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GiulianoSerafini
Iscritto il: 25/11/2008, 9:37 Messaggi: 688 Località: Noceto
Formazione: universitaria
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Driu, quello che voleva dire è chiaro, e l'ho ribadito anch'io, caratteri variabili che si replicano, La livrea non impedisce a una popolazione di essere uniforme per caratteri morfologici più importanti.
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11/01/2012, 14:48 |
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GiulianoSerafini
Iscritto il: 25/11/2008, 9:37 Messaggi: 688 Località: Noceto
Formazione: universitaria
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Mi togliete una curiosità, ma avete letto almeno quello che Alessio ha scritto riguardo a questa razza? Non dico tutte le fonti da lui citate, ma almeno i numerosi post qui in questa discussione!! IO SONO VOCE CHE GRIDA NEL DESERTO
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11/01/2012, 14:54 |
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Driu
Iscritto il: 17/04/2009, 14:11 Messaggi: 165
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GiulianoSerafini ha scritto: Driu, quello che voleva dire è chiaro, e l'ho ribadito anch'io, caratteri variabili che si replicano, La livrea non impedisce a una popolazione di essere uniforme per caratteri morfologici più importanti. No, quello che ha espresso Naturaliter non è assolutamente chiaro. Quanto ho quotato di quello che ha scritto non ha semplicemente senso. Sei tu che parli di uniformità dei caratteri morfologici, quando invece Naturaliter esordisce con: "Partendo da aspetti generali"...e tutto il resto.
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11/01/2012, 15:16 |
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Fulco
Iscritto il: 17/05/2010, 19:01 Messaggi: 347
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Continuiamo a non considerare che io non disprezzo minimamente il lavoro fatto in passato dalle massaie, ma per rispetto al loro lavoro, adesso che non è più necessario distinguere il pollo rosso rispetto a quello fucsia per capire se il vicino ruba o se quella rossa fa più uova, sarebbe rispettoso nei confronti delle donne sopracitate, stare al passo con i tempi ed evolvere il lavoro svolto per rendere ancora più omaggio ai loro sforzi.
c'era un abate nel medioevo che sosteneva di essere dei nani sulle spalle dei giganti.
bene rendiamo grazie ai nostri giganti guardando al di là di quel muro che era più alto di loro seppur di un centimetro.
il passato non deve essere un ostacolo, ma un trampolino per spiccare il volo al di là del muro.
Chi sarebbe così stupido da non capire che renderemmo grazie al lavoro svolto dai nostri predecessori evolvendlo e valorizzandolo???
sempre con òla giusta etica e senza perdere di vista il metodo morale delle nostre massaie.
Io credo che se avessero potuto dire: "Giuseppina hai visto le mie fioccate argento che meraviglia??mi sono costate 30 anni di selezione!!"
Fuor di metafora vorrei concludere dicendo a Giuliano che nessuno mette in dubbio le sue decennali esperieze nel campo, ma che molti scienziati e pittori, hanno appreso dai loro allievi delle cose che questi avevano detto con naturalezza e purezza nell'osservazione e loro in quanto maestri ne facevano tesoro per evolversi insieme al loro operato.
Il passato non è una catena ma un biglietto di entrata nell'evoluzione per il quale dobbiamo rendere grazie a chi vi ha rinunciato per farci partire a noi da lì..
nessuna cosa fatta con amore deve essere messa sul comodino e guardata tutta la vita, ma ricordata, riamata e subito scordata per farla e pretenderne una nuova più bella e matura
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11/01/2012, 17:44 |
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GiulianoSerafini
Iscritto il: 25/11/2008, 9:37 Messaggi: 688 Località: Noceto
Formazione: universitaria
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Un po' dura ma ci provo. Il pollo Romagnolo trova il suo vantaggio produttivo ed estetico dalla selezione svolta dal passato, da qui bisogna patire per selezionare questa razza senza snaturarla. Il resto sono sproloqui da Azzeccagarbugli che a me non interessano minimamente. Io ho un bel gruppo di polli neri, circa trenta, che pascolano felici sulla collina di casa mia. Neri con orecchione bianco e grandi creste rosse, una meraviglia. Uguali mi direte, belli uniformi, peccato ragazzi, non è così, metà sono Italiane nere e metà sono Leghorn nere selezione inglese. Con questo chiudo e dico a Fulco e agli altri grandi e moderni selezionatori, tenetevi le vostre Romagnole tutte dello stesso colore.
