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Alla ricerca della fantomatica Gallina Sarda 
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Ciao ... quando parlavo di polli inportati dal belgio dagli spagnoli ... pensavo proprio alla Malines senza saperlo forse qualcosa c'è ... l'incrocio con la gallina locale ... più piccola come di solito in tutte le isole ... potrebbe essere che abbia dato quei colori .... picchettati :D :) ;) ... ma il lavoro di selezione incrocio e riincrocio ... per stabilizzare una razza è lungo .... na non impossibile ... ricorda Mendel con i piselli :lol: il vecchio Gregorio ... fu fortunato ... :lol: :lol: :lol: :lol: ... spero che tu possa pubblicare una monografia e rimanere nella storia ...ed io potrei dire ho contribuito con un piccolo passaggio ... tu mettimi nei ringraziamenti ......ciao elmo.. PS .... bando agli scherzi ... buon lavoro ed una forte stretta ...di augurio elmo


15/06/2013, 15:52
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E già! :D
Niente è impossibile. Napoleone diceva: “la parola impossibile esiste solo nel vocabolario degli imbecilli! ” Forse era un po’ esagerato, ma rende l’idea: c’è una soluzione a tutto, infatti io non demordo
Tranquillo ti citerò nella monografia, da isolano a isolano ;)
Comunque, non sempre è vero che nelle isole tutte le specie di animali siano più piccole. Ci sono sempre delle eccezioni: per esempio la lepre sarda, come anche la “donna ‘e mele” (“donnola”) sono più grandi quelle sarde di quelle continentali.
Io invece (al contrario di miei fratelli) non faccio eccezione :D
Saluti
Pedru

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16/06/2013, 0:15
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Pedru ha scritto:
Ciao Elmo,La situazione è complessa. Di sicuro la Sardegna ha sempre trafficato con l’Africa del Nord, quindi la tua ipotesi è anche la mia: qualcosa deve (o può) essere rimasto. Al tempo degli spagnoli (durato circa 3 secoli) i traffici commerciali, ovviamente, avvenivano in prevalenza con la Spagna, questo e fuor di dubbio. Al’epoca degli italiani (allora sabaudi/Piemontesi) ovviamente i traffici principalmente avvenivano col Nord Italia (i Piemontesi avevano tutto l’interesse a mantenere i contatti e le relazioni con la Sardegna: dovevano ricavarne qualcosa, no?) quindi ovvio che navi da e per il Nord Italia ne viaggiavano, ma: le nevi non erano certo grandi e velici come quelle attuali, la frequenza era certamente inferiore (non certo giornaliera) e …. Soprattutto non arrivavano cariche di polli!
Dai verbali dell’Istituto Agrario, manoscritti originali, dell’Archivio di Stato di Sassari, risulta che nel Pollaio Sperimentale della Scuola, nel 1901/02 erano presenti (in numero esiguo) le seguenti razze (cito testualmente): “Polverara, Langshan, Brahama Pootra e la Malines cou cou”, ma non devono avere subito un grande effetto sulla ibridazione delle razze sarde.
Nel 1920, sempre dai verbali originali risulta che: ““Il Pollaio Sperimentale, tuttora incompleto, dal punto di vista dei ricoveri e delle razze di poll (una sola razza con pochissimi esemplari: la Valdarno Biancai, reclama l’aiuto del Ministero a cui più volte fece appello la Direzione della Scuola …” Il Ministero rispose picche.
Da “Agricoltura Sarda” anno 1941/42: “una pratica molto diffusa, più che da noi in continente, per migliorare la popolazione ddel pollaio, è quella di impiegare galli di razza selezionata” e si proponeva di impiegare oltre alla razza Flèche e la Livornese per le uova e, per la carne, la Rhode Island, Plymouth Rock, Wayandotte e altre: quindi una abbastanza rilevante introduzione di razze esterne si è avuta solo fra gli anni 30 e 40, quindi, come ipotizzavo io, da l’imtroduzione di queste razze, incrociate con galline di razza Sarda, si è generata una nuova razza; quella che ricordo io di mia nonna e altri miei parenti, anche in paesi diversi, in pratica molto simile a quella di questi polli:
la gallina
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i galli
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Ma ovviamente, qua è là, qualche esemplare delle razze sarde (si sa da varie fonti che generalmente erano molto piccole) è ragionevole pensare si sia salvato e mantenuto più o meno in purezza.
La gallina piccola, millefiori, a me piace molto. Secondo me (sino a prova contraria) potrebbe essere una di quelle che si è mantenuta più o meno in purezza: ha molte particolarità che la rendono caratteristica, e io mi sto impegnando (fra mille difficoltà) per saperne di più, voglio chiarire questo mistero.
I primi esemplari me li ho procurati solo l’hanno scorso, quindi non posso dire niente sul sapore delle carni, ma già il Ceti nel '700 scriveva che la carne della gallina sarda aveva un sapore migliore di quelle italiane.
Grazie per l’incoraggiamento
Pedru

