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Come era strutturato il pollaio di 'una volta' ? 
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Iscritto il: 28/12/2010, 21:36
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Quando ero piccolo io quindi negli anni 90(gia epoca moderna) allevavo degli ibridi campagnoli che si facevano enormi e producevano delle uova favolose...da un paio di anni a questa parte non riesco più a trovarli...erano grigi barrati...marroni insomma di tutti i colori...


12/07/2013, 18:07
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Mia nonna mi ha raccontato che da piccola tenevano moltissime gallinelle nane più altri ibridi grossi da carne, e un tacchino all'anno per Natale, che faceva la guardia al pollaio.
Tutte libere, e di notte passavano la notte sugli alberi ad eccezione del tacchino e degli ibridi da carne.
Le chiocce erano sacre e mia nonna mi ha spiegato che se una gallina si comportava bene nella cova e nell'allevamento dei pulcini moriva di vecchiaia, anche perchè secondo le vecchia mentalità più cova meno mangia ;)

Il mio pollaio gli assomiglia, animali tutti liberi e senza ricoveri (o meglio, ci sono ma non li usano) . Le galline dormono sugli alberi, le anatre mute su posatoi o sul tetto del pollaio, le oche sul prato e i germani in acqua, qualsiasi tempo faccia.
Come cibo : tutti gli scarti possibili e immaginabili (ovviamente non cioccolato e porcherie varie), granoturco intero, grani più piccoli e PASCOLO PASCOLO PASCOLO.
Il giardino è molto grande e variato, boschetti, cespugli, prati, erbe alte, frutteto ecc ecc :)
Risultato ? Animali SANI e FELICI, questo mi basta ;)

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"Cedo oche bianche, uova di oche bianche e cignoidi, uova di Phoenix nane collo oro"


12/07/2013, 19:57
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Mio papà, che è del '49 ogni tanto mi racconta com'era casa sua, che poi era la vecchia casa di mia nonna (a 20 mt da casa mia, abbattuta da qualche anno T.T). Praticamente non esisteva un vero e proprio pollaio, le galline di giorno stavano libere e alla sera dormivano nel sottoscala per paura che gliele portassero via (a quanto pare non era una cosa insolita).
Anche le mie sono libere tutto il giorno in un grande pascolo, hanno a disposizione prato e boschetto e convivono galline, tacchii e anatre pacificamente.

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So responsabie de queo che digo, no de queo che te capissi ti. (H.Medrano)


12/07/2013, 22:02
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NicolaA ha scritto:
Il pollaio, nel mantovano e zone limitrofe era inserito nel contesto della "purghìna". Questa struttura solitamente accorpava oltre al pollaio, anche il porcile, il forno per il pane

ah ah! e io che credevo che fosse una stramberia di mia nonna quella di tenere i polli sopra il forno!
invece scopro che si usava in diverse zone d'Italia questa vicinanza forno/ricovero dei polli :o
chissa' perché.. forse per uccidere gli odiati acari rossi (detti impropriamente pidocchi pollini)? oppure?

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12/07/2013, 23:31
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Dienna ha scritto:
Praticamente non esisteva un vero e proprio pollaio, le galline di giorno stavano libere e alla sera dormivano nel sottoscala per paura che gliele portassero via (a quanto pare non era una cosa insolita).


Dai racconti di famiglia, ho scoperto che mio nonno usava tenere i tacchini nel granaio, per paura dei furti...

ZiaRina ha scritto:
NicolaA ha scritto:
Il pollaio, nel mantovano e zone limitrofe era inserito nel contesto della "purghìna". Questa struttura solitamente accorpava oltre al pollaio, anche il porcile, il forno per il pane


ah ah! e io che credevo che fosse una stramberia di mia nonna quella di tenere i polli sopra il forno!
invece scopro che si usava in diverse zone d'Italia questa vicinanza forno/ricovero dei polli :o
chissa' perché.. forse per uccidere gli odiati acari rossi (detti impropriamente pidocchi pollini)? oppure?


Zia Rina, non ne ho idea di quale fosse il motivo preciso! Non in tutte le "purghìne" c'era il forno, ma sicuramente questa sinergia aveva qualche utilità. Probabilmente il calore del forno serviva anche a scaldare gli animali, oppure per mantere asciutta la legnaia...

Nicola

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13/07/2013, 0:27
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non è che ci fosse un modello standard di pollaio,ogni paese più o meno seguiva le proprie tradizioni anche in questo campo e come è stato ricordato spesso non è che si primeggiava per cura ,pulizia,alimentazione ecc: molte volte gli animali non erano trattati granchè bene gli veniva dato quel poco che avanzava dai rifiuti domestici ,e se gli animali erano piu resistenti era xche pochi ne sopravvivevano facendo di necessità virtù, ma molti altri inevitabilmente finivano per morire tra errata alimentazione, sporcizia e noncuranza,senza ovviamente nulla togliere a quelle antiche fattorie di una volta in cui il benessere animale era evidente,io stesso sono diventato ho cominciato ad appassionarmi al mondo degli animali quando avevo 4 anni quando andammo a far visita ai miei zii che vivevano in romagna,avevano esattamente una di quelle fattore antiche provviste di stalla, pollaio fienile scuderia porcile ecc, dove gli animali da cortile razzolavano in vasti campi

x GIO97 in Campania avevamo anche la Scodata:

"Mi piace di citare ancora una sottorazza della gallina italiana, che oramai è completamente piombata nell’oblio e forse anche estinta. Alludo alla gallina storza, che sino a un decennio fa inondava i cortili della Campania: la stessa non è altro che la gallina italiana a cresta rimpicciolita, a volume aumentato e ridotta a camminare sui trampoli, talmente è notevole la lunghezza dei tarsi. Su per giù la gallina storza si potrebbe definire la Barbézieux a caratteri italiani: è veramente deplorevole l’abbandono di questa sottorazza che io vorrei propriamente chiamare razza.
Diversi vecchi della contrada ove soggiornai per vario tempo (circondario di Caserta) ricordano una gallina scodata a tarsi gialli e cresta e bargigli quasi come l’italiana (Fig. 6). Essi affermano che la carne era molto superiore a quella della italiana, pur restando inalterata la prerogativa della fetazione abbondante. Attualmente comincia a far parlare di sé una gallina brianzola dal tarso roseo." T.Pascal http://www.summagallicana.it/Pascal_Teo ... cal_03.htm

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13/07/2013, 14:29
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Ah, quindi la storza era una Cocincina a tarsi nudi! Ma nessuno ha mai provato a ricostruire queste antiche razze?

E la Monnezzara com'era?


14/07/2013, 2:00
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GIo non hai letto bene la descrizione della Storza e dici esattamente il contrario di come era , paragonandola ad una Cocincina

Cita:
, a volume aumentato e ridotta a camminare sui trampoli, talmente è notevole la lunghezza dei tarsi.

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14/07/2013, 10:05
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Pascal afferma
Cita:
Su per giù la gallina storza si potrebbe definire la Barbézieux a caratteri italiani: è veramente deplorevole l’abbandono di questa sottorazza che io vorrei propriamente chiamare razza.


Ed ecco come sono questi polli simili alla Storza di Barbezieux


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14/07/2013, 10:07
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La così detta Scodata era invece molto simile alla razza Senza coda o alla Drente scodata ma aveva i tarsi di colore giallo .


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14/07/2013, 10:22
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