Romagnolo
Iscritto il: 12/01/2012, 13:43 Messaggi: 58
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Io avrei una domanda da inesperto: - come è possibile che la Polverara sia una razza riconosciuta Fiav con un suo standard e gli esempi che più vi si avvicinino siano polli f3,F1 etc.. Una razza non dovrebbe derivare da se stessa? Non è forse stato richiesto troppo in anticipo lo standard ed il riconoscimento visto che i più autorevoli selezionatori di Polverara hanno degli esempi che dovrebbero prendere I alle mostre? State ancora selezionando mischiandole alla Jersey, e chissà a quale altra razza. È solo una domanda provocatoria e quindi costruttiva, non un insulto.
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mazza59
Iscritto il: 23/08/2011, 11:28 Messaggi: 1153 Località: lasnigo(COMO)
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Romagnolo ha scritto: Io avrei una domanda da inesperto: - come è possibile che la Polverara sia una razza riconosciuta Fiav con un suo standard e gli esempi che più vi si avvicinino siano polli f3,F1 etc.. Una razza non dovrebbe derivare da se stessa? Non è forse stato richiesto troppo in anticipo lo standard ed il riconoscimento visto che i più autorevoli selezionatori di Polverara hanno degli esempi che dovrebbero prendere I alle mostre? State ancora selezionando mischiandole alla Jersey, e chissà a quale altra razza. È solo una domanda provocatoria e quindi costruttiva, non un insulto. la polverara esiste ed è selezionata in purezza ma essendo una razza che si trascina oramai da anni in stretta consanguineità si è notevolmente rimpicciolita,i polli che ho postato io servono per ridare peso alla razza che altrimenti andrebbe allo sfascio,purtroppo una razza così diciamolo rara non ha un gran chè di allevatori con ceppi di diversa provenienza dai quali andare a reperire qualche buon soggetto utile per il rinsanguo e quindi per la selezione.Io personalmente per il rinsanguo stò usando la La Flèche che a mio avviso gli è più simile e dà dei buoni risultati,poi ognuno può rinsanguare con qualsiasi pollo l'importante è che il risultato finale sia un bel polverara della giusta tipologia. quest'anno ai campionati italiani vi erano delle polverara ottime che hanno raggiunto i massimi punteggi.
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andreamangoni
Iscritto il: 07/10/2008, 12:41 Messaggi: 1193 Località: Camponogara - Venezia
Formazione: Zoologo e divulgatore
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ogni razza ha una sua storia più o meno lunga e contrastata, la Polverara, con una storia di oltre settecento anni direi che non può dare eccezione.
La velocità con cui la Polverara ottenne il suo standard (poi rivisto) nell'elenco degli standard FIAV dipese dal fatto che all'epoca essa, pur non essendo quasi piùpresente in Italia, era comunque ancora presente nello standard ufficiale di altri Paesi Europei. Lo standard svizzero venne quindi tradotto nella versione italiana e aggiornato in base ai documenti storici disponibili. Questo accadeva, se mal non ho capito) proprio mentre la razza era in piena ricostituzione. E qui veniamo alla storia più recente, complessa e controversa.