Una razza nasce se ha l'80 % di caratteri stabili e trasmissibili alle generazioni future .
Le foto dei polli parlano chiaro ,il colore è instabile le creste sono rose miste ,la forma non è uguale ecc,...
Apprezzo il tuo impegno e voglio anche complimentarmi ,ma credo che vai nella direzione sbagliata per la ricerca ,intanto se non hai neanche una monografia o una descrizione o anche qualche vecchia foto non puoi fare ricerca sul territorio .
Non aspettarti successi nell'immediato io ho ritrovato un ceppo puro di una razza dopo 30 anni di ricerca presso contadini,quindi non perderti d'animo ai primi incroci che trovi e cerca sempre ceppi puri ,anche se un ceppo è inquinato da una sola razza con la selezione può essere ripulita -
Per chiarezza un ceppo è puro se nel pollaio che vai a visitare i caratteri sono stabili o magari si , ci sono altri polli introdotti da poco e che non vengono mischiati quinti;peso \forma uguale ,creste uguali , colore uguale ,tarsi uguali , becco uguale , colore uova uguale ,per uno o due caratteri non uguali ci possono stare di più no!


16/06/2013, 0:18
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Grazie del tuo intervento, Apollo. Apprezzo i tuoi consigli e le tue critiche, perché costruttive, come quelli degli altri esperti che volessero intervenire ma, naturalmente, anche io espongo quello che vedo e quello che penso in base alle mie osservazioni dirette, senza polemica, ma per precisare. In realtà, gran parte dei tuoi suggerimenti li conoscevo, come conosco le difficoltà e i lunghi tempi della ricerca.
Monografie non ne esistono e nemmeno descrizioni, ma solo cenni (nessuna parola sul colore, solo spesso si trova che era “piccola”, a volte si trova che era “tondeggiante”, niente di più. Ho trovato qualche dipinto, ma non di una gallina, ma come “comparsa”, di qualcosa che fa parte del paesaggio. Qualche fotografia ma mai specifica di una gallina, sempre come parte di un insieme. Non sono molto chiare e ci sarebbe da discutere.
Sul campo mi sto muovendo, chiedendo daper tutto e cercando di individuare contadini che allevano ancora la”razza antica”,poi vado a controllare di persona. e qualcosa, criticabile quanto vuoi, ho trovato. Non tanto da dire EUREKA! Ma per il momento mi accontento e procedo alla ricerca di altre informazioni, altri esemplari altri ceppi, altre razze, convinto come sono che di razze “sarde” più o meno somiglianti ce ne fossero più di una, visto la geografia fisica e la mentalità in Sardegna.
Nelle 3 ultime foto, per esempio, a me i galli non mi sembrano di forma tanto diversa, anche se non sono identici (non considerando il colore che, al momento ha poca importanza), so che i caratteri sono stabili (relativamente), i tarsi e i becchi sono uguali, il colore delle uova è sempre quello, perché al momento ho una sola gallina e non sono riuscito ancora ad avere un contatto diretto col contadino che le alleva da generazioni (spero di riuscirci tra breve)
L’altro tipo invece è tutta un’altra storia e altra “razza”: non sono ancora riuscito ad capire esattamente il luogo di origine, ma credo di averlo individuato.

