Il colore quaglia belga si rifà a questo nel tono.

prima volta che sento questa

nello standard belga così come anche in quello tedesco la colorazione di base è richiesta giallo oro quindi aver introdotto la forbice di tolleranza per giudicare le due selezioni significa che i soggetti troppo carichi di rosso e i soggetti troppo slavati nel giallo oro saranno penalizzati e dovrà essere l'occhio del giudice esperto ad individuare la giusta colorazione da premiare.

Dal punto di vista di tolleranza per giudicare c'è una differenza tra il colorazioni millefiori e tricolore? Geneticamente, hanno la stessa differenza che il quaglia oro e il quaglia rosso !

Penso che il tricolore e il millefiori siano due colorazioni distinte, in quanto il millefiori ha come colore di base una sorta di arancio, mentre il tricolore un rosso vivo, ma correggetemi se sbaglio.

Cambia un gene che è responsabile della tonalità ora rosso arancio nel millefiori( Es. nana calzata ) ora mogano nel tricolore( es. Sussex)

Mancano i parametri di oggettività . In selezione non possono esistere forbici troppo ampie altrimenti si sfugge l'obbiettivo o la valutazione perde di oggettività.

Provo ad indovinare: è il gene Mh/Mh

Magano = intensificatore della produzione del pigmento rosso.
Melanotico = intensificatore della produzione del pigmento nero.

Se si assume che tutte le razze nere (non barrate) sono "E/E", laddove "E" è responsabile anche della melanina epidermica presente nei tarsi, come si spiegano, allora, i tarsi gialli di razze completamente nere come la Livorno ?
La combinazione genetica ER/ER (Livorno - Glu92Lys) + Ml/Ml & w/w produce una colorazione completamente nera con tarsi gialli (quando non é presente il gene legato al sesso che da il pigmento cutaneo Id/Id * Id/- ) !

Così, quando ignoriamo la presenza di Ml/Ml = Melanotico nel Livorno nera si concluderà con una ER/ER = Betulla con tarsi gialli perché tarsi gialli su E/E = Extended Black (NERO ESTESO) è geneticamente impossibile !

Concordo, e sinora ho esitato a dirlo...

E' troppo arbitrario per un giudice scegliere tra le tonalità diverse che più lo aggradano, premiandone una e penalizzandone un'altra, ogni aspetto del giudizio deve essere fondato e dimostrato da caratteristiche espresse nello standard.