5 parti l'anno sono pochi ragazzi, normalmente la fattrice viene fecondata una decina di giorni dopo il parto io ne aspetto 30! con svezzavento a 45 giorni
Juri ha scritto:si vede che hai bisogno di un allevamento intensivo (che dubito) e non hai rispetto per un animale che usi come fabbrichetta a scopo di lucro...
a me non sembra una crudeltà fecondare la coniglia dopo 30 giorni dal parto...anzi, il coniglio è un animale a ciclo riproduttivo brevissimo e le ovaie tendono a riempirsi di grasso se tenuti a riposo troppo tempo, con conseguente difficoltà, poi, a restare di nuovo incinte. Buona norma è invece, ma per causa di forza maggiore, evitare cucciolate nei mesi più caldi.
A dirla tutta l'allevamento intensivo quasi lo ho(è di mio zio) e li le fattrici vengono fecondate 1 settimana dopo il parto. dici che una coniglia è sfruttata x 5 parti l'anno ?in natura ne fanno di più. svezzamento,i coniglietti potete tenerli dentro anche 1 anno ma dopo 40-45 g non prendono più latte. dici che tratto male i miei animali?almeno i miei vivono all'aperto non in gabbie.
Juri ha scritto:si vede che hai bisogno di un allevamento intensivo (che dubito) e non hai rispetto per un animale che usi come fabbrichetta a scopo di lucro...
interpretare la metodologia di allevamento altrui senza aver osservato la salute degli animali equivale a predire i numeri del lotto
considero un interparto di 60 giorni più che rispettoso
com'è ovvio, se il clima è torrido e/o la fattrice appare debilitata, la soluzione migliore è posticipare l'accoppiamento
molto più spesso di quanto si pensi, la soluzione più economica ed onorevole per l'animale è la soppressione
troppo spesso mi capita di vedere conigli detenuti in condizioni igienico sanitarie pietose, debilitati da endogamia e razioni alimentari scorrette, in allevamenti cosiddetti "amatoriali", dove l'amore per gli animali non sanno nemmeno cosa sia
gli allevamenti da ingrasso, hanno un minimo di visite veterinarie obbligatorie, cosa che nelle cascine non accade
accade anche che, soccidanti senza scrupoli, coadiuvati da veterinari compiacenti, stipino le gabbie all'inverosimile, ben oltre le già fin troppo permissive leggi sanitarie