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11/01/2012, 18:01 |
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Fulco
Iscritto il: 17/05/2010, 19:01 Messaggi: 347
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pecca di umiltà mi sembra..non pensavo che l'allevamento fosse così campanilistico e criccaiolo...
tutto il mondo è paese.
e detto fuori dai denti, sai quanto me ne importa del battibecco a me???
per me è un hobby che faccio con amore e passione, fate come credete io avevo solo lanciato delle idee.
Mi sembra che ci mangi troppa gente con queste cose e quindi manca di obiettività ed umiltà.
Mi sembra ormai un tiro al piccione quello che state facendo verso di me.
che cosa c'entra poi l'esempio dei polli neri... è chiaro che non è solo la colorazione che fa una gallina.. avete preso me per un inetto.
Se vogliamo prenderlo sul serio poi mi sembra di aver letto sui post riguardanti le livorno che la pecca per cui ancora la razza presenta perplessità è proprio questa confusione fra leghorn, italianer e livorno.. ma quello che la rende motivo di attenzione è proprio il suo essere ormai fissata nel colore delle livree....ripeto..chiunque alleva le livorno non in maniera promiscua.
Volevo solo dare un 'idea comunque menomale che non sono parte dell'Apa allora!! così mentre pubblicizzerete le vostre aie piene di colori e forme diverse io andrò avanti con la mia selezione, in quanto povero toscano non politicizzato e deculturato.
Dopo la trasmissione televisa di rai tre di ormai tre anni fa, mi spiegate chi non è esperto di polli cosa si ricorda delle caratteristiche dei polli romagnoli??? che non sono diversi da quelle che vede nel suo confinante. non credo che abbiano notato la differenza delle zampe o della cresta o l'orecchione.
provate a fare un servizio sulle buttercup, si ricorderanno la cresta...fate le polverara, si ricorderanno cornetti ed ernie del ciuffo() in più sono o bianche o nere. la valdarno..tutte nere orecchione bianco molto evidente. la padovana i ciuffi...le valdarnesi..sono bianche e grandi galli..araucana...barba e uova blu..marans uova marroni..
e le romagnole??? Io allora aprirò un post nella sezione genetica almeno chi vuole provare a fissare questa razza potrà avere un giuso spazio..siamo in un forum libero giusto...????ok
allora provate a non chiudere ogni mia democratica e legittima espressione.
Buona selezione.
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11/01/2012, 18:41 |
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GiulianoSerafini
Iscritto il: 25/11/2008, 9:37 Messaggi: 688 Località: Noceto
Formazione: universitaria
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Scusa tanto, alea acta est! Io vivo a Parma e non lavoro per l'Apa. Le tue accuse a me che cerco gentilmente di trasmetterti informazioni, non solo è maleducato, ma anche molto presuntuoso,
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11/01/2012, 18:47 |
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desmoalex
Iscritto il: 12/06/2009, 22:38 Messaggi: 243 Località: RIMINI
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fulco la mia era una semplice domande visto che ne parlavo qualche giorno prima con un amico. io le romagnole le ho sempre allevate tutte insieme e penso che continuero a farlo in questa maniera, fare le colorazioni è come distruggere questa razza per me,e poi avendo letto i post del dott.zanon credo ancora di piu nell'allevamento in promisquità.
_________________NEL DUBBIO SCHIACCIA SEMPRE e-mail cellialex@libero.itiscritto:FOI A.R.V.A.R.
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11/01/2012, 21:26 |
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Naturaliter
Iscritto il: 21/02/2011, 16:23 Messaggi: 1601
Formazione: Universitaria
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Io credo che non abbia molto senso comparare indiscriminatamente razze diverse per tipologia, origine geografica, storia di allevamento, ecc...
Esistono razze ormai quasi in prevalenza ornamentali, selezionate da molti anni per la ricerca di caratteri qualitativi, mentre altre lo sono state per caratteri quantitativi, esistono poi le razze autoctone fortemente legate ad un territorio e si sono mantenute tali proprio perchè risultavano ancora interessati per le loro caratteristiche intrinseche in quel particolare contesto rurale, ma che si esprimevano comunque per delle rese produttive di niccha. La romagnola credo sia tra queste, purtroppo sono poche, ma per questo credo ancor di più da valorizzare.
