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Mugellese, proposte di standard
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alessiozanon
Sez. Polli
Iscritto il: 05/05/2008, 12:36 Messaggi: 3626
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Purtroppo della cronologia dell'introduzione dei polli nani in Italia si sa molto poco . La collocazione dell'introduzione si basa sulle presenze sulle riviste specifiche del settore di un tempo e su testimonianze orali e documentali . Tra queste Bassa Corte di Frau Sanna . La Rivista l'Allevatore , "Allevamenti redditizzi" ed altre riviste che coprono tutta la prima metà del 900. Parla delle bantam e della loro venuta in Italia Trevisani, Ghigi, Vecchi, Giavarini e molti altri autori . Se uno ha il vecchio Manuale Tevisani pollicoltura o Il più moderno riadattamento del testo di Cortese Non avrà problema a leggere nero su bianco quello che affermo. Penso che con un po di pazzienza tutti possano dedicarsi a cercare nelle biblioteche queste riviste e farsi un idea del panorama avicolo del tempo.Magari anche confutandomi , perchè no!!!! Se ciò che dice mauroma venisse un po meglio esplicato potremmo rivedere molte cose . Già prima o parlato di gallinella Peppola e di Pepoì che sono due cose diverse . Sarebbe carino vedere il testo e commentarlo insieme. Nessuna fretta noi siamo sempre qui Mauroma !!!!
_________________Dobbiamo avere più coraggio di guardare la realtà, così ci farà meno paura. Alessio Z.
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21/03/2012, 13:47 |
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Naturaliter
Iscritto il: 21/02/2011, 16:23 Messaggi: 1601
Formazione: Universitaria
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Leggendo questa discussione alquanto articolata e non volendo entrare nel merito delle singole posizioni e diatribe, rifletto su due aspetti.
Il primo relativo al nome: mi sembra alquanto secondario e senza possibilità di convenire ad un'univoca nomenclatura concorde, rispetto ai nomi "mugellesi" e "mugginesi", magari cambiando anche provincia, o all'interno della stessa i dialetti e modi di dire locali sarebbero potuti variare nel riferirsi a tipologie di polli fenoticamenti simili, quindi la sostanza non muterebbe.
Secondo aspetto, che più mi incuriosisce, riguarda caratteri morfologici tipici: in particolare colore degli orecchioni e colore della livrea. Mi sembra davvero strano che possano essere ammessi contemporaneamente orecchioni bianchi e orecchioni rossi, o sono preferibili gli uni o gli altri! E non mi sembra un buon compromesso la presenza di bianchi spruzzati di rosso o viceversa. Bisognerebbe chiarirsi questo punto a livello etnologico, rispetto alle origini. Altro aspetto riguarda il colore, come ho scritto in alcuni messaggi precedenti, avevo qualche perplessità nell'uniformità del colore fromentino di tutte le galline, per cui sono comprensibili variazioni di tonalità e parti più o meno scure in base ai soggetti, ma annoverare soggetti collo oro o perniciate, persino nere come quelle che sono state esposte, non ricordo bene dove...resta il fatto, da quanto si deduce, che purtroppo dei soggetti anticamente allevati rimane ben poco dal punto di vista numerico e geneticamente puro o che non abbia subito troppi incroci, quindi è sarebbe bene chiarirsi ulteriormente su un modello di standard che sembra sia stato tracciato in gran parte ed insistere su una selezione, possibilmente anche diffondendo a più persone interessate e non mantenendo una esclusiva gestione nelle mani di pochi allevatori/amatori.
G.
_________________ Libertà di pensiero. Libertà di espressione delle proprie idee, purchè siano proprie.
Ultima modifica di Naturaliter il 21/03/2012, 14:17, modificato 1 volta in totale.
