04/09/2014, 22:34
04/09/2014, 23:11
05/09/2014, 6:27
05/09/2014, 12:10
alessiozanon ha scritto:Lo standard selettivo normalmente rappresenta l'elencazione dei caratteri desiderabili nella progenie , pertanto propone un modello al quale il nucleo di allevatori selezionatori punta con decisione .
Non è quindi la descrizione del soggetto medio di una popolazione ma è invece il prototipo ideale a cui ci si ispira.
alessiozanon ha scritto:Maggiore è il grado di selezione morfologica della razza maggiore sarà la similitudine che lega gli individui di una determinata razza .
Parliamo di similitudini fenotipiche e non già di similitudini genotipiche che possono essere spesso estremamente diverse( in questo risiede la diversità genetica che è necessario tutelare all'interno di una razza e di una popolazione al fine di salvaguardarla).
Questo per chiarirvi anche il concetto che la diversità genetica che si vuole tutelare non è già quella fenotipica ma quella genotipica che risiede nei geni.
Paradossalmente all'interno di gruppi di animali morfologicamente molto simili può risiedere un enorme diversità genetica e viceversa.
Queste riflessioni portano a capire che il fenotipo di un animale può solo parzialmente indicare una via di approccio ma non rappresenta che uno dei molti aspetti in campo nella selezione delle razze.
05/09/2014, 12:36
05/09/2014, 12:46
La frase " il fenotipo di un animale può solo parzialmente indicare una via di approccio ma non rappresenta che uno dei molti aspetti in campo nella selezione delle razze." per corretta che sia oltrepassa i limiti strumentali dell'allevatore e ci sposta in uno scenario i cui due opposti estremi sono la selezione naturale e la clonazione.... se tutelare e selezionare non coincidono per definizione, mi scuso, ma non riesco a vedere la via di uscita.
05/09/2014, 15:48
Capisco perfettamente che quell'evento non si semplifica in un solo giorno e che non sia o debba essere sopravvalutato né sottovalutato, ma rimane di fatto uno dei pilastri su cui si basa in larga parte la selezione morfologica odierna della Robusta Lionata, qui come altrove. Chiaramente rimane valido l'invito a cercare, da parte di tutti, più documentazione possibile e utile alla ridefinizione della razza. Dal mio punto di vista rimane però sospeso il profilo morfologico definitivo sino a quando o per riconosciuta autorità o per incontestabile supporto storico/tecnico qualcuno non lo metterà nero su bianco. Questo senza voler dire che tutti gli allevatori interessati a questa razza non debbano continuare il loro percorso di selezione basato sui numerosissimi punti di riferimento e riflessione già proposti in queste numerosissime pagine, che se fatti con la dovuta professionalità e supportati dall'esperienza di chi conosce, sicuramente meglio di me, il mondo avicolo e della selezione possono non dare altro che buoni risultati, aiuto e supporto a questa razza.alessiozanon ha scritto:Sul primo aspetto da te affrontato . Perché fai punto focale sul 1989????? Guarda che la Robusta lionata non nasce ne vede il suo esordio in quella data. Quello fu solo una presentazione in un ambito zootecnico di prestigio ma non è certo la data in cui devi ricercare !!!
alessiozanon ha scritto:Non direi... mai sentito parlare di sib-test, progeny test
L'approccio morfologico nella selezione degli animali seppure antichissimo è quanto di più lontano dalle attuali tecniche di miglioramento genetico.
16/09/2014, 0:40
25/09/2014, 12:31
29/09/2014, 7:29
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