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lutrom
Iscritto il: 11/03/2015, 19:52 Messaggi: 259 Località: Isola del Liri (FR)
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Che ne dici Dallian di questi allevamenti di "vermi"??
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27/11/2015, 19:39 |
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Dallian
Sez. Fasianidi
Iscritto il: 11/07/2013, 19:53 Messaggi: 2080 Località: Perugia
Formazione: CTS FIAV, Giudice federale FIAV
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E proprio la mosca soldato che ti volevo raccomandare perché ho letto che tanti allevatori la usano per integrare proteina animale ai loro pennuti, sopratutto dall'altra parte dal oceano e molto usata. Io non ho esperienze simili perché non li ho allevato ma ho avuto la occasione di provarli e ho notato che li mangiano benissimo. E un problema quando hai molte quaglie pero perché vengono date un certo numero di larve al giorno ed e difficile che riesci accontentare ognuna in parte . Per quello e peri il fatto che il tempo e sempre più poco ho deciso di utilizzare il mangime con dei insetti essiccati integrati. Per il fatto della pollina e vero che e meno acida che quella di gallina e la puoi utilizzare sia fresca che maturata. Io la uso sempre per il mio orticello interrandola con la vangatura o la metto in poche quantità intorno le piantine mischiandola poi con la terra facendo attenzione di non cospargerla sulle foglie o di non entrare in contatto diretto con la pianta altrimenti brucia come tutti i concimi. Miglior metodo credo e quello di farla interrare d'inverno o in primavera prima di piantare. Non ho trovato una tabella con dati precisi dei analisi chimici dato che varia anche da quello che mangiano e mi appoggio e mi fido dal fatto che nei altri paesi molti vivai la cercano anche per le piante delicate. Metodi di lavorare la pollina sono i classici, essiccata al sole, essiccata nei appositi forni o nella compostiera se non si vuole usare fresca.
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27/11/2015, 22:06 |
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lutrom
Iscritto il: 11/03/2015, 19:52 Messaggi: 259 Località: Isola del Liri (FR)
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Grazie e complimenti per i tuoi interventi, Dallian!
Ma quale tipo di mangime con insetti essiccati utilizzi?? Puoi mettere un link?? Il fatto è che io ne ho trovato qualcuno che si usa per uccelli insettivori (io allevo anche uccellini esotici non insettivori, però, e faccio il moderatore in un sito piuttosto importamnte per uccelli esotici) ma, a parte i costi alti, non mi fido di questi mangimi per insettivori perché non so quello che ci sta dentro: ho letto per esempi che certi insetti li nutrono con cartaccia ed altre porcherie di scarto (magari contenenti anche mercurio, metalli pesanti, ecc....): per queste cose i controlli sono proprio pari a zero...
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27/11/2015, 22:47 |
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marco62
Sez. Suini
Iscritto il: 02/02/2009, 19:32 Messaggi: 1458 Località: MODENA ITALIA
Formazione: De-perito agrario
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Scusate l' intrusione, ma sono rimasto colpito dal titolo della discussione, di quaglie, starne, pernici, non conosco niente, ma di semi di lino oramai da oltre 20 anni ne sono un profondo cultore, tanto che nelle diete dei miei suini, il seme di lino estruso, o la farina di germe di lino, il pannello di lino sono sempre presenti, e posso dire che nelle scrofe la sua inclusione ci ha permesso oramai da diversi anni un miglioramento del peso allo svezzamento dei suinetti, una migliore risposta immunitaria degli stessi ed una maggiore fertilità alla ricopertura. Posso dire che in Francia, dove vi sono grandi coltivazioni di lino, hanno sviluppato o recuperato varietà veramente interessanti per il contenuto di omega 3, esistono oltre 200 specie di lino da quello tessile a quello da produzione di olio, questo perchè le diete degli animali sia avicoli, sia bovini, suini, conigli e tutti gli altri sono prevalentemente costituiti da mais e soia, quindi a favore degli omega 6, provocando uno squilibrio dannoso anche per la salute degli uomini, e cosi ho cambiato filosofia alla alimentazione dei miei animali cioè se io riequilibrio il rapporto omega 3 e omega 6 (per 1 omega 3 occorrono 5 omega 6) somministrando il lino agli animali questi tornano ad essere un veicolo di omega 3 cosi ho un prodotto finale più sano ed equilibrato, non aggiungo olio di pesce (ricco di omega 3) in un prodotto al termine del suo ciclo di fabbricazione. Cosi sono nati da parte del salumificio dove forniamo i suini salumi della salute, basso tenore di colesterolo e più grassi polinsaturi (grassi buoni). Io penso che questo si può tradurre in tutte le specie di animali, in Francia ho visto ditte di carni di coniglio con questa filosofia. L' utilizzo del seme tal quale mi lascia perplesso, contiene la linamarina che dalla sua idrolisi si ottiene glucosio, acetone, e acido cianidrico, se si superano particolari soglie di utilizzo gli animali presentano sintomi di avvelenamento da cianuro. L'ho tenuta un pò lunga ma penso che il lino sia un prodotto che può fornire una qualità nutrizionale moderna.
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29/11/2015, 1:24 |
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lutrom
Iscritto il: 11/03/2015, 19:52 Messaggi: 259 Località: Isola del Liri (FR)
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Marco, sono contento che qualcuno oltre a me e Dallian si occupa di questo problema: il fatto è che tanta gente non comprende queste cose; certo, allevando animali allo stato brado ( vero e non in posti dove di brado c'è solo il cemento della pavimentazione ) i livelli di omega 3 