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21/03/2012, 14:15 |
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GiulianoSerafini
Iscritto il: 25/11/2008, 9:37 Messaggi: 688 Località: Noceto
Formazione: universitaria
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Allevar polli è per tutti, questa sezione però ha un fine diverso, quindi chiedo rispetto per chi ha dedicato lavoro, studio e passione a questi argomenti. Non usate toni arroganti e richiamo tutti al rispetto dei ruoli e delle competenze. Ubi maior minor cessat..
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21/03/2012, 14:17 |
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Tiscallo
Iscritto il: 01/06/2011, 21:39 Messaggi: 3734 Località: Sud Sardegna
Formazione: Geometra
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Naturaliter ha scritto: Leggendo questa discussione alquanto articolata e non volendo entrare nel merito delle singole posizioni e diatribe, rifletto su due aspetti.
Il primo relativo al nome: mi sembra alquanto secondario e senza possibilità di convenire ad un'univoca nomenclatura concorde, rispetto ai nomi "mugellesi" e "mugginesi", magari cambiando anche provincia, o all'interno della stessa i dialetti e modi di dire locali sarebbero potuti variare nel riferirsi a tipologie di polli fenoticamenti simili, quindi la sostanza non muterebbe.
Secondo aspetto, che più mi incuriosisce, riguarda caratteri morfologici tipici: in particolare colore degli orecchioni e colore della livrea. Mi sembra davvero strano che possano essere ammessi contemporaneamente orecchioni bianchi e orecchioni rossi, o sono preferibili gli uni o gli altri! E non mi sembra un buon compromesso la presenza di bianchi spruzzati di rosso o viceversa. Bisognerebbe chiarirsi questo punto a livello etnologico, rispetto alle origini. Altro aspetto riguarda il colore, come ho scritto in alcuni messaggi precedenti, avevo qualche perplessità nell'uniformità del colore fromentino di tutte le galline, per cui sono comprensibili variazioni di tonalità e parti più o meno scure in base ai soggetti, ma annoverare soggetti collo oro o perniciate, persino nere come quelle che sono state esposte, non ricordo bene dove...resta il fatto, da quanto si deduce, che purtroppo dei soggetti anticamente allevati rimane ben poco dal punto di vista numerico e geneticamente puro o che non abbia subito troppi incroci, quindi è sarebbe bene chiarirsi ulteriormente su un modello di standard che sembra sia stato tracciato in gran parte ed insistere su una selezione, possibilmente anche diffondendo a più persone interessate e non mantenendo una esclusiva gestione nelle mani di pochi allevatori/amatori.
G. Questo si che è stato un bel post G. Anche chi ne capisce poco, la cosa così risulta più chiara.
_________________ E' TEMPO DI INCUBARE(Dottor Alessio Zanon)
http://www.rivistadiagraria.org/riviste/vedi.php?news_id=456&cat_id=229
TUTTO DALL' INCUBAZIONE ALLO SVEZZAMENTO DEI PULCINI!!
http://www.forumdiagraria.org/polli-f58/tutto-dall-incubazione-allo-svezzamento-dei-pulcini-t32483.html
Quelli che ti criticano sono quelli che ti vogliono diverso,perchè vedono in te quello che loro...non saranno mai!!!
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21/03/2012, 14:21 |
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ZiaRina
Iscritto il: 03/09/2011, 8:37 Messaggi: 2473 Località: prov. di Pisa
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alessiozanon ha scritto: Il Rossi chi è ? ah boh.. questa è una citazione di un mio intervento decontestualizzata (rileggere sopra per capirla). scrivevo qualcosa tipo non vedo come scrivere che il Rossi (piuttosto che il Pincopalla ERA UN ESEMPIO ) ha detto questo o quest'altro possa inficiare un intero libro, non vedo perchè uno debba dire che ha delle fonti bibliografiche e poi tenerle nascoste. insomma dimentichiamoci del Rossi, non c'entra nulla!