Questo per dire che se l'allevamento è stato impostato per secoli in modo massale non privilegiando la fissità ed uniformità dei colori credo ci siano motivi fondati ben al di là della negligenza e comodità delle massaie nel riconoscimento dei singoli capi.
E' importante tutelare una certa variabilità genetica, con un maggiore vigore e resistenza a patologie, isolando eccessivamente ceppi e gruppi conformi per il colore a lungo andare si svilupperebbero elevati livelli di consanguineità ed omozigosi, e quale sarebbe poi il materiale genetico in termini di soggetti da utilizzare per la riproduzione di generazioni successive?
Non ci si immagina quali pasticci compiano certi allevatori per ottenere alcuni soggetti, molto pochi percentualmente, conformi ad uno standard che presentano alcune caratteristiche ricercate. Spesso ad es. avvengono incroci con altre razze, ma alcuni caratteri che possono sembrare recessivi emergeranno prima o poi. A costoro però non importa un bel niente perchè si disferanno di quegli animali e nessuno ne saprà niente. Ma la tutela della razza dove andrebbe a finire? Se si tratta di razza estera magari poco importa, costoro allevatori andranno ad acquistare all'estero magari ai campionati di qualche mostra qualche nuovo soggetto bello e selezionato da altri e una volta importato il giro riprenderà come prima...ma non sempre questo gioco può reggere...
Purtroppo osservo che certa mentalità si sia abbastanza diffusa, dove alcuni sono mossi principalmente da un loro capriccio estetico e a cui importa ben poco dell'allevamento e tutela delle razze.
Conservare le razze autenticamente italiane credo sia importante.
Nel caso delle romagnole per esempio sarebbe facile introdurre Brekel o Campine per avere alcune colorazioni uniformi....
_________________ Libertà di pensiero. Libertà di espressione delle proprie idee, purchè siano proprie.
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11/01/2012, 22:22 |
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alessiozanon
Sez. Polli
Iscritto il: 05/05/2008, 12:36 Messaggi: 3626
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Vediamo di chiarire per Driu Cita: No, quello che ha espresso Naturaliter non è assolutamente chiaro. Quanto ho quotato di quello che ha scritto non ha semplicemente senso. Sei tu che parli di uniformità dei caratteri morfologici, quando invece Naturaliter esordisce con: "Partendo da aspetti generali"...e tutto il resto.
L'aspetto evidenziato da Naturaliter e Giuliano è chiaro, vedo di farti un esempio . Possono esistere gruppi di animali definiti razze che al loro interno pur essendo morfologicamente molto simili accumulano una distanza intrinseca maggiore. Se mettiamo su un grande prato 10 Bresse nere, 10 Castigliane, 10 Valdarno nere, 10 polli di Sassonia, 10 cresta piegata di montagna nera ecc ecc PERCHE DI RAZZE SIMILI E PRATICAMENTE SOVRAPPONIBILI NE ESISTONO A BIZZEFFE. Per l'occhio di un inesperto i polli saranno tutti uguali. quando nella realtà su quel prato non c'è nulla di più variabile. Torniamo poi ad un altro concetto . Tutelare la variabilità come fonte Alcune popolazioni che sono molto variabili in alcuni caratteri sono le popolazioni multisegreganti . Razze da cui potenzialmente si può attingere variabilità che per forza di cose nelle popolazioni selezionate e fisse si è persa nel tempo . Nota : variabilità di alcuni caratteri , che non significa una popolazione in variabilità disordinata che è quella che si osserva nelle nostre campagne dove i soggetti derivano da mescolamenti vari di ibridi, con razze e con meticci molto disparati in forma, colore, etnia, produttività. la Romagnola è variabile per alcuni caratteri ma fissa in modo sbalorditivo per altri . Mai una Romagnola genera una cresta diversa dalla semplice, mai fa un uovo rosa, mai ha l'orecchione rosso,mai un ciuffo, mai un tarso calzato, mai un tarso di grossa sezione, mai esce dai suoi parametri di forma e peso. Dimensione e peso dell'uovo di questa razza sono fissi e stabili. i parametri di crescita pure. tutte cose che si vedono se si conosce la razza e non se ci si avvicina in modo distratto o superficiale al problema.
_________________Dobbiamo avere più coraggio di guardare la realtà, così ci farà meno paura. Alessio Z.
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12/01/2012, 10:57 |
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