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GIGANTE NERA D'ITALIA . è UNA RAZZA RICONOSCIUTA? 
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Sez. Polli
Sez. Polli
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Iscritto il: 05/05/2008, 12:36
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Ragazzi volete sapere perchè insistono!!! Insistono perchè si basano sul fatto che se si parla di una cosa in bene o in male non importa basta che se ne parli.
Insistono perchè sia alcune istituzioni che note sigle di valorizzazione di prodotti culinari, hanno battuto la gran cassa sul niente ed oggi quel niente fa un rumore enorme .
La Val Vara mi sembra che oggi sia alle prese con problemi maggiori del gallo pinco pallo ,con ciò che è successo dal punto di vista metereologico in passato.

Insistono perchè sanno che sul forum di agraria ci sono molti utenti e benchè alcuni stimino la professionalità dei moderatori e di alcuni utenti trovi sempre un pollo che dice chissà se è vero ?
Se lo dice il tal sito vuol dire che è vero!

Poi ci sono i discorsi lunghi e laboriosi per smontare le montature.Molto più lunghi dei proclami enunciati in tutta fretta per creare un prodotto tipico per una valle. Credete che sarei così fermo su una cosa se non fossi più che sicuro.
Più ne parliamo , più vengono postati, ricercati, aperti,classificati, indicizzati, siti( Non postate siti commerciali già detto mille volte MAUCH) più questa patetica storiella da barzellette si gonfia .
Così alla fine di sito in sito insistendo quello che non esiste diventa vero nel mondo virtuale .
Allora bisogna fare resistenza ! Lo dice pinco pallo e SloSnorky che esiste ! Bene Agraria vi dice NO NO NO!
Si ad ogni tipo di recupero ma con ETICA, ONESTA', METODO SCIENTIFICO, MANCANZA DI FINI DI LUCRO.
Noi qui rispettiamo un etica di comportamento, che pretendiamo anche dai nostri utenti e che vogliamo divulgare .

Per qualsiasi altro quesito su questo tema saremo felici ( moderatori, utenti ben informati)di rispondervi,ma fuori di dubbio che questo tema rimane fermo ai presupposti già più volte ricordati.

_________________
Dobbiamo avere più coraggio di guardare la realtà, così ci farà meno paura. Alessio Z.

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18/01/2012, 10:31
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Iscritto il: 12/02/2011, 20:00
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Località: Pistoia
Formazione: metalmeccanico saldatore montatore
Naturaliter ha scritto:
Perkins ha scritto:
Io non dico niente, lascio la parola a chi sicuramente e senza dubbio ne sà più di me. :D

Speriamo....!!!


Poi sono io quello che inizia. :?

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è più sincero un cane che ti scodinzola, di una persona che ti sorride


18/01/2012, 12:21
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Sez. Miscellanea
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Iscritto il: 27/07/2011, 13:09
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Località: Imperia
alessiozanon ha scritto:
Ragazzi volete sapere perchè insistono!!! Insistono perchè si basano sul fatto che se si parla di una cosa in bene o in male non importa basta che se ne parli.
Insistono perchè sia alcune istituzioni che note sigle di valorizzazione di prodotti culinari, hanno battuto la gran cassa sul niente ed oggi quel niente fa un rumore enorme .
La Val Vara mi sembra che oggi sia alle prese con problemi maggiori del gallo pinco pallo ,con ciò che è successo dal punto di vista metereologico in passato.

Insistono perchè sanno che sul forum di agraria ci sono molti utenti e benchè alcuni stimino la professionalità dei moderatori e di alcuni utenti trovi sempre un pollo che dice chissà se è vero ?
Se lo dice il tal sito vuol dire che è vero!