nel corso degli anni '80 erano scomparsi tutti i pochi allevatori di veneto ed Emilia che allevavano la Polverara. Era rimasto solo un avicoltore Padovano, Bruno Rossetto, che allevava un gruppo di Polverara dal 1956. aveva sempre avuto un numero molto limitato di esemplari- max. una quindicina di capi, che a volte erano scesi drasticamente a due-tre animali a causa della consanguineità. in quei casi Rossetto tagliava con sangue di altre razze e poi passava allìincrocio per sostituzione. Il numero di esemplari rimase bassissimo fino a che un allevatore, Antonio Fernando Trivellato, partendo da 6 uova di rossetto, da ibridi cornish x padovana gran ciuffo e da alcuni polli ciuffati reperiti con mille difficoltà nelle campagne attorno a Polverara, non riuscì a riselezionare la razza e a moltiplicarla numericamente, partendo poi a dialogare con le istituzioni per promuoverne l'allevamento. i successivi contrasti che nacquero purtroppo fecero si che Trivellato si allontanasse dal mondo delle istituzioni e che i suoi animali, dati in mano a persone che non avevano la stessa passione e la stessa pazienza selettiva, finissero per tornare a mostrare una serie di caratteri indeiderati (es orecchioni rossi, assenza di cresta, ciuffo troppo sviluppato) esoprattutto un calo delle dimensioni. questo calo era già presente da inizi '900, sia chiaro, perché se il peso degli esemplari dell'ottocento poteva giungere a 4-5 Kg negli anni trenta si era già passata a 3 kg scarsi per i galli. Rossetto e Trivellato avevano capi che passavano i 3 Kg, ma la consanguineità e il mancato utilizzo di strategie selettive adeguate hanno portato il peso drammaticamente più giù, anche solo 2Kg per un gallo. Questo non significa che non esistano allevatori che abbiano delle Polverara di buona qualità: come diceva Giovanni di Polverara veramente belle se ne sono viste recentemente diverse (ho visto e toccato con mano il campione di razza italiano 2011, a dicembre, ed era una gioia per gli occhi).
A questo punto entrano forse in scena persone come me o come Giovanni, che per motivi differenti usiamo anche degli incroci per fare selezione. Giovanni ha tagliato il sangue con la francese La Flèche. ottima scelta per mantenere le caratteristiche di base della polverara inalterate e sopratutto buona dal punto di vista filologico: diveri autori sembrano confermare che questa razza come le altre ciuffate e cornute del nord della Francia derivino da esemplari di Polverara esportati in Francia all'epoca forse della guerra di Cambray. tagliando ripetutamente i propri animali con esemplari di Polverara puri Giovanni attuà l'incrocio per sostituzione, e questo lo porterà in pochi anni ad avere capi di Polverara che hanno preso dalla francese solo i caratteri desiderati. io invece ho fatto una scelta differente, quella di occuparmi della riselezione del ceppo Rossetto partendo dagli ultimi capi puri rimasti. dal 2007 non introduco sangue di Polverara di altre origini, ma utilizzo invece esemplari meticci provenienti dagli incroci che aveva fatto Rossetto - es alcuni incroci con jeresy. siccome a far mostre non ho interesse e non ho nemmeno fretta, mi sono dato una decina d'anni per portare i miei animali agli standard di razza, dividendoli in tre famiglie di sangue femminili e usando accoppiamenti a spirale per minimizzare l'altissima consanguineità. gli ibridi ogni anno vengono reincrociati con polverara puri: lo scorso anno avevo una gallina ibrida di jersey ed altro che aveva il 65% di sangue polverara, i suoi figli hanno il 79% di sangue polverara, e continuerò a tagliare fino a che in 3-4 generazioni non avrò capi con 99% e più di sangue polverara. A quel punto inserirò questi esemplari nel gruppo di riproduttori di pura razza. ma io ho interesse a lavorare con questi animali perchè ritengo prezioso il patrimonio genetico del ceppo Rossetto, e guardo alla loro estetica solo in maniera secondaria. vorrei ricordare che le razze italiane non sono "dure e pure". poche non hanno visto incroci di qualche tipo! La valdarnese risale a inizi secolo scorso e ancroa escono esemplari con tarsi piumati; la robusta lionata è stata tagliata con la bionda piemontese. e la Livorno? nel suo sangue ci sono tracce di leghorn di vari paesi (Cuba compresa!), italiener tedesca, polli vari e tanto altro ancora. trovatemi un ceppo di Livorno precedente all'introduzione del gallo miglioratore leghorn bianco degli anni 20! ne conoscevo uno solo, di livorno bianche originarie della zona atorno Livorno e dei primissimi anni del '900, allevate nel perugino; ho ancora le foto. Pochi anni fa dei ladri di polli hanno portato alla fine questo magnifico ceppo. non ne conosco altri di antichi e puri in maniera paragonabile.
alla fine, credo occorra conoscere molto bene la storia della propria razza e le sue caratteristiche. solo allora si potrà cercare di farne parte.
_________________ Andrea Mangoni Ciao a tutti, gente!
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