Grazie mazza59, apprezzo molto il tuo consiglio però devo fare delle specificazioni:
mazza59 ha scritto:Se le due galline che hai postato sono ciò che vuoi ottenere trova un gallo livorno massiccio con dorso orizzontale o un'italiano perniciato
Io non vorrei avere quella tipologia di galline e non amo lo standard italiener, in verità i miei interrogativi selettivi vorrebbero essere volti a raggiungere una forma slanciata, snella, corta e a dorso inclinato tipicamente Livorno, con in più l'attitudine alla cova delle mie galline vecchie. La perniciatura è propria di solo una delle galline di cui ho postato foto, ne metterò delle altre per farti vedere. Sono quasi sicuro.
mazza59 ha scritto:il nonno non può aver fatto incrocio italianer x livorno essendo stata la livorno riselezionata da pochi anni.
Bho, mi fido di te ma ricordo nettamente che il la nonna (il nonno è morto prima che nascessi), quando avevo pochi anni mi parlava delle galline dicendo che il gallo, che lei apprezzava enormemente, era "livornese" e così si riferiva anche alle galline del confinante, che in effetti avevano caratteristiche proprie dell'odierno standard Livorno. Quindi forse i miei non sono frutto tra accoppiamente tra campioni di razza ma la nomenclatura "livorno" era già da molto tempo associata a ben precise caratteristiche.
fino a pochi anni fà quando poi si è deciso di fare ordine sulla livorno venivano giudicate alle mostre come livorno anche le italiane dorate argentate e perniciate.Ricercare nella livorno razza peculiare per la produzione di uova la cova è a mio modo di vedere una cosa un pò in collisione con le caratteristiche stesse della razza.
Capisco perfettamente la tua perplessità. In realtà il movente che mi ha spinto ad aprire questa discussione è stato quello di cercare ragguagli circa le caratteristiche previste dagli standard delle tre razze citate, standard che sento di voler conoscere più a fondo possibile, pur non rappresentando per me altro che una convenzione, una collezione accettata di unità di misura. La mia personale e umile ricerca non vorrebbe fare esplicita mira alle caratteristiche dello standard Livorno in toto (pur molto ambite) ma riferirsi alla forma e al colore di questa nota razza come eloquente esempio di selezione da, nel mio caso pallidamente, imitare. Nell'approfondire la conoscenza delle tipologie standard vado ricercando pareri di esperti, esperienze e tecniche acquisite che si applicano al raggiungimento di quella particolare serie di caratteristiche fisiche. Il mio obbiettivo non vuole assolutamente essere quello di ottenere un ceppo che possa essere ascritto all'albo di "Livorno" anche perchè, come giustamente dici, la propensione alla cova sarebbe un elemento inconciliabile ma arrivare un giorno ad avere una buon nucleo di levatrici che magari producono anche un po' meno (e sono disposto a sacrificare molte altre doti) ma hanno, e mantengono nelle generazioni, un portamento, forma, colori e indole affini a quelli livornesi sarebbe per me il sogno di una vita (e devo ancora iniziare).
Aggiungo un nuovo anello a questa lunga catena che da tempo sta tartassando gli esperti del settore per arricchire incommensurabilmente me (come Robin Hood!). Voglio condividere il, seppur breve, passo in avanti che la mia stirpe bastarda ha fatto quest'anno. Vi prego di non essere troppo duri con le critiche perchè sono ormai consapevolissimo dell'enorme distanza che mi separa dal vanto di avere dei buoni esemplari.
Tutte le foto si riferiscono a soggetti nati quest'anno dalle mie galline vecchie (italiane, per capirci) accoppiate col gallo privo di triangolo alare di pagina 3.
P.S.: Andrea Mangoni, il metodo "usa quel che hai" ha prodotto i preimi risultati!
Giacomo a me non dispiacciono i tuoi polli e condivido pienamente il tuo progetto di selezione. Diciamo che più che selezionare la livorno da expò ti stai concentrando per recuperare le caratteristiche del vecchio pollo mediterraneo un concentrato di rusticità e attitudini materne. Continua così!
Io vedo due problemi: - se la selezione arriva da capannone, c'è la possibilità che questi animali abbiano perso doti di robustezza e rusticità tipici (e quindi salute, selezione naturale, ecc.) - se la selezione è stata fatta per estetica (quindi le attuali livorno) c'è il rischio che si guadagna in estetica e si perdano altre caratteristiche (deposizione, ecc. ecc.). oltre il rischio di consaguineità visti i numeri ridotti.
Poi qualcino mi dovrebbe spiegare l'utilità di incrociare una livorno con una wyandotte.....
Formazione: Accademia Superiore delle Scienze dell'Occulto, discepolo illuminato di Otelma
Re: Livorno, Leghorn e Italiener. Chiedo aiuto
25/01/2012, 16:32
fra0466 ha scritto:Io vedo due problemi: - Poi qualcino mi dovrebbe spiegare l'utilità di incrociare una livorno con una wyandotte.....
mi associo. Tutti abbiamo avuto le nostre prime galline e tutti abbiamo voluto loro del bene. Di qui a pensare di far partire una selezione, chiedo scusa, alquanto bislacca con immissioni di galline varie di opposta provenienza di tipo (orecchioni bianchi e/o rossi...alè) ha come unica giustificazione la sublimazione di un comprensibile sentimento che alberga nel cuore di tutti noi amatori. La voglia di dare un valore reale ad animali che ne hanno già uno che basta: quello affettivo. Ti esorto a non andare oltre Giacco. Nessuna giustificazione nè tecnica nè teorica, solo un gran paciugo. Credo sia per questo che Alessio Zanon ha smesso di intervenire. Da come era partita la cosa, sembrava ci fossero presupposti diversi.
vi faccio notare che Giacco non ha wyandotte, non le ha mai avute, aveva solo un gruppo di simil-italiener ricevuto dal nonno e vuole riavere dei polli con aspetto simile alla livorno ma dotate di istinto alla cova. Tutte caratteristiche presenti nei polli italiani fino a 50 anni fa, e poi perdute vuoi per selezione spinta verso la fetazione vuoi per estinzioni dei ceppi avicoli di molte zone d'Italia. Giacco sta lavorando con derivanti da vecchi simil-italiener e da meticci di simil-livorno (intesi come di colorazione non pura). Guardando le caratteristiche dei suoi animali si può immaginare che con qualche anno di selezione potrà avvicinarsi al suo obiettivo più di quanto tanti allevatori di razze pure possano sperare. Se leggete il post vedrete due cose: ha fatto selezione per caratteristiche etologiche, produttive e di rusticità, a prescindere dagli animali usati, e soprattutto non ha inserito sangue di altre razze eterosome. La wyandotte era citata perché la livorno all'arrivo in america del nord e canada venne incrociata con questa razza per darle la cresta a rosa (infatti negli usa c'è la leghorn cresta a rosa) per conferire all'animale maggiore resistenza al congelamento della cresta frequente in climi rigidi. È un paciugo di un secolo e mezzo fa, quasi. Vi posso assicurare che ci sono razze di polli oggi che sono molto più paciugate dei “bastardoni” di Giacco.