Poi ci sono i discorsi lunghi e laboriosi per smontare le montature.Molto più lunghi dei proclami enunciati in tutta fretta per creare un prodotto tipico per una valle. Credete che sarei così fermo su una cosa se non fossi più che sicuro.
Più ne parliamo , più vengono postati, ricercati, aperti,classificati, indicizzati, siti( Non postate siti commerciali già detto mille volte MAUCH) più questa patetica storiella da barzellette si gonfia .
Così alla fine di sito in sito insistendo quello che non esiste diventa vero nel mondo virtuale .
Allora bisogna fare resistenza ! Lo dice pinco pallo e SloSnorky che esiste ! Bene Agraria vi dice NO NO NO!
Si ad ogni tipo di recupero ma con ETICA, ONESTA', METODO SCIENTIFICO, MANCANZA DI FINI DI LUCRO.
Noi qui rispettiamo un etica di comportamento, che pretendiamo anche dai nostri utenti e che vogliamo divulgare .

Per qualsiasi altro quesito su questo tema saremo felici ( moderatori, utenti ben informati)di rispondervi,ma fuori di dubbio che questo tema rimane fermo ai presupposti già più volte ricordati.


Ma infatti io sono in Liguria, sto costruendo adesso il pollaio ed avevo cercato in rete, ma se cerchi bene non vi è
solo il sito di Agraria che dice che la razza si è persa, ma io ho trovato anche altri siti, che mi provano che è scomparsa,
certo che se fai una ricerca e trovi solo un riscontro la gabbola c'è, d'altronde se tutti dicono no e uno solo dice si qualche
motivo ci sarà, mica parliamo di politica, stiamo parlando di galline... :lol: :lol: :lol:

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Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso...
"Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi."
Aleksandr Solženicyn


18/01/2012, 14:55
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Sez. Polli
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Il problema è che spesso i vari siti si copiano l'uno dall'altro . Il primo la spara grossa gli altri per non essere da meno gonfiano e abbelliscono ciò che fin dall'inizio era privo di contenuto.
A quanti fa gola l'idea di avere un prodotto aziendale unico , raro e costoso.Si passa sopra all'evidenza . Ci sono squali in internet che vi ammiccano con delle mezze frasi e chiedono per vedere gli articoli soldi.
Il mondo di inernet purtroppo è stato per molto tempo senza filtri tanto che era popssibile dire tutto e il contrario di tutto senza un minimo di fonti , verifiche ,prove.
Quando si scrive su una rivista le cose cambiano . Chi dice la cavolata paga per quello che dice . E se dice una cavolata è costretto a correggersi e scusarsi. qui su internet spesso vi sono pagine fantasma che appaiono e scompaiono come trappole per topi puntate. Cercate di non fidarvi di siti appariscenti e di vesti grafiche rassicuranti. Andate al sodo e chiedete, documentatevi , confrontatevi ,prima di dare per scontata una notizia.

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Dobbiamo avere più coraggio di guardare la realtà, così ci farà meno paura. Alessio Z.

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20/01/2012, 11:12
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Iscritto il: 24/12/2011, 16:44
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Formazione: Accademia Superiore delle Scienze dell'Occulto, discepolo illuminato di Otelma
JeanGabin ha scritto:
... mica parliamo di politica, stiamo parlando di galline... :lol: :lol: :lol:


E invece no, caro Jean... a volte le galline sono politica....
perchè possono significare incremento economico per un'area intera. Pare incredibile, ma "riscoprire" una gallina fa il bene di tutto un territorio e le amministrazioni lo sanno bene. Basta osservare quel che è successo a Polverara, ridente si fa per dire cittadina dell'entroterra patavino da sempre nota esclusivamente per la polvere che alzavano i carrettieri passandoci dritti davanti :mrgreen: . La rinascita della Polverara ha fatto conoscere il paesino a tutti. Oggi ci fanno sagre e appuntamenti speciali dedicati alla gallina polverara, dove ci sono banchetti e mercatini, mostre e vendite e, ovviamente l'angolo della degustazione, dove sfornano polletti a raffica.... ;) ;) ;) Si è creato un indotto mica male che fa bene a tutti... sai a quanti posti ameni farebbe piacere una cosa così? Ecco anche perchè occorre stare molto attenti, come ricorda Alessio. :roll:


