Ecco il mio pane.

ancora....

Silvia...sento l'odore del tuo pane appena sfornato...
Lo fai salato? Io lo faccio del tutto senza sale, quello tipico delle mie parti, ma voglio provare anche il pane con il sale, magari con le olive...alla maniera di Marinella!
Poi copierò le varie ricette di Nino, Dalmar...è proprio vero ciò che diceva Anna, una volta cominciato a impastare non ti fermeresti più!!!

Si....Candy ,da buona toscana lo faccio sciocco.....e devo dirti che lo faccio abbastanza spesso....mi preparo anche delle belle schiacciate che a volte la sera x cena farcisco con tonno,prosciutto pomodori .... i mie4i cari ne vanno pazzi...infatti oggi che ho fatto il pane.....mio marito vedendolo in forno ha detto:Hai fatto anche della schiacciata-????
Mai contentiiiiiiiii!!!!!!!! ciao
silvia

vorrei dirvi la ricetta della pietanza che questa sera ha rappresentato la nostra cena: il “cecamariti”.
I signori del forum non hanno ragione di preoccuparsi, il nome deriva dal fatto che nella tradizione contadina tale pietanza era ritenuta così appetitosa da obnubilare la ragione e cedere alle volontà delle consorti (personalmente ritengo che fosse il primitivo, o il negroamaro, o la malvasia con cui era accompagnata la pietanza a … “obnubilare” ma fate voi…)

Ingredienti:
piselli secchi
cime di rapa (potreste sostituirle con i broccoli ma le cime di rapa, si sa, hanno un sapore più deciso)
crostini di pane a tocchetti
peperoncino
sale e olio q.b.

Lessate le cime di rapa e passatele in padella con i piselli secchi che avrete precedentemente cotto, fate insaporire con olio peperoncino (sale ovviamente)
Alla fine fine, onde evitare disastrosi effetti “morbidoni”, aggiungete i crostini e mescolate tutto insieme.
Servite caldi e assaporate con vino rosso e pane casereccio,

Per quanto ci riguarda, l’autoproduzione di questa pietanza si è fermata alle cime di rapa, al pane e all’olio poiché i piselli secchi proprio non li produciamo. Tempo al tempo….

Buon appetito!

anna

io le bollo poi le pulisco dal torsolo
metto la polpa con altrettanto zucchero in pentola antiaderente e la bollo fino a che sia densa e che diventi rossa. a volte aggiungo buccia di limone
poi la metto nei vasetti..
ho provato a cuocerla in forno successivamente per fare i cubetti ma non si conservano a lungo..
ciao Nino

Grazie Nino,anch'io la marmellata la faccio cosi'.....ogni kg. di mele 450gr. zucchero...e la cotognata anche a me non dura....mi ammuffisce....evidentemente non bene asciutta......vabbe'...poi con un diverso trattamento .....adoperando il liquido....faccio la geletina....ancor piu' gustosa,specialmente sui formaggi.......
silvia

Stasera cucino TEGAMINI.....ovvero pizza senza pasta............
Prendo dei tegamini di coccio,quelli piccoli da porzione....uno a testa.Preparo della passata di pomodoro,la condisco con olio sale ,poi taglio della mozzarella a pezzetti,della salsiccia,olive,prosciutto cotto.....insomma tutto quello che mettereste in una pizza.....poi a strati,nel tegamino mettete pomodoro,prosc.cotto,olive salsicce,mozzarella ecc....poi altro pomodoro .....poi ancora condimento,e via...circa 3 strati.poi metteteli in forno o sul gas (con retina spargifiamma)o meglio sul caminetto...x circa 20minuti dal bollore....li mangiate con del pane tostato. Sono buonissimi e appetitosi...piaceranno anche hai bimbi!!!
Fateli raffreddare un po'.......altrimenti nn si gustano.
Vi invito a provarli....nn ve ne pentirete.
silvia

Silvia complimenti anche a te per il pane.
Ti annoto la ricetta della cotognata leccese che non è spalmabile e non va in barattolo ma è compatta e consistente, da tagliare a fette, un vero e proprio dolce. Si cuocciono le cotogne, poi si privano delle parti non commestibili e si macinano per ottenere una purea (con la buccia!). Dopo si mescolano con lo zucchero e si cuocciono di nuovo finchè il composto non si stacca dalla pentola. In questa fase si può aggiungere del succo di limone. Il colore del composto dovrebbe essere rossastro.
La ricetta indica di pesare le cotogne da crude e calcolare per lo zucchero la metà del peso delle cotogne.
Si versa su un ripiano di marmo lievemente unto di olio, preferiblmente olio di mandorle dolci, si stratifica e una volta freddo si taglia a pezzi oppure si versa nei contenitori, a seconda della grandezza desiderata del dolce (non usare barattoli perchè poi non viene fuori...) e una volta fredda si assaggia, lasciandosi pervadere da questa squisitezza...

Non so se hai visto poi che ho inserito il cavolo nero sotto sale, lo stiamo utilizzando, dopo averlo ovviamente un po' lavato dal sale, nei minestroni.


Ciao

anna

grazie.....ma non trovo la ricetta del cavolo nero conservato sotto sale....mi "illumuni????