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IL COLOMBO VIAGGIATORE 
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Iscritto il: 11/01/2010, 18:57
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Le origini del colombo viaggiatore si perdono nella notte dei tempi; discendente dal colombo selvatico (colomba livia), fu utilizzato per trasportare messaggi sino nell’ultima guerra mondiale. Il suo impiego amatoriale-sportivo ha avuto origine in Belgio nel 1800 ed ora è diffuso in quasi tutti i continenti.
Le competizioni sportive in Italia si svolgono settimanalmente tra marzo e settembre. Ogni concorrente porta al punto di raccolta i propri colombi e ad ognuno di essi viene applicato sulla zampa un anello magnetico di riconoscimento. Trasportati su appositi automezzi si raggiunge la località di lancio programmata (da 100 fino anche a 1000 Km!) e all’alba vengono liberati (anche 5000) per intraprendere il viaggio di ritorno verso la loro "casa". In condizioni atmosferiche normali viaggiano a velocità di crociera intorno ai 100 km orari. Giunti alla propria colombaia viene rilevata l’ora di arrivo con appositi orologi-costatatori; calcolando la media oraria chi effettuerà la velocità media più alta sarà il vincitore. Citiamo tra le competizioni più importanti al mondo la gara da Sun City in Sud Africa e la gara da Shangai in Cina; entrambe hanno un montepremi di 1.000.000 di $ !!! Ogni colombofilo può partecipare, basta inviare i propri “campioni” quando i piccoli novelli raggiungono i 30/40 giorni di vita. Questo periodo è il limite massimo temporale per far si che il novello non “memorizzi” definitivamente il luogo di nascita e possa crescere nel nuovo habitat “mappando” in se la nuova casa mediante le posizioni sole/stelle/magnetismo terrestre. Ricordiamo che ogni colombo viaggiatore, salvo imprevisti sul percorso, ritorna sempre nella propria colombaia, qualsiasi località venga liberato!
Non si è ancora definitivamente scoperto come il colombo viaggiatore riesca ad orientarsi da centinaia e centinaia di chilometri di distanza dalla propria casa. Anche gli uccelli migratori fanno egregiamente la stessa cosa ma esiste una enorme differenza; essi intraprendono i loro viaggi di migrazione seguendo un istinto naturale e solo quando le condizioni atmosferiche e ambientali sono le più favorevoli. Al contrario il colombo viaggiatore, indipendentemente dalla sua volontà, viene trasportato nella località prevista dal programma gare e liberato per far velocemente ritorno a casa, affrontando durante il percorso anche condizioni estremamente difficili da metterne a repentaglio la vita stessa.
Grazie a un avveniristico esperimento realizzato a pochi chilometri da Roma, l’Università di Zurigo ha aggiunto un tassello fondamentale per svelare uno dei grandi misteri della natura: il volo dei colombi viaggiatori. I risultati dello studio sono stati appena pubblicati dalla rivista scientifica Current Biology. La scuola italiana è dell’idea che i piccioni si basino sull’olfatto: ricostruirebbero a ritroso, con la memoria olfattiva, tutta la serie delle varie qualità di aria che hanno respirato durante il trasporto lontano dal nido. La scuola tedesca sostiene, invece, che i piccioni si orientino grazie al magnetismo terrestre. Gli organi preposti a tale percezione dovrebbero trovarsi nelle caruncole (escrescenze carnose sul becco), o nella retina, ma su questa teoria non vi è consenso unanime.
Una ricerca svizzera ha invece dimostrato che la vista - finora esclusa dalle ipotesi - ha un ruolo fondamentale per il ritorno a casa, ed è molto importante per la navigazione in aree familiari.Per la prima volta, un gruppo di studiosi, composto anche da ricercatori italiani, ha equipaggiato i colombi sia con minuscoli Gps (per registrare la loro posizione durante il volo), sia con piccoli elettroencefalogrammi, in modo da rilevare l’attività elettrica del cervello in relazione al percorso utilizzato per il rientro. Venti campioni sono stati così rilasciati a distanze variabili (fino a 80 km), a gruppi o singolarmente, anche a una ventina di miglia nautiche dal litorale romano. Si è così appurato che quando il piccione si trova a volare sul mare aperto senza particolari stimoli visivi, il livello delle frequenze legate alla stimolazione visiva è basso; l’animale viaggia seguendo l’emotività. Quando invece raggiunge la costa, le frequenze si alzano bruscamente, per raggiungere il massimo in presenza di evidenti punti di riferimento, come una grande edificio. È quindi evidente che se il piccione seguisse solamente l’olfatto o il magnetismo terrestre non avrebbe bisogno di alzare la soglia di attenzione in corrispondenza di elementi visuali riconoscibili. Prossima tappa sarà, quindi, lo studio e la registrazione dei singoli neuroni che comandano gli spostamenti direzionali.

