Carissima, ogni angolo di mondo ha qualcosa di speciale in serbo per il nostro palato...nostro dovere è mantenere le tradizioni per le generazioni future e conoscere, senza stravolgere, senza omologare...ho preso a fare spesso l'
apple pie che mi ha insegnato a fare la mia adorata Mrs Mary di Cashel, Irlanda, e guai a chi in casa mia la chiama
torta di mele!!!
Pagherei oro per avere la ricetta tipica della salsa harissa che adoro...o la ricetta delle Pasteis de Belem originali, o quella delle sfogliatelle napoletane doc!!! Ma ormai faccio la pastiera da anni con soddisfazione e la regalo a Pasqua ad amici e parenti che a loro volta sono obbligati a chiamarla
Pastiera Napoletana (non deve diventare una torta qualunque e men che meno la "torta di grano e ricotta di Daniela"
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La ricetta della
Torta di Pasqua al formaggio (Umbria)(dose per 7-8 torte di dimensioni medie)
2,3 kg di farina "00"
20 uova
240 gr di lievito di birra fresco
3 cucchiai rasi di sale fino
20 grani di pepe nero e 30 chiodi di garofano
120 gr di margarina (o strutto, ma...non burro!!!)
200 gr di olio extravergine di oliva
600 gr di formaggio a dadi delle dimensioni di cm 1,5x1,5 circa così composto:
350 gr di pecorino di Norcia (in alternativa va bene il pecorino di Manciano, media stagionatura, se sei in area Toscana)
150 gr di pecorino fresco stagionato ma non troppo salato
100 gr di formaggio misto a media stagionatura400 gr di formaggio grattugiato così composto:
200 gr di parmigiano
200 gr di pecorino stagionato dal gusto deciso (ad esempio il pecorino romano stagionato, che si trova ovunque)
un panetto di pasta madre precedentemente fatto con 200 gr di farina e 25 gr di lievito sciolto in poca acqua tiepida e fatto poi lievitare per tre giorni.
preparazione:
tre giorni prima, formare il panetto di farina e lievito come detto sopra. Poi far bollire chiodi di garofano e pepe in 2-3 dl di acqua e quando questa raggiunge il bollore, abbassare la fiamma e far "cuocere" finche l'acqua si riduce di un terzo o metà.
Intanto con 60 gr del lievito e 300 gr della farin, formare un panetto da porre a lievitare finchè non sarà raddoppiato di volume (a 28-30°C in forno ci mette circa due ore). Frullare le uova con sale e formaggio frattugiato, olio e margarina fusa e ormai tiepida, l'acqua aromatizzata al pepe e garofano, ben filtrata. Unire il lievito restante, disciolto in poca acqua tiepida, amalgamare al composto ance il panetto messo a lievitare e inacidire tre giorni prima. Se fai tutto a mano servirà molta pazienza e molta forza...e un recipiente molto capiente, tipo un grosso recipiente di plastica. Imburrati ed infarinati gli stampi, riempirli per un terzo o poco più della loro altezza con una parte dll'impasto. Metti a lievitare in una stanza calda e umida o su una spianatoia grande sulla quale disporrai pentolini di acqua bollente e vari scatoloni di carton rovesciati, in modo che ogni scatolone faccia da coperchio a due o tre torte e ad un pentolino con l'acqua calda, che ogni tanto andrai a sostituire rapidamente per mantenere all'interno umidità e calore. Nn devono esserci sbalzi di temperatura e correnti d'aria. Lascia lievitare per 5-6 ore. Vedrai che sono pronte quando avranno formato la cupola che sporge un poco dal bordo della pentola, tipo fungo, insomma! La superficie sarà ben tesa, trasparente, pronta per essere spennellata delicatamente con un paio di tuorli mscolati bene con uno o due cucchiai di latte tiepido o a temperatura ambiente. Inforna adesso nel forno a legna o in forno ben caldo a 220°C - 230°C per circa 40 minuti. Poi metti velocemente un foglio di carta d'alluminio sulla superficie delle torte per evitare che si brucino o coloriscano troppo. Lascia cuocere altri 20 minuti, abbassando il calore gradatamente fino a 170°C. Sfornare e poi, appena tiepide (di solito circa 5-10 minuti, togliere dalle pentole e metetrle a raggreddare sulle apposite grigliette di metallo. I fornai hanno preso l'abitudine di spennellare solo con il latte, cosa che purtroppo fa perdere alla magica torta il suo aspetto bruno e liscio sulla superficie, ed è un peccato perchè il sapore conferito dal velo del tuorlo spalmato sulla torta, è imperdibile, oltre al fatto che mantiene la superficie liscia e morbida, d'una consistenza unica.
Spero che la lunga preparazione non dissuada dalla voglia di provare...in alternativa, ci sono sempre le mie belle e pronte per Pasqua
Io spesso ne faccio mezza dose o un terzo e uso la planetaria per impastare...ma mia madre invece ha sposato la tradizione appieno e se dovesse sapere che ho postato la sua ricetta mi ucciderebbe
...io invece sono per la divulgazione!!!
Unire all'impasto, che sarà molle e appiccicoso, il formaggio a dadini