@Ale: punto che è poco chiaro, in effetti, quello che sottolinei. A me Bruno aeva detto che le prime che aveva avuto avevano le gambe verdi, ho l'impressione che nel video si riferisca alla varietà bianca, di cui ha sempre faticato ad ottenere capi con zampe oliva, problema che invece con la nera non ha mai avuto.
Mi viene da aggiungere un'altra cosa. Le vecchie, gloriose razze italiane non vivono solo sulle pagine degli standard, ma nel territorio da cui provengono e nella memoria collettiva degli abitanti di quel territorio. Nel padovano da secoli si vanta la migliore fetazione delle galline a gambe oliva. Ma a parte questo, devi tener conto che la polverara è stata leggenda per secoli. ci sono ancora oggi contadini di 60-70-80 anni che alla domanda "qual'è la gallina padovana?" loro ti rispondono fieri che la vera Padovana è la Polverara, e che le altre sono arrivate da chissà dove. Non importa che loro non ne abbiano magari mai vista una: questa è per loro una di quelle realtà di fatto che non si pone in discussione. c'è gente che mi raccontava che la loro nonna gli raccontava che la loro madre si vantava di aver avuto in gioventù un gallo di pura "S-ciatta" nel proprio pollaio. La Polverara non era una gallina, era un mito. E nessuno la chiamava Polverara... ma Padovana. Allo stesso modo ne venivano tramandate e "si sapevano" quelle che erano le sue caratteristiche. Niente di più facile che per Bruno questa fosse la fonte del proprio desiderio. curiosa anche la questione della cresta doppia, non mi ha spiegato cosa intendesse, ma sono due punti su cui tornerò con lui in futuro.
@Fulco: Se viene da lì, il tuo è un ceppo con delle ottime potenzialità, in quanto è uno dei migliori in circolazione.
le tre domande invece sono poco chiare: cosa intendi?
-Sopratutto mazza e Andrea perchè non si guarda di aggiornarlo un po' che mi sembra debba essere rivisto in qualche punto. Ti riferisci allo standard di razza? è una cosa che va calibrata e discussa tra parecchi allevatori e alla luce di tutte le fonti storiche, genetiche, iconografiche possibili. ci si può lavorare.
-Anche il gallo non è proprio un portento che possa tipizzare la razza.Ti riferisci al mio gallo bianco? Non ho la pretesa che lo sia. Ho la pretesa però di conoscerne il genotipo oltre che il fenotipo, ed ho testato con mano le qualità che può potenzialmente passare alla prole, qualità come alte percentuali di bianco nell'orecchione, ciuffi diritti in avanti e di forma contenuta, mole dignitosa, presenza di cresta a cornetti (più o meno bella) in buona parte dei discendenti. Io non ho come obiettivo primario quello di avere animali perfettamente in standard nel giro di pochi anni, ma di mantenere vitale e forte il più a lungo possibile QUESTO ceppo, che rappresenta una chicca di biodiversità nella già complessa razza della polverara.
-Meraviglioso è il blu di Mazza come morfologia.Verissimo, il gallo Polverara blu di mazza è davvero molto bello.
Questione scambio galli: io cederò a chi li vorrà i miei galli di scarto così come eventuali incroci f1-f2-f3 che non userò più. Ma visto che ho già problemi a gestire le linee parentali delle Boffe e 3 linee di sangue femminili nelle Polverara (più la linea ibrida su cui lavoro per sostituzione e quella della Polverara sparviero), non posso permettermi di inserire altri galli. Nemmeno volendolo! Subirei ripercussioni da più di qualcuno. per cui io a livello di "scambio sangue" passo la mano. La mia intenzione è quella di lavorare in linebreeding per i prossimi 6-7 anni almeno. poi si vedrà, sarà come vuole il Signore.
un paio di foto dei nati della scorsa estate, una pollastra ibrida con il 58% di sangue Polverara e peso 2,72Kg, e un galletto che non sarebbe male se non fosse per gli orecchioni con molto rosso... la barba l'ha persa perché la sorella glie l'ha strappata di notte. ciao!
- Allegati
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- Pollastra ibrida di Polverara
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- Galletto
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