ciao Terrafranca,
secondo me hai avuto occhio nel vedere le tracce del sumatra, soprattutto nella testa del 2° gallo. il taglio col sumatra c'è, infatti, ed è stato effettuato nel 1957-1958. dopo di allora, questa razza non è stata più inserita in questo ceppo di polverara.
gli animali di Michele vengono dal mio ceppo, storicamente uno dei più antichi e che ha visto il minor numero di tagli; questo NON significa che non abbiano difetti o che non necessitino di selezione per eliminare molti difetti, tutt'altro, solo che non sono un miscuglio incoerente di razze più di qualunque altra polverara esistente... anzi, lo sono un po' meno. Ciononostante, come diceva Alessio Zanon, occorre con pazienza ricostruire le caratteristiche della razza con la selezione, generazione dopo generazione. solo dopo aver ottenuto una buona uniformità morfologica e un'adeguata percentuale di sangue della razza stessa si potrà parlare di esemplari puri.
l'allevamento di Michele è partito con un gallo puro di questo ceppo e con due femmine f1, ottenute incrociando la polverara con galline di tipo mediterraneo ma pesanti rinvenute nelle campagne venete. gli animali mostrati sono quindi degli onesti F2: 75% di sangue Polverara. Morfologicamente la prima gallina bianca è secondo me un bell'esempio di come un f2 possa arrivare ad essere molto simile a un animale di razza pura. NON lo è, chiaramente, per me un incrocio di sostituzione va portato avanti per 6-8 generazioni con selezione continua, altrimenti si parla solo di meticciamento.
Però questi animali hanno delle caratteristiche di razza di base presenti e soprattutto, per esperienza, trasmissibili: orecchioni bianchi, cresta a cornetti presente, buona livrea ricca di riflessi, taglia potenzialmente buona.
i difetti veri su cui lavorare sono le tracce di rosso sugli orecchioni, la presenza in certi animali del gene della cresta a pisello, la scarsa barba; poi forma e portamento di alcuni capi, soprattutto forma della coda. la forma del corpo così come il portamento definitivo si valutano solo a piena maturità, in questa razza; a 6 mesi o a 8 mesi puoi fare valide supposizioni se sei esperto della razza e del ceppo che stai allevando, ma le certezze le avrai solo a un anno e più di vita.
non ho foto decenti del gallo da cui è partito Michele, ma questa dovrebbe rendere perlomeno l'idea.
le nipoti del gallo di Michele, ovvero le figlie e le nipoti delle sorelle del suo gallo, sono queste signorine:
nel giro di due o tre generazioni Michele lavorando bene potrà tirarsi fuori un gruppo di riproduttori di tutto rispetto. Ovviamente due anni fa dissi a michele (come a chiunque altro abbia preso i miei animali) che mi rendevo disponibile nel selezionare la prole dei suoi capi; la disponibilità resta immutata, anche eventualmente per affiancare altri animali al suo gruppo per migliorarne le caratteristiche.