_________________ utente non più attivo, ora mi chiamo Barbara967
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21/03/2012, 14:32 |
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alessiozanon
Sez. Polli
Iscritto il: 05/05/2008, 12:36 Messaggi: 3626
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Cita: Mi sembra davvero strano che possano essere ammessi contemporaneamente orecchioni bianchi e orecchioni rossi, o sono preferibili gli uni o gli altri! E non mi sembra un buon compromesso la presenza di bianchi spruzzati di rosso o viceversa. Bisognerebbe chiarirsi questo punto a livello etnologico Dici bene Naturaliter perchè questo carattere a livetto etnologico prevede una scelta netta. Scelta che si esegue sulla base di ragionamenti . La razza Mugellese è una razza antichissima da sempre con Orecchioni in un determinato modo? Se SI, si portano le prove, le fotografie, le descrizioni le documentazioni e si procede allo studio morfologico attitudinale. Se si deve invece fare un discorso intuitivo bassato sulle ascendenze presunte di una razza è logico che si cerca di attribuire il colore originario dell'ancestrale , sempre che non si abbia prova di ibridazione con altra razza con caratteri diversi .Nel caso fosse un ibrido mettiamo con una Livornese , la mole sarebbe intermedia come del resto i caratteri morfologici ma così non è !!! Perchè ? Quando si ragiona sulle razze bisogna sempre porsi dei perchè e trovare risposte scientificamente attendibili. Il resto può essere utile e di contorno . Sinceramente se Il discorso Mugellese o mugginese è puro campanilismo mi levo dal mucchio : non sono toscano e non me ne frega niente di collocarla di qua o di la . Se non si trova accordo vanno benissimo due razze distinte ma sempre si dovrà dar prova della veridicità di ognuna e dei suoi immancabili PERCHE'????
_________________Dobbiamo avere più coraggio di guardare la realtà, così ci farà meno paura. Alessio Z.
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21/03/2012, 14:42 |
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alessiozanon
Sez. Polli
Iscritto il: 05/05/2008, 12:36 Messaggi: 3626
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Mauroma allora mi prendi in giro !!! E cerchi di prendere in giro anche l'intelligenza dei forumisti .Grazie Zia Rina, pensavo fossimo venuti a capo della bibilografia sulla razza. Ora che ho citato le mie fonti bibliografiche, mauroma puoi citare le tue ???? O sono stato cattivo e ti togli dal confronto dialettico come a fatto l'esperto Viviano Pure cercando di dire che io vorrei inficiare le analisi di una collega Universitaria cosa che non è affatto( tengo a precisare).
_________________Dobbiamo avere più coraggio di guardare la realtà, così ci farà meno paura. Alessio Z.
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21/03/2012, 14:46 |
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Naturaliter
Iscritto il: 21/02/2011, 16:23 Messaggi: 1601
Formazione: Universitaria
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Aggiungo qualche altra considerazione...
Direi che è assodato che la cultura popolare attribuisse nomi diversi a polli simili, ma davvero si può parlare di "razza" nel senso rigoroso del termine dal punto di vista zootecnico? Direi abbastanza di no, io parlerei di varietà locale, più o meno, per giunta di origine incerta si penserebbe al Mugello ma anche questo è in dubbio da quanto leggo...tipologia quindi non definita da caratteri morfologici stabili e trasmissibili alla progenie come ci si aspetterebbe da una razza pura.
Faccio un paragone: il pollo di Morozzo, allevato in Piemonte in particolare in alcune province, in un'area ristretta di paesi, presenta diverse caratteristiche fenotipiche eterogenee all'interno della sua popolazione, non è mai stato sottoposto ad un controllo e selezione morfologica, quindi piumaggi variegati ma la taglia, conformazione del corpo, colore di pelle e tarsi, così come forma di cresta e bargigli, orecchioni, sono sì evidenti in modo piuttosto standardizzato e replicabile.