20/01/2012, 13:17
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Iscritto il: 05/05/2008, 12:36
Messaggi: 3626
Vedi Mago se gli scopi fossero creare un indotto per una comunità, riscoprireun prodotto, rilanciare un territorio. Ci sarebbero sicuramente spazzi di dialogo di meditazione e di mediazione . Ricreare razze antiche scomparse è stato possibile in molti luoghi in Europa, specie nel dopoguerra .
La guerra, l'abbandono, le epidemie spesso hanno annientato razze importanti che sono risorte dalle proprie ceneri grazie alla volontà determinata degli allevatori che ne desideravano il ritorno.
Ma tutto in modo limpido, determinato, trasparente, con una progettualità ed un rigore scientifico che muove le azioni . Quando invece tutto assume contorni sfuocati, pochi traggono benefici esiste reticenza nello spiegare e divulgare. Allora li le cose cambiano

L'esistenza passata della Gigante nera d'Italia si deve a quanto ne so a pochissimi trafiletti sulla rivista Bassa Corte di cui posseggo la copia originale .

Li è scritto espressamente che si tratta di una razza di creazione recente ( primi del 1900) nessun cenno alle reali razze usate per crearla ( quello che trovate scritto da me su vari siti è una supposizione per processo intuitivo)

Poi vai a vedere quello che ti propongono e vedi le galline scartate dagli allevatori di mezza Italia rivendute come antiche razze.

Il bello che chi è del settore mica lo puoi bugerare . Certe cose per chi è del settore si vedono ad occhio!!!!

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20/01/2012, 13:47
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Località: Levante ligure
Premetto che non sono un esperto nel riconoscimento delle razze e allevo una dozzina di galline a scopo amatoriale. L'altro giorno sfogliando il giornale mi sono imbattuto in questo articolo del secoloXIX. Cosa vuol dire? Come si puo' ricreare una razza che non esiste piu'? Anche io posseggo qualche gallina della val di vara anche se si vedono male sono nella foto sotto avranno circa tre mesi. Questo articolo e' solo propaganda?
Saluti Scheina.


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03/02/2012, 8:02
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Messaggi: 1193
Località: Camponogara - Venezia
Formazione: Zoologo e divulgatore
Scheina,
una razza estinta si può ricostituire a livello morfologico e fenotipico (geneticamente è molto più complesso) solo a partire da indicazioni storiche su quali razze furono utilizzate per la sua formazione. es. se domani tutte le robuste lionate morissero d'infarto, per ricostituire la razza si portrebbe provare a ripartire da orpington e white america. resta il fatto che avremmo un pollo simile nell'aspetto e nel genotipo, ma che non avrebbe la stessa attitudine al territorio selezionata nei decenni e forse neppure lo stesso genoma, perché ovviamente le razze si evolvono e una orpigton di adesso è differente da una degli anni 60 che è differente da una degli anni 30.
gli animali della foto del giornale mostrano cresta eterozigote che deriva dall'incrocio di cresta semplice e cresta a pisello; già questo ti può far capire che sono incrociazzi. le tue sono piccine, e a me sembrano delle australorp giovani. cosa in linea con quel che si vede molto spesso venduto come gigante nera d'italia.
detto questo, l'articolo è propaganda se:
-gli animali sono diversi da quelli mostrati nelle poche foto degli anni 30 e somigliano troppo palesemente ad incroci o altre razze note (jersey, australorp);
-non è dato modo di scoprire chi e come avrebbe portato avanti il progetto di incrocio e su quali basi;
-se chiedi informazioni alle "autorità" vieni rimbalzato come una pallina per non approdare a nulla;
-se non esistono prove bibliografiche o testimonianze SERIE che leghino la gigante nera alla val di vara.
siccome ad oggi nessuno ha saputo fornire valide obiezioni ai punti esposti qui sopra, l'articolo resta per me una propaganda di un prodotto agroalimentare anche validissimo dal punto di vista organolettico ma privo di qualunque valenza di recupero della biodiversità avicola italiana. una brutta australorp non è la gigante nera d'Italia.
PERO'.
però l'articolo mi sembra avere un pregio, quello di fare qualche nome e cognome. se me lo mandi al mio indirizzo di posta in formato più grande in maniera da poterlo ben leggere, cercherò - di nuovo, perché ho provato parecchio senza avere risultati - a fare ulteriori ricerche.
puoi inviarlo a info@gallinaboffa.com. ciao!

