Polenta della Val MagortinaLa Val Magortina di estende a nord del Lazio e separa la provincia di Roma da quella di Viterbo.
I comuni che si adagiano in questa valle ricca di boschi in cui svettano rigogliose piante di quercia , faggio, leccio, abete, castagno, betulla, olmo, con numerose piantagioni di nocciola e olivo, sono Manziana, Oriolo, Bassano, Trevignano, Veiano.
La vicinanza a ovest con il litorale nord-laziale, a est con i monti Cimini, a nord i monti della Tolfa a sud con il lago di Bracciano, rende questa valle ricca di umidità nelle ore notturne che in contrasto con il clima mite del giorno consentono al terreno di conservare nel substrato boschivo il fresco che consente in queste zone una fruttificazione spontanea di funghi quando i rovesci piovosi giungono con puntualità.
Purtroppo i cercatori di funghi che giungono dalla città si concentrano sempre nelle stesse medesime zone, per timore di smarrirsi in un territorio per fortuna vastissimo.
La frequenza di questi cercatori (pari al 50%) prediligono solo porcini, ovoli e galletti, incuranti delle specie commestibili a disposizione nel bosco distruggono e calpestano ogni sorta di fungo che s’incontra durante il cammino in questi luoghi.
Il territorio un tempo occupato interamente a bosco è stato la riserva di legname per la capitale e i piccoli comprensori urbanistici a nord alla città. Per le costruzioni di edifici e per le palificazioni il bosco di castagno e quercia è stato impiegato per secoli ed è stato fonte di approvvigionamento per generare il carbone.
I territori a nord della regione Lazio ed i tre laghi vedi Bracciano, Vico, Bolsena consentono al microclima la giusta temperatura utile ideale per far crescere…… i tanto ricercati funghi.
Nella Val Magortina si coltivano tantissimi ortaggi, oggi moltissimi hobbisty si dedicano per passatempo ai lavori nell’orto.
Quindi visitate la Val Magortina e scoprirete il verde sconosciuto.
Polenta della Val MagortinaAromatizzare il sugo con semplici ingredienti; cipolla carota e sedano.