Ma in particolare ti chiedo: che cosa intendi con creste “rosa miste” e in cosa consiste la differenza della forma? E poi ti sarei grato se specificassi anche altro, cioè quello che hai indicato con un generico “ecc.”. Perché di che vado nella direzione sbagliata se sto cercando ovunque qualcosa che mi possa dare qualche traccia, qualche segnale, qualche informazione: biblioteche, archivi, foto, dipinti, persino rappresentazioni simboliche che si facevano in occasioni particolare, per esempio Il “Pane della Sposa”, che sempre si faceva per antica tradizione (e ancora oggi si fa in qualche località) che immancabilmente (o quasi) presenta proprio una gallina, speso con le uova, come simbolo di fertilità.
Per adesso credo cdi aver detto abbastanza
Saluti
Pedru

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16/06/2013, 9:35
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scusate una curiosità da isolano ... la gallina siciliana .. proviena da marausa paesino vicino Trapani ...e piccola carne ottima ma poche uova ...e si chiama siciliana ....la gallina sarda perchè non esiste o deve essere derivata da quella italiana ????.... puo essere che arrivi dalle coste dell'africa o può essere che sia l'antico incrocio di polli belgi ( visto il colore) portati dagli spagnoli ...di Filippo V ???.... è come il cane di Mannara siciliano ....qualcuno è rimasto ... ma non essendoci più i lupi e neanche i grandi allevamenti di pecore e capre... i cani CORSI sono tornati ed ora li stanno distruggendo con un nuovo standard ... è difficile stabilire quanto sangue abbia .... ma come sapete un signore che fu il direttore dell'istituto nazionale di coniglicoltura ... costitui' la Razza migliorata Pacchetti ...il famoso coniglio grigio che oggi qualcuno vorrebbe si chiamasse Carmagnola ma era migliore appunto più pesante .... perciò buon lavoro ... Pedru ... chissa se alla fine tu non riesca nell'impresa di far rivivere la razza sarda .... abbiamo bisogno di gente come TE ...vai avanti ... ciao Elmo... PS ....questa gallina mi piace .... la carne è buona????


Quando si classifica la gallina Sarda come sottotipo della razza "italiana" non si fa il minimo riferimento al fatto che ne derivi ma bensì al fatto che ne faccia parte come insieme etnico, con la sua naturale evoluzione e senza con questo minimamente sottintendere non abbia prerogative evolutive diverse. Anche la Siciliana con le sue particolarità fa comunque parte a pieno titolo delle razze a tipologia "italiana" e ne differisce per i caratteri a suo tempo ereditati dai menzionati polli nord Africani.

La razza Cunicola Pacchetti è ben diversa dalla Carmagnola e con questa non ha nulla a che fare se non una vicinanza geografica.

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Dobbiamo avere più coraggio di guardare la realtà, così ci farà meno paura. Alessio Z.

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16/06/2013, 12:14
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Cominciamo col precisare alcuni concetti sulle affermazioni di Pedru

Cita:
Da “Agricoltura Sarda” anno 1941/42: “una pratica molto diffusa, più che da noi in continente, per migliorare la popolazione ddel pollaio, è quella di impiegare galli di razza selezionata” e si proponeva di impiegare oltre alla razza Flèche e la Livornese per le uova e, per la carne, la Rhode Island, Plymouth Rock, Wayandotte e altre: quindi una abbastanza rilevante introduzione di razze esterne si è avuta solo fra gli anni 30 e 40, quindi, come ipotizzavo io, da l’introduzione di queste razze, incrociate con galline di razza Sarda, si è generata una nuova razza; quella che ricordo io di mia nonna e altri miei parenti, anche in paesi diversi, in pratica molto simile a quella di questi polli:


Tu Pedru non ipotizzavi affatto questo e cadi in una precisa incoerenza su quanto testardamente sostenuto per lungo tempo .
Tu sostenevi che le introduzioni di pollame estero erano state sporadiche e in numero limitatissimo tanto da non influire minimamente sulla popolazione avicola. E rincaravi la dose affermando che le comunicazioni in Sardegna non permettevano spostamenti di pollame verso aree remote ed isolate. Quindi per ristabilire la realtà del discorso tu erravi ed era invece valida l'affermazione che il tuo moderatore ti dava nel confutare la tua teoria.



