Stamattina la tv faceva la parte del leone e quindi mi sono guardato un bel pò di programmini prenatalizi di cui tanti dedicati alle cucine regionali ed ai menù del territorio per le festività apro il post sperando che si affolli presto di interventi invitando gli amici forumisti a segnalare il menu della vigilia di Natale in uso nel proprio territorio magari con maggiori notizie sugli ingredienti usati
cotechino con purea , affettati misti , peprone con 1 cucchiio di bagna cauda, inslata di sedano noci tonno e grana oppure insalata caprixcciosa come antipasti
agnolotti burro e salvia con formaggio grattuggiato
oppure lasagne verdi pdi primo
fitto misto ,sia dolce che salato oppure brasato opprure coniglio al civet , o alal cacciatora.
oppure rolata di cappone
oppure trota insalmi' come secondo
peperonata con patate , crauti conaglio e acciuga.
formaggi a piacimento al miele
dolci , panettone farcito di zabaglione , torta di mele passate al forno, crostata
cerchiamo di essere equilibrati tra verdure carne e pasta ..
non e' male per chi piace il riso , un bel risottone in bianco sfumato di vino bianco e mantecato con formaggi
be vaier ed eventali sono i liquori casalinghi , il genepy , nocini , limoncini , arancia, creme alcoliche , qualche distilalto che come grdazioen si avvicina a quella del kerosene , poi sgranocchiare frutta secca, gia sgusciata... immancabilemnte rompo sempre lo schiaccianoci con le mandorle in guscio
scusa grinto, ma non rispettate la tradizione che alla vigilia di natale il pasto è di magro è pur vero che al nord si fa più riferimento al natale stesso che alla vigilia come fanno al sud, ma dovrebbe essere di magro.
al sud si fà riferimento alla vigilia ed al Natale e solo x Santo Stefano si mangia "magro", così x dire visto che nel menù di questa festività è inserita la minestra ma poi con annessi e connessi ci si sbafa lo stesso
Mh...vien voglia di auto-invitarmi a casa di Grinto!!! Che meraviglia! Anche da noi in Umbria la vigilia è di magro, come dice Mantovano. Quando ero piccola, si andava alla messa di mezzanotte e poi a casa dei mie zii...a scartare i regali sotto l'albero...e visto che la mezzanotte era passata ed ormai era il giorno di Natale, i "grandi" preparavano una mega grigliata!!! I miei ricordi di Natale di quando ero bambina, hanno tutti l'odore di arrosto ...bei tempi, comunque! Bei ricordi
La tradizione da queste parti, vuole che il pranzo di Natale sia il top...e dovrebbe essere fatto a base di cappelletti in brodo e cappone al forno o arrosto con patate al finocchio o al rosmarino, poi i dolci tipici (Pampepato a Terni, rocciata ad Assisi, etc...) e per finire cantucci e vin santo (un passito locale buonissimo). Però la tradizione finisce per essere rivista e corretta, o messa da parte. Un antipasto che parla francese (tartine, sfogliatine di verdure, verdure grigliate, formaggi affumicati, crepes al formaggio etc) prende il posto del tipico antipasto a base di salumi e formaggi locali. Per primo si preferiscono lasagne o ravioli (molto successo riscuotono i ravioloni all'ortica o alle noci) e i canonici cappelletti in brodo "slittano" alla sera. Il cappone ripieno lascia spesso il posto ad arrosti o carni alla griglia marinate, e alla fine l'unica costante immutata rimane l'isalata mista di contorno! Quanto ai dolci non manca mai il panettone, rigorosamente classico. E poi un pout-pourri da tutte le regioni d'Italia e d'Europa. Questo compito spetta in genere a me e ultimamente punto sui dolci speziati della tradizione mittel-europea o sui delicati dolci sardi o siciliani a base di mandorle. Ma dev'essere un assaggino di tutto, non un pranzo che incolla a tavola per tre ore!!! Un pò di tutto...ma poco di tutto. Mai il pranzo di Natale al ristorante! Mai con troppi invitati (il caos rovina l'atmosfera).
Anche qui in Sardegna le cose non sono tanto diverse, pertanto in tutte le famiglie si da sfogo alle capacità culinarie di ogni famiglia. Normalmente la vigilia è di magro, ma sempre più, si sta consolidando l'usanza di consumare un menù a base di pesce. Questo sopratutto nelle zone costiere. Pertanto si potebbe iniziare con : - Insalata agra di polpo e totani; - Burrida (gattuccio di mare marinato in salsa agra di noci e fegatini dello stesso gattuccio) - Tartine di pane carasau con bottarga di Muggine; - Guazzetto piccante di cozze e arselle
e continuare
- Fregola sarda (tipo di cous-cous più grossolano) cucinata in brodo con il fumetto di pesce e crostacei o anche più asciutta come un risotto alla marinara;
e seguendo
- Anguille arrosto o in umido; - Spigole, muggini e seppie arrosto;
di contorno in pinzimonio
- capolini e gambi di carciofo Spinoso Sardo; - cardi gobbi
Il tutto bagnando il palato con : Nuragus di Cagliari Carignano del Sulcis Vermentino di Gallura
per dessert: Seadas (ravioloni fritti ripieni di formaggio fresco lucidati con miele di corbezzolo)
da abbinarsi con un Moscato o meglio ancora con il Nasco (più secco) Immancabile mirto o limoncino