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11/01/2010, 22:18
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Caro Giambattista,
molto affascinante il mondo dei colombi viaggiatori.
Avrei una domanda. Non riesco a capire questa tua frase:
"... Ogni colombofilo può partecipare, basta inviare i propri “campioni” quando i piccoli novelli raggiungono i 30/40 giorni di vita. Questo periodo è il limite massimo temporale per far si che il novello non “memorizzi” definitivamente il luogo di nascita e possa crescere nel nuovo habitat “mappando” in se la nuova casa mediante le posizioni sole/stelle/magnetismo terrestre."
Grazie,
Marco

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11/01/2010, 22:56
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Si, in parole povere quando ti nasce un novello, dopo 25 giorni circa lo svezzi e lo poni in colombaia. In quasta inizierà a vedere l'ambiente circostante, iniziare i primi voli. In questo periodo di "gioventù" imprimerà nella testa la posizione geografica del luogo natio (ritornerà sempre in questo posto vita natural durante). Varie teorie tra le quali si dice che i colombi basano il loro orientamento sulla posizione del sole e al magnetismo terreste per poi ritornare alla propria colombaia. Posso dirti che ,salvo incidenti - fili , antenne, rapaci - da qualunque posto liberi un colombo viaggiatore lui ritrova la strada per tornare. Ora stanno nascendo altre teorie, vedi l'indroduzione che ho inserito. Dopo tale periodo 40/45 giorni tu non puoi piu' spostarlo in altro luogo, esempio regalarlo ad altri appassionati, perchè appena sarà in libertà tornerà ove è nato. Ci sono altri modi per abituare un colombo giovane, oltre a questo periodo ma solo se accoppiato e dedito alla riproduzione, ma se dovesse fare delle gare lui molto facilmente da te! ciao


12/01/2010, 0:28
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Grazie.
allevi colombi viaggiatori?
Ciao,
Marco

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12/01/2010, 8:24
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Si allevo colombi viaggiatori in prov. di brescia da 30 anni e faccio gare a livello provinciale e regionale. Inoltre sono consulente per la federazione italiana colombi viaggiatori. In italia siamo circa 2500 soci sparsi su quasi tutto il territorio. se vuoi info puoi contattami. ciao


12/01/2010, 11:07
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Hai già inserito il tuo allevamento nel nostro database?
http://allevamenti.agraria.org/
Ciao,
Marco

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12/01/2010, 15:27
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ciao Marco!! scusa se sono OT,ma ti volevo chiedere se è possibile mettere una foto nel mio allev. nel data base!
grazie da max


12/01/2010, 18:24
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Scrivimi e mandami un'immagine 85x88 pixel. Indicami anche il nome dell'allevamento e la razza.
E-mail: info@agraria.org
Ciao,
Mrco

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12/01/2010, 18:25
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fatto!!! grazie da max


12/01/2010, 20:02
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questo è un mio colombo, premiato come miglior colombo viaggiatore categoria standard alla mostra nazionale 10 gennaio 2010 in reggio emilia. ciao


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13/01/2010, 17:08
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