevato "alla contadina" quindi ottimo affare. Saluti da Luca72
Scusami Orin non per informarti quella non è arista ma bensi la fiorentina del maiale .L'arista è quella parte del lombo o costata appena dopo il capocollo e la potriaidistinguerla dal fatto che in mezzo alla fetta c'è un stratto di grasso .Era giusto per precisare nel caos qualche volta ti rivolgi al macellaio sai cosa chiedere per non sbagliare a quanto l'hai pagata al kg se non sono indiscreto!!.Ciao Nandino
Ciao Fiordisalumi, Capocollo o coppa Si trova tra il capo, il collo e l'inizio delle parti dorsali carnose ed è una parte molto carnosa e ricca di grasso. Lombata, quadrello o carré Si trova nella prima parte della regione lombare, in corrispondenza delle costole. Costituita da carne magra fornisce le costolette o braciole. Nella fantastica Toscana ne ricavano l'arista. Nodino È la porzione di carne magra che costituisce la seconda parte della regione lombare. Disossata, si divide in filetto e lonza. Lombo È una parte di carne che costituisce la terza ed ultima sezione della lombata. È più grassa delle altre parti.
In questa variegata e bella Italia, con i nomi si va sempre ad incasinarsi, fiordalisi, quella bella lombata/arista è messa a € 10,00. ciao mariofrancesco
Ciao sono Nandino, naturalmente noi in Basilicata per chiarire chiamiamo capocollo o coppa la prima parte della costata,subito dopo dalla terza costina di coppa c'è l'arista dopo la lombata e quella finale che ci ha fatto vedere Orion nella foto cosi com'è rappresentata dovrebbe essere la fiorentina del porco.Naturalmente se andiamo a dissossarla abbiamo il filetto e la lonza o carrè dissossato.Solo dettagli l'essenziale e ch'è buona