Salve,
risolto il problema dei terreni e dei ruoli per "chi è competente per un progetto di una azienda suinicola", tempo fa abbiamo dato incarico per fare il progetto per una azienda di allevamento suini (costruzione degli stabili, concimaia e fossa a tenuta stagna per la raccolta dei liquami filtrati).

Oggi riceviamo il progetto e stupiti, più incavolati per dire la verità, abbiamo letto:

numero massimo di suini adulti in tutta l'azienda: 8

ora vorrei chiedervi: c'è da qualche parte un documento che può essere utilizzato per fare capire che 8 suini sembra cosa assurda?

Dico assurda in quanto, la stessa Asl quando è venuta a fare i controlli degli stabilimenti ci ha detto: in questi che avete ora (e non sono nemmeno completati tutti gli stabilimenti) potete mettere 20 capi adulti.

Nel progetto invece ce ne indicano 8 che facendo qualche calcolo in sostanza dovremo dare ad ogni suino la bellezza di oltre 12 mq ciascuno.
Ora, non voglio entrare nel merito della salute dei suini in quanto crediamo già di rispettare più che abbondantemente i requisiti minimi (ad ogni capo adulto - abbiamo un allevamento semibrado non di quelli che ogni capo viene tenuto nelle gabbie in ferro, nè allo stato brado nel terreno della azienda), infatti ogni nostro capo adulto - al massimo di 170 kg - ha uno spazio che arriva a superare anche i 2 mq (ci era stato riferito che ogni capo oltre i 110 kg doveva avere uno spazio di 1mq se allevato in gruppo. Ora visto che 1 mq ci pare un po' poco... lo abbiamo aumentato cercando di garantire quei 2 mq per capo.

Ma da quel che ci scrivono nel progetto, convalidato dal Comune, dovremo dare ad ogni capo almeno 12 mq ciascuno.

Ora, il progetto vede un capannone di 30 metri * 5 metri (senza considerare lo spazio adibito "come cortiletto all'aperto") suddiviso in 8 box di pari area. In sostanza, nello stabilimento più grande, ogni box ha un'area di quasi 19 mq ciascuno. Mentre nello stabilimento della zona parto ogni box è leggermente più grande suddiviso in due aree per garantire maggiore calore per le scrofe in parto.

A questo punto non sapendo più dove andare a sbattere la testa, vorrei chiedervi: vi è un documento - possibilmente ufficiale - che riporta esattamente le misure minime da garantire per ogni capo?

Non so da dove scrivi ( se lo metti nel profilo sarebbe molto utile), ma non hai detto come smaltirai i liquami. Da noi devi avere una superficie agricola proporzionale agli animali per poter smaltire gli azotati .

Sardegna, l'isola che vive di turismo e agricoltura ed affini.

Ad ogni modo i liquami vengono tutti convogliati nella cisterna a tenuta stagna che regolarmente viene svuotata da autospurgo e destinata a siti di trattamento liquami autorizzati. Nulla, nemmeno una goccia o un grammo di solido, viene dispersa nel terreno... il solido, invece, una volta diventato concime si riutilizza come fertilizzante... ma dopo mesi...

Ad ogni mdo questo problema è già risolto, anche confermatoci dalla Asl etc.

Il problema è proprio la questione del numero di capi che possiamo avere in azienda.

La cosa che riteniamo assurda è che nel progetto sia stato indicato il numero di 8 capi ed oggi ci hanno riferito che se vogliamo fare un ampliamento (in sostanza dire che nella struttura ci andranno tot capi) dobbiamo fare un altra relazione.

La cosa che non capisco è questa: abbiamo incaricato qualcuno per fare il progetto etc... e questo qualcuno va a dire che in quella struttura ce ne stanno 8 (non si sa da dove provenga questo calcolo) però poi lascia intendere (come anche conferma la Asl visto che dice che nel pezzo già costruito ce ne possono stare una ventina così senza fare troppi calcoli) che in quella struttura ce ne possono stare diversi altri. Però ora per farli rientrare nel progetto dobbiamo affidare altro incarico.

Quindi vorrei capire, sbaglio io a considerarlo un "me ne lavo le mani, indico un numero ridotto e poi che si arrangino loro"?
Per questo chiedo: c'è qualche documento che riporta lo spazio minimo per ogni capo visto che il problema sta tutto li?

Prova a leggerti direttiva benessere 2008/120/CE e direttiva nitrati 91/676/CE

grazie Marco,
ho letto la direttiva sul benessere degli animale e vedendo le misure posso dire che le rispettiamo più che abbondantemente.

Per quanto riguarda quella sui nitrati la leggerò meglio con più calma ma vorrei capire: secondo voi è sbagliato che ci abbiano consigliato di creare il sistema condotte stagne dagli stabilimenti fino alla concimaia, quest'ultima con filtro per far passare solo l'acqua e poi il liquido nella cisterna a tenuta stagna? Seppure i liquami non vengono dispersi nell'ambiente?

Giovanni

l'impianto mi sembra buono per ottimizzare i liquami, potendo prevedere in futuro un sistema per differenziare i liquami e magari riciclarli .Per esempio so che l'acqua , opportunamente filtrata può essere riutilizzata per lavare ( discorsi sentiti in giro, per adesso)

per quanto riguarda il primo problema non vorrei che fosse un sistema per spillarti altri soldi.....

Si infatti abbiamo optato per questo sistema di smaltimento dei liquidi e solidi in quanto abbiamo intenzione di installare, una volta aumentato il numero di capi, un impianto di biogas etc.

Come dici tu, giustamente, una volta lavorato il tutto l'acqua potrà essere riutilizzata anche per irrigare etc.

Però è un impianto che per anche 200 capi non è il caso di installare visto il costo sicuramente non da poco.

Per il primo problema però... tranquilla, credo anche io che quel modo di fare fatto sia stato avanzato solo per tirarci via più soldi dal conto bancario.