Cita:
si è generata una nuova razza; quella che ricordo io di mia nonna e altri miei parenti



NO Pedru tu ricordi un fenotipo e non già una RAZZA, peraltro molto comune e non prerogativa sarda ,ma possibile di essere riscontrato in molti ambiti rurarali dove i caratteri genetici dominanti e recessivi, spesso si associano in fenotipi come quello che riporti in foto.

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16/06/2013, 12:34
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La gallina piccola, millefiori, a me piace molto. Secondo me (sino a prova contraria) potrebbe essere una di quelle che si è mantenuta più o meno in purezza: ha molte particolarità che la rendono caratteristica, e io mi sto impegnando (fra mille difficoltà) per saperne di più, voglio chiarire questo mistero.


NO !!!Ti è stato più volte ricordato che i polli nani non sono razze ancestrali europee ma razze introdotte in un secondo periodo storico .
E' pertanto fuori da ogni ragionevole dubbio ESCLUSO che i polli nani siano polli di razze antiche della Sardegna.

Anche l'affermazione sul fatto che esistano più razze sarde ( frase da te pronunciata) non trova alcun supporto formale, essendo chiaro che in assenza di barriere geografiche, culturali, commerciali i vari "tipi" riscontrati potrebbero essere tranquillamente sottogruppi di un unico insieme distinti per caratteri secondari insufficienti a farli assurgere a razze distinte.

Ho già detto più volte di stare al tema e non divagare. Se riscontrerò ripetizioni e OFF TOPIC cancellerò i post

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16/06/2013, 12:52
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Nella forma dei polli postati vedo petti belli rotondi che mi ricordano i doppi petti di razze asiatiche ,i nostri polli hanno un portamento mediterraneo che ne fanno un "tipo" molto riconoscibile ,lo sterno è lungo centrato e portato alto e la postura è di tipo soldati Russi in marcia con piedi tirati fuori e alzati in alto -
Se è rimasto qualcosa sicuramente come altre razze italiane (Padovana ,Livorno ,Ancona ,Siciliana, Romagnola ,B.Piomentese,Valdarno ecc)hanno in comune il "tipo" riconoscibile ;creste ben sviluppate , postura e forma tipiche Mediterranee .
Le creste a rosa che vedo dalle foto non è in omozigoti e non ha una forma ben definita, poi vedo che sono nane perchè portano tarsi piccoli e sono tozzi in pratica geni dominanti che vengono fuori abbastanza facilmente .


16/06/2013, 14:46
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Veramente, non mi sembra di essere in contraddizione (anche se può capitare a tutti), Comunque leggi qua, ratto dalla prima pagina di questa discussione. Se continuiamo a discutere senza capirci, tutto è inutile
Pedru ha scritto:
……………..
……………………….
Il fatto è che quelle delle foto si assomigliano molto a galline sarde ritratte in dipinti e foto dell' 800 e della prima metà del '900 che prima o poi pubblicherò in questa discussione.
Comunque io, documentandomi da varie fonti, archivi e biblioteche soprattutto, sono arrivato alla conclusione che galline sarde ce n'erano di varie razze, e non di una sola. Alcune veramente antiche (con qualcosa in comune con quelle dell'Africa Settentrionale (con la quale la Sardegna è stata sempre in rapporti commerciali e culturali), altre un pò meno, e altre più recenti: fine prima metà del '900) derivate da incroci con polli continentali (italiani e non). insomma, un bel guazzabuglio, ma dal quale, piano piano, col vostro aiuto (di quelli che se ne intendono, ovviamente) spero di tirar fuori qualcosa di serio, sempre rimanendo ben conscio che prendere cantonate è una cosa da mettere nel conto, sia affermando una cosa o il suo contrario.
………………

