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Anche questa è figlia della necessità di utilizzare eccedenze: avevo piantato una fila di noccioli per ombreggiare l'apiario, fornire polline a inizio stagione e intercettare gli sciami, poi hanno cominciato a produrre anche nocciole (sia pure con alternanza di produzione), così, con qualche decina di kg di nocciole a disposizione ho cominciato a fare esperimenti, per i quantitativi mi sono "ispirato" alle etichette dei migliori prodotti in commercio (quelli con tante nocciole e senza olio di palma).
ingredienti:
200 g. Nocciole tostate e pelate
100 g zucchero a velo
un bicchiere vienna da vino di olio di girasole (80/90 ml.)
2 cucchiai da minestra di burro di cacao
20/30 g. Di cacao in polvere amaro
50 g. Di latte scremato in polvere
passare le nocciole in un tritatutto, dipende da che attrezzo usate, il mio, piuttosto economico, può operare per circa 10 secondi poi ti devi fermare per un minuto o due per farlo raffreddare, macchine più potenti non hanno questo problema, ad ogni modo il processo sarà terminato quando le nocciole avranno emesso il loro olio e avrete ottenuto una crema omogenea
a parte sciogliete i due cucchiai di burro di cacao (a bagnomaria o in una tazza nel microonde)
unite tutti gli ingredienti e riavviate il mixer finchè non saranno perfettamente amalgamati.
Più olio, più liquida, più cacao più "cioccolatosa", lì si va a gusti, con il caldo estivo tende a diventare più liquida e l'olio può separarsi e affiorare (al che basta rimescolare).
Nelle ricette industriali è presente anche la lecitina di soia come emulsionante, vedete voi, io la giudico superflua nella versione casalinga.
Conservabilità: in un luogo fresco e buio per mesi, per mia esperienza, io, di solito, sterilizzo tutto, ma qui non è fattibile, però la più temibile delle alterazioni alimentari è il botulino: il botulino è anaerobico (e la crema lo è) ma ha bisogno, per svilupparsi, di acqua disponibile, l'unica acqua che può essere presente negli ingredienti è quella eventualmente residua nelle nocciole tostate (direi molto poca) e comunque saturata dallo zucchero e non disponibile, agli esperti di conservabilità degli alimenti lascio l'onere di aggiungere le loro opinioni in merito.
Caratteristiche organolettiche: come test ho usato mia sorella (per i dolci di solito è attendibile), mi ha intimato di non dargliene altra perché quando inizia un barattolo non riesce a smettere finchè non è vuoto