Bionda Piemontese

Primo piano di due femmine, sempre sui 4 mesi.

La seconda mostra caratteri piuttosto maschili.

G.

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Galletto sui 4 mesi ancora in piena crescita. Foto dimostrativa.

Voglio sottolineare che caratteri molto sviluppati di cresta e bargigli sono tipici di questa razza, ancor più accentuati in ceppi antichi locali, da quello che le testimonianze raccontano. La selezione secondo standard associativi attuali vuole ridurre questi caratteri privilegiano creste meno estreme.

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Nessun parere?
Vorrei sapere da chi è piuttosto informato sulla razza o ha avuto modo di allevarla cosa pensa sul discorso creste e bargigli molto sviluppati come per il giovane galletto che ho postato in foto.

G.

Io personalmente gradisco la razza con creste estreme .Anzi mi complimento per il fatto di rivedere animali simili. Seguirei nello sviluppo la femmina con caratteri accentuati di cresta e bargigli.

Capisco anche chi vorrebbe ridurla visto che con creste del genere è matematicamente impossibile avere creste senza increspature , colpi di pollice e piegature varie.

Ma una razza è ciò che i suoi geni esprimono e non certo un ideale scritto sulla base di ciò che vorremmo .

il presentarsi di questi fenotipi dimostra che i geni del pollo nostrano indomabile sono tuttora vivi nella razza, buon segno per chi vuole la Bionda piemontese "diversa" da una Livornese.

Spingi l'anello sopra lo sperone altrimenti non ti sarà più possibile collocarlo correttamente con la crescita dello stesso.

alessiozanon ha scritto:Io personalmente gradisco la razza con creste estreme .Anzi mi complimento per il fatto di rivedere animali simili. Seguirei nello sviluppo la femmina con caratteri accentuati di cresta e bargigli.

Capisco anche chi vorrebbe ridurla visto che con creste del genere è matematicamente impossibile avere creste senza increspature , colpi di pollice e piegature varie.

Ma una razza è ciò che i suoi geni esprimono e non certo un ideale scritto sulla base di ciò che vorremmo .

il presentarsi di questi fenotipi dimostra che i geni del pollo nostrano indomabile sono tuttora vivi nella razza, buon segno per chi vuole la Bionda piemontese "diversa" da una Livornese.

Quoto pienamente queste parole.
Tra i caratteri che mi colpirono quando vidi per la prima volta questa razza vi furono proprio questi caratteri sessuali secondari accentuati, che rendono questa tipologia molto attuale proprio per il richiamo con il passato, purtroppo però molti, come tu dici, vorrebbero far prevalere un tipo livorneggiante. Credo perciò che l'obiettivo principale sia la tutela zootecnica della razza, anche a costo di qualche sacrificio in più a livello selettivo e a costo di risultati morfologici meno attraenti.

In effetti con creste così ampie è difficile specialmente nei maschi averle dritte e con andamento regolare, ho avuto diversi galletti che l'avevano un po' piegata, poi si è manifestato non tanto il colpo di pollice quanto un distacco eccessivo del lobo posteriore dalla nuca, comunque con l'età questo aspetto che si evidenzia durante la crescita si dovrebbe ridurre in molti casi.

Un secondo aspetto che vorrei sottolineare è la taglia, secondo me la Piemontese deve mantenere una buona mole, con galline adulte almeno 2,5 fino ai 2,7-2,8 kg e galli di almeno 3kg, al massimo fino a 3,2 mentre secondo gli attuali standard anche i pesi si stanno uniformando a quelli di un livorno cioè galline di 2-2,3 e galli sui 2,5 kg.
Cercherò perciò di scegliere di portare avanti i soggetti più robusti, con struttura scheletrica più sviluppata e ben conformati.

G.

Alcuni aggiornamenti delle pollastre.

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