Immagino poi che diversi di voi che dicono di allevare questi "mugellesi" abbiano più o meno recuperato vari soggetti in diverse parti della Toscana e le abbiano iniziate a riprodurre cercando di riferirsi ad un modello, ma sembra che nel caso di questi polli a differenza dei Morozzo la tipologia sia ancora piuttosto vaga. Quello che è indubbio sono le dimensioni, ma anche la forma dalle foto che ho visto rappresentate, sembra piuttosto presentare variazioni: si vedono soggetti più tozzi, altri più alti, più longilinei, alcuni più tarchiati ed altri meno, così come il portamento in generale e delle code, poi,...vorrei sapere anche il colore delle uova? Immagino che andrà dal marroncino al rosato al quasi bianco...
G.
_________________ Libertà di pensiero. Libertà di espressione delle proprie idee, purchè siano proprie.
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21/03/2012, 14:56 |
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Naturaliter
Iscritto il: 21/02/2011, 16:23 Messaggi: 1601
Formazione: Universitaria
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Tiscallo ha scritto: Naturaliter ha scritto: Leggendo questa discussione alquanto articolata e non volendo entrare nel merito delle singole posizioni e diatribe, rifletto su due aspetti.
Il primo relativo al nome: mi sembra alquanto secondario e senza possibilità di convenire ad un'univoca nomenclatura concorde, rispetto ai nomi "mugellesi" e "mugginesi", magari cambiando anche provincia, o all'interno della stessa i dialetti e modi di dire locali sarebbero potuti variare nel riferirsi a tipologie di polli fenoticamenti simili, quindi la sostanza non muterebbe.
Secondo aspetto, che più mi incuriosisce, riguarda caratteri morfologici tipici: in particolare colore degli orecchioni e colore della livrea. Mi sembra davvero strano che possano essere ammessi contemporaneamente orecchioni bianchi e orecchioni rossi, o sono preferibili gli uni o gli altri! E non mi sembra un buon compromesso la presenza di bianchi spruzzati di rosso o viceversa. Bisognerebbe chiarirsi questo punto a livello etnologico, rispetto alle origini. Altro aspetto riguarda il colore, come ho scritto in alcuni messaggi precedenti, avevo qualche perplessità nell'uniformità del colore fromentino di tutte le galline, per cui sono comprensibili variazioni di tonalità e parti più o meno scure in base ai soggetti, ma annoverare soggetti collo oro o perniciate, persino nere come quelle che sono state esposte, non ricordo bene dove...resta il fatto, da quanto si deduce, che purtroppo dei soggetti anticamente allevati rimane ben poco dal punto di vista numerico e geneticamente puro o che non abbia subito troppi incroci, quindi è sarebbe bene chiarirsi ulteriormente su un modello di standard che sembra sia stato tracciato in gran parte ed insistere su una selezione, possibilmente anche diffondendo a più persone interessate e non mantenendo una esclusiva gestione nelle mani di pochi allevatori/amatori.
G. Questo si che è stato un bel post G. Anche chi ne capisce poco, la cosa così risulta più chiara. Grazie! Ho taciuto per un po'...questo è soltanto un piccolo contributo che vuole porre al centro alcuni aspetti di base.
_________________ Libertà di pensiero. Libertà di espressione delle proprie idee, purchè siano proprie.
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21/03/2012, 15:03 |
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Pulle
Iscritto il: 17/05/2010, 18:32 Messaggi: 396
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Per chi avesse intenzione di cominciare a selezionare questa razza segnalo la razza francese nana Pictave, è presente sull'atlante dei polli di agraria.org, guardatela bene e soprattutto il gallo si avvicina moltissimo alla bozza di standard che è presente sempre nell'atlante, Come Naturaliter, anche io dico che in questi soggetti postati vi è una variabilità troppo elevata, almeno la morfologia dovrebbe essere fissata, come il colore degli orecchioni e delle uova,per poi poter partire con una selezione. Saluti Leonardo.
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21/03/2012, 15:16 |
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