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Re: Mugellese, proposte di standard

21/03/2012, 15:36

Tosco se il pastore che pascola nella piana di Massa Marittima dove stava il centro CARAPAX le chiama Massetane che ci posso fare.
Se la signora Rita sempre di Massa Marittima mi conferma che li le chiamano Massetane che ci posso fare!!!

Come minimo la conosco pure la signora in questione... :lol: :lol: :lol:
La cosa tragica sarebbe se gli abitanti di Gavorrano chiamassero Gavorranesi le proprie pecore nere con corna....e se gli abitanti di Roccastrada le chiamassero Roccastradine, e se quelli di Scarlino le chiamassero Scarlinesi...
...altro che Mugellesi Vs. Mugginesi... :lol:
Comunque era mio intento con questo sciocco OT tentare di stemperare gli animi, o poco più. ;)
Andate avanti e vi seguirò con interesse. :geek:

Re: Mugellese, proposte di standard

21/03/2012, 15:37

Sì Pulle, tempo fa' avevo letto anch'io un articolo di un noto avicoltore F.F. dove citava la razza Pictave come simile nana al pollo in questione, nonostante alcune differenze, ed anch'io ho avuto la stessa tua impressione per quanto riguarda il galletto presente nelle foto dell'atlante di agraria.org.

Lo stesso avicoltore che ho precedentemente citato, da uno suo riscontro personale, esprimeva anch'egli alcune perplessità sull'autenticità delle origini e morfologia del pollo mugellese. Si parlava di perciò di estinzione, però magari in alcune famiglie qualche esemplare simile e poco meticciato è rimasto, quindi a ciò saranno dovuti i soggetti che si vedono oggi in alcune delle foto che circolano.

G.

Re: Mugellese, proposte di standard

21/03/2012, 15:45

Tosco la Rita la conosci di sicuro . Lavorava al centro Carapax, e tuttora si occupa di tartarughe. Mi pare lavori presso la locale comunita montana ,ma fa anche la volontaria della Croce Rossa .
Quindi una persona che puoi consultare di persona.

Re: Mugellese, proposte di standard

21/03/2012, 15:50

Ragazzi quando si citava la Pictave non lo si faceva certo per affermare che la razza fosse il prototipo di Mugellese ma solo per riaffermare che anche la Francia aveva proceduto a standardizzare di recente una Nana Nazionale .
La mancata presenza di bantam autoctone era comune anche alla Francia. così come la sua mancanza in bibliografia
Se leggete l'articolo di FF si evince chiaramente che era un esempio.

Re: Mugellese, proposte di standard

21/03/2012, 15:58

alessiozanon ha scritto:Tosco la Rita la conosci di sicuro . Lavorava al centro Carapax, e tuttora si occupa di tartarughe. Mi pare lavori presso la locale comunita montana ,ma fa anche la volontaria della Croce Rossa .
Quindi una persona che puoi consultare di persona.

ahahahah, certo che la conosco...
come conosco il pastore che citi...ed anche bene ;)
Ma posso assicurarti che è solo un modo di dire...e per nMassetana si indica la Massese che è sempre stata allevata intorno Massa Marittima...che altri non è che la medesima massese (spesso con linee di vissana o appenninica) allevata negli altri comuni limitrofi.
Interessante invece le massesi che ci sono nel pisano, che hanno corna più lunghe....ma questo sarebbe un altro discorso e credo che poco (o nulla) interessi ai lettori dei questa discussione.
Grazie per le delucidazioni.

Re: Mugellese, proposte di standard

21/03/2012, 16:07

alessiozanon ha scritto:Ragazzi quando si citava la Pictave non lo si faceva certo per affermare che la razza fosse il prototipo di Mugellese ma solo per riaffermare che anche la Francia aveva proceduto a standardizzare di recente una Nana Nazionale .
La mancata presenza di bantam autoctone era comune anche alla Francia. così come la sua mancanza in bibliografia
Se leggete l'articolo di FF si evince chiaramente che era un esempio.

Io avevo letto quell'articolo tempo fa' in modo un po' sommario quando ho ricercato delle informazioni a proposito della razza Pepoi, non ricordavo bene il merito del paragone con la Pictave, razza francese anch'essa di taglia nana e di colore più o meno "collo oro".

G.

Re: Mugellese, proposte di standard

21/03/2012, 16:11

I francesi riguardo alla Pictave e ai " bantam" affermano:
Dopo l'avvento dei primi bantam provenienti dall'Inghilterra ed Olanda in Francia fu creato Il Bantam Club nel 1899 per curarne la selezione.
Fu intorno al 1900 che Raymond Lecointre iniziò ad usare per l'allevamento dei fagiani dei piccoli polli nani.
Nel 1928 fu stabilito uno standard di massima. Pollo praticamente sparito nel 1970 fu ricostituito con incroci con Ardennese Nana ed altre nane belghe. Recentemente ha un nutrito gruppo di estimatori:

Fonte : Jean Claude Pèriquet le grand Livre de vollailles de France 1994

Re: Mugellese, proposte di standard

21/03/2012, 16:14

No Giuseppe non è un collo oro. Il colore presenta nel sesso femminile spesso un disegno a maglie.
Molto fitte e difformi le pepature.
http://bantam-club-francais.forum-actif ... championne" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank


http://poulesnaines.free.fr/Races/pictave.htm" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank

http://la.ferme.de.paquerette.over-blog ... 66252.html" target="_blank" target="_blank" target="_blank


Mi pare che la tipoologia sia ben differente dalla nostra Mugellese
Allegati
Pictave-1930.jpg

Re: Mugellese, proposte di standard

21/03/2012, 16:27

Il Pictave è un pollo molto diverso dalla forma che si attribuisce al Mugellese.
Qui sotto un Mugellese abbastanza tipico.
Allegati
IMG_0604.jpg
IMG_0604.jpg (50.01 KiB) Osservato 707 volte

Re: Mugellese, proposte di standard

21/03/2012, 18:48

ahahahah, certo che la conosco...
come conosco il pastore che citi...ed anche bene
Ma posso assicurarti che è solo un modo di dire...e per nMassetana si indica la Massese che è sempre stata allevata intorno Massa Marittima...che altri non è che la medesima massese (spesso con linee di vissana o appenninica) allevata negli altri comuni limitrofi.
Interessante invece le massesi che ci sono nel pisano, che hanno corna più lunghe....ma questo sarebbe un altro discorso e credo che poco (o nulla) interessi ai lettori dei questa discussione.
Grazie per le delucidazioni.


Si si siamo daccordo,il mio esempio era per giustificare variazioni di denominazione su razza analoga .
E' vero anche che in gruppi etnici separati per un fattore territoriale geografico si generino spontaneamente differenze anche tangibili come il tuo esempio della lunghezza delle corna.
Considera poi che la Massese prevedeva alcune varietà locali che furono unificate forzatamente sulla carta sotto un unico cappello e denominazione di razza con l'avvento del libro genealogico e la diffusione di arieti miglioratori testati.
Questo per fare sempre un esempio che non esca troppo OT ( affrontabile senza dubbio nella sezione ovini dove Mario ti potrà dare dei dettagli).
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