Se continuerai a leggere i miei post, vedrai anche che i contatti ci son sempre stati con tutti gli altri paesi del Mediterraneo e anche di altre parti del mondo, sebbene sporadici (la Spagna aveva una specie di monopolio) e la navi, allora certamente non venivano cariche di polli, ma qualche scambio era logicamente possibile. Leggerai anche che gli scambi fra una zona e l’altra della Sardegna erano difficoltosi e limitati, non impossibili (se non c’è in questa discussione, l’avevo certamente scritto in quella cancellata). Leggerai anche che sino all’inizio del ‘900 si parlava sempre di gallina di razza Sarda (in articoli di giornale e relazioni della Scuola Agraria di Sassari, da incrociare con altre razze per migliorarla.
Per quanto riguarda i miei ricordi, le cose sono due: o nelle varie generazioni (di polli) i figli sono sempre nettamente dissimili fra loro (e allora si tratta di ibridi), o i vari esemplari hanno una gran parte di caratteri simili che si tramandano sempre idi generazione in generazione e allora, sarà una cosa successa in tutta Italia (e magari in tutto il mondo quanto è grande) ma quello che sene è ottenuto (ripeto: se i caratteri sono sempre gli stessi e abbastanza bene stabilizzati. Tutte le razze, artificialmente studiate a tavolino o per scambi voluti o casuali, sono derivate così. Naturalmente bisogna vedere chi erano le razze impiegate per queste “migliorie” e la razza di base: praticamente impossibile che si in ogni luogo d’Italia e della Terra le razze interessate, compresa quella del luogo, fossero sempre le stesse. Allora, in questo caso, non mi interessa che lo stesso sia avvenuto dappertutto, ma solo quello che riguarda la mia Terra. È anche ovvio che i contadini non stavano li a fare standard e a selezionare in base a quello, ma riproducevano animali che piacevano a loro escludendo i discendenti che non gradivano, insomma una selezione alla buona, che, volendo, (e io lo voglio) tocca a noi perfezionare portare a compimento.

alessiozanon ha scritto:
NO !!!Ti è stato più volte ricordato che i polli nani non sono razze ancestrali europee ma razze introdotte in un secondo periodo storico .
E' pertanto fuori da ogni ragionevole dubbio ESCLUSO che i polli nani siano polli di razze antiche della Sardegna.

Anche l'affermazione sul fatto che esistano più razze sarde ( frase da te pronunciata) non trova alcun supporto formale, essendo chiaro che in assenza di barriere geografiche, culturali, commerciali i vari "tipi" riscontrati potrebbero essere tranquillamente sottogruppi di un unico insieme distinti per caratteri secondari insufficienti a farli assurgere a razze distinte.
u]Ho già detto più volte di stare al tema e non divagare. Se riscontrerò ripetizioni e OFF TOPIC cancellerò i post[/u]

Tutti gli scritti, anche di autori non sardi, da quando si è cominciato a scrivere qualcosa sulla gallina Sarda, parlano di razze grandi, ma anche di razze piccole (ho citato in qualche post precedente uno scritto tratto da vari articoli della Unione Sarda (quotidiano di Cagliari) in cui si diceva appunto che la gallina sarda era piccola. Non è dato sapere da quanto tempo ci fosse in Sardegna. Se poi fosse derivata dalle asiatiche o no (“ancestrale”), la cosa al momento non mi interessa, quello che mi interessa è recuperarla.
Saluti
Pedru

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16/06/2013, 22:56
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apollo ha scritto:
Nella forma dei polli postati vedo petti belli rotondi che mi ricordano i doppi petti di razze asiatiche ,i nostri polli hanno un portamento mediterraneo che ..............
Le creste a rosa che vedo dalle foto non è in omozigoti e non ha una forma ben definita, poi vedo che sono nane perchè portano tarsi piccoli e sono tozzi in pratica geni dominanti che vengono fuori abbastanza facilmente .

Sì, va be’, ma la domanda che ti facevo era: “in cosa consiste la notevole differenza nei i polli postati nelle ultime tre foto?”
La risposta, mi sembra, elude completamente la domanda.
Non vorrei sbagliarmi, ma ho l’impressione che stai confrontando i due tipi da me trovati(certamente con caratteristiche nettamente differenti fra un gruppo e l’altro) come se si trattasse di un solo tipo.
Per quanto riguarda altre osservazioni, credo che troverai risposte al riguardo nel mio post precedente.
Saluti
Pedru

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