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alcuni consigli su ipotetico allevamento di suini stato semi
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leonardo78
Iscritto il: 04/11/2010, 13:12 Messaggi: 56
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Cari amici leggo spesso quello che scrivete e partecipo poco al forum in prima persona, come da titolo vorrei da voi dei consigli, dei pareri su un allevamento semibrado di suini, descrivo brevemente la situazione: L'azienda si trova a cavallo tra umbria e marche in collina ad una media di 750 m. s.l.m. ha un estensione di circa 42 Ha di cui circa 25 di bosco ceduo, circa 9 di pascolo arbustivo e circa 8 di seminativo, dedico già parte del seminativo e pascolo (ovviamente integrando) ad un piccolo gregge di capre da latte ed un gruppo di 5 cavalli da sella, vorrei però provare l'allevamento del suino per cercar di guadagnare qualcosina (so di non arricchirmi) perchè con gli altri animali non ci vado neanche pari, provare alla fine dell'anno a tirare le somme ed averci guadagnato qualcosa sarebbe bellissimo. La razza che vorrei allevare è il suino della marca (cinta senese x duroc x large white) o comunque incroci che abbiano allo stesso tempo buona resistenza, rusticità, buon incremento delle masse ovviamente mai uguali a quelli di un animale da allevamento intensivo ecc...., avevo pensato addirittura degli incroci con i cinghiali, dato che non è raro intravederli o sentirli dalle finestre di casa, infatti due giorni fa un cinghialone maschio mi ha sfondato la rete per pecore ed è entrato nell'aia a mangiare le ghiande, quelle del bosco non gli bastavano....comunque credo si avrebbero problemi sanitari, nel senso che i selvatici non hanno nessun tipo di vaccino. Vado al sodo. Indipendentemente dalla razza, per poter avere un allevamento produttivo quanti maiali dovrei produrre all'anno? a quanti chili venderli? come dovrei fare i recinti per evitare la loro fuga o l'ingresso dei cinghiali o ancor peggio dei lupi,elettrosaldata con pali di castagno? Cosa devo fare a livello di asl? è cosi incasinato come gli animali da latte? quanti Ha di terreno dovrei dedicare per l' allevamento? quale l'organizzazione dei recinti scrofe-verri-piccoli ecc... quante scrofe allevare? in che periodo si dovrebbe farle figliare per poter vendere meglio? le capannine le farei artigianalmente con lamiera, legno e pannello coibentato l'alimentazione come sarebbe meglio organizzarla, andrebbe bene due volte al giorno manualmente in mangiatoie di cemento cosi da evitare investimenti in tecnologie? avrei ancora tante domande ma so che poi si creerebbe un casino nelle risposte quindi accetto i vostri consigli anche se non attinenti alle mie domande grazie di cuore a tutti...
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26/10/2011, 19:52 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68906 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Hai già controllato se c'è qualcosa nell'indice delle discussioni? Marco
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26/10/2011, 21:16 |
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milli
Sez. Suini
Iscritto il: 23/09/2009, 16:47 Messaggi: 9972 Località: Emilia
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
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hai già qualche esperienza?
_________________ L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.(Niels Bohr) Più la caduta di un Impero è vicina, più le sue leggi sono folli. Cicerone
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27/10/2011, 15:00 |
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leonardo78
Iscritto il: 04/11/2010, 13:12 Messaggi: 56
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ho visto già in giro ma non mi sono ancora diciamo cosi.....saziato ho esperienza?? si e no nel senso che son cresciuto con i nonni in una fattoria in cui c'erano vacche, pecore, capre, cavalli, asini, bufali, maiali, ho assisitito a parti di ogni specie e attualmente ho capre da latte e cavalli da sella, animali da cortile e due maiali (la mia prima esperienza senza il nonno) ho una certa esperienza generale, ma nulla nello specifico.