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Andrea Mangoni
Ciao a tutti, gente!


03/02/2012, 12:32
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Sez. Polli
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E' triste vedere che più procede questa storia più il castello di carte cade inesorabilmente.
Prima si ostentava il recupero da vecchietti col mandillo sulla testa, poi virata verso le sabbie mobili di una ricostruzione su base di incrocio. Sembra il discorso della Brianzola anche li tanto rumore per nulla.


il Secolo XIX lo conosco bene avendo vissuto a Casella (GE) tutta la mia infanzia ed adolescenza.


Ma vogliamo parlare della foto , si vede ad occhio nudo che è un incrocio con il Cornish. Spero che lo percepiate anche voi dalla cresta e dall'iride dell'occhio.

Va bene spararle grosse ma un minimo di rispetto per chi affonta l'argomento in modo diverso dal pollaiolo " che battezza il pollo per farlo valere di più!!!"

L'articolo sembra lungo e articolato. Immagino che poggerà su fonti bibliografiche inoppugnabili. Quali?


Sinceramente mi pare che un velo pietoso sarebbe una buona soluzione , ma visto che vi va di parlarne esploriamo il torbido.


Allegati:
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03/02/2012, 23:17
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Formazione: diploma superiore
ciao, avevo letto pure io l'articolo sul secolo, avendo smarrito il giornale l'amico Sheina gentilmente mi ha fatto pervenire parte dell'articolo .
Ferruccio Frau Sanna , un signore di grandi meriti nel campo dell'avicoltura ,probabilmente fra lo scienziato ed il sognatore , messo a dirigere il pollaio provinciale di Genova ,fondato con decreto del 3/9/1926 , incrociò razze da carne dai nomi bizzarri ( Faverolles, Cou-Cou Die Malines , Australorp) finchè 3 anni dopo confermò di aver realizzato il pollo gigante nero d'Italia che arrivò in Val di Vara come e perchè non si sa.
Si capisce perchè scomparve ,estinto nel dopoguerra , era stato inventato con caratteristiche precise per le famiglie numerose d'epoca , con un esemplare si mangiava in sei , meno adatto ai giorni nostri ,a meno che non si punti sulla qualità.
Personalmente (da profano) penso che in soli tre anni non abbia potuto tirare fuori una razza con caratteristiche ben definite.
Ma penso anche che erano tempi nei quali non si andava tanto per il sottile ;)
si privileggiava la sostanza alla forma, per cui se il pollo era ottimo, ma brutto poco importava, che poi non fosse annoverato fra le razze nobili ancora meno.
Oggi con il nero della Val di Vara penso ci si trovi nelle stesse condizioni.
Io li ho avuti e riprodotti e posso dire che molti soggetti presentano del rosso sul collo e le galline non sono tute eguali ;) ;). Però
rimane il fatto, che le carni sono ottime.
Se poi ci sono dei soggetti in giro che vendono questo gallo ed altri ;) a 40 euro, è un altro discorso , negli allevamenti della Val di Vara posso assicurare che questi prezzi non esistono, quando li comperai li pagai 10 euro cadauno all'età di 3 mesi allevati allo stato brado , ossia in un bosco recintato da filo elettrico .
nicol


08/02/2012, 20:04
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