Maricri ha ben spiegato il concetto.
una cosa che mi sentirei di aggiungere è che non c'è niente di naturale nel concetto di selezione attuata dall'uomo nell'allevamento.
questa selezione è
soprattutto finalizzata all'interesse dell'uomo, non all'interesse dell'animale.
l'interesse del pollo sarebbe stato restare un animale della giungla che esiste in poche forme e pochissime colorazioni.
che depone poche decine di uova l'anno, se le cova e buonanotte
non certo di finire cucinato in vario modo sulla nostra tavola, deporre uova per le nostre preparazioni culinarie, assumere le più svariate forme per deliziare la nostra vista, etc.
uno è liberissimo di scegliere le razze che più lo aggradano, ce n'è un'infinità con un''infinità di caratteristiche diverse o crearsi da sé i propri ibiri, però il pollo come lo conosciamo è un animale 'snaturato' per soddisfare le esigenze dell'uomo.