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27/10/2011, 19:37 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Secondo il mio parere l'azienda si presta, ma c'è da imbastire tutto, quindi il consiglio che mi permetto di darti è di cominciare in piccolo con un modello, nel caso di successo, da replicare. La commercializzazione può diventare una trappola mortale[i][/i] studia bene questo aspetto. I suini d'incrocio sono ideali per l'allevamento all'aperto ma danno discendenza eterogenea che in qualche caso ti creerebbe problemi sia nell'allevamento che nella commercializzazione. Il sangue Duroc Canadese e cinto vanno benissimo, potresti produrre un suino come il Brado del terre del Montefeltro, mamma Duroc per Landrace e padre Cinto, ottimi, il massimo ottenibile all'aperto, se poi hai dei problemi specifici andrebbero esposti singolarmente per permettere una risposta soddisfacente, saluti, Mario
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27/10/2011, 22:37 |
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leonardo78
Iscritto il: 04/11/2010, 13:12 Messaggi: 56
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problemi specifici non ne ho a parte il clima, soprattutto invernale ventoso e gelato, per 2-3 mesi si vive sotto la neve a volte come l'anno scorso la neve è abbondante 1.80m circa, non so se basterebbero le capannine, poi per quanto riguarda la prole eterogenea dovrei cercare di scegliere dalle nuove nascite dei riproduttori che portino avanti i cratteri desiderati. quello che mi manca è un idea di quante fattrici tenere calcolando una prole media di 5-6 soggetti a parto? quindi quanti soggetti bisogna produrre in un anno per starci con le spese totali di allevamento quindi veterinari, alimenti, medicinaliecc... molti mi sconsigliano l'allevamento del maiale ma non riesco a capire il perchè concorrenza a parte.
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04/11/2011, 21:03 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29311 Località: Imperia
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Magari te lo sconsigliano perchè dalle tue parti ci sono stae esperienze del genere, da dove scrivi? PS: Se lo metti nella tua scheda da dove scrivi semplifichi le risposte di tutti....
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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04/11/2011, 22:00 |
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Bordello
Iscritto il: 30/08/2010, 17:40 Messaggi: 343 Località: Mirano (Ve)
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c'è gente che passa da 2000 scrofe a 20.. e ci guadagna uguale.. meglio pochi e venderli ai privati..ke tanti e regalarli all ingrosso.. comincia prendendone 2 .. vedi come passano l inverno..intanto .. stai parlando di quasi 2 metri di neve????mica si fa il buco sottoterra il maiale.. io ne ho presi 2 l anno scorso..quest anno un ristoratore mi ha chiesto se ne allevavo uno per lui..poi un conoscente lo stesso.. ho detto io ho 1 ettaro di quercieto..son l unico della mia provincia che alleva suini allo stato semibrado..5 euro al kg peso vivo ve li tengo.. hanno accettato..e chiesto gia per l anno prox..vengono a prenderseli se li portamo al macello e apposto.. a questi se ne sono aggiunti altri 2.. se avessi terra l anno prox ne terrei 6.. e via così.. morale della favola.. tieni il giusto e fatti pagare se il tuo prodotto è Buono!!! ma non partire in quinta se poi non sai a chi darli!
_________________ oca gatto chiodi
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04/11/2011, 22:14 |
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leonardo78
Iscritto il: 04/11/2010, 13:12 Messaggi: 56
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io sono a cavallo tra le marche e l'umbria a pochi km da acqualagna (citta del tartufo) hai proprio ragione inizierò con l'unica maialina che ho anche se ci sarà da aspettare visto che ha soli quattro mesi, cosi magari posso provare a venderli ai miei vicini che acquistano anche quattro maiali a famiglia l'unica cosa è che dubito sul fatto che vogliano sborsare più di 2,50€ al kg peso vivo, preferiscono il large white industriale al maiale che costa di più, il problema è che ci si basa sempre sui soldi, le persone che comprano il maiale per macellarlo a casa dopo qualche giorno o il giorno dopo nella peggiore delle ipotesi, mangiano la stessa carne del maiale che avrebbero potuto comprare dal macellaio per pochi euro in più, senza prendersi tutta la briga di macellare ecc... tutta altra questione il sapore di un animale più rustico, magari un incrocio, allevato all'aria aperta nei campi, o sotto il bosco, incrementando con degli alimenti semplici e sani.
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05/11/2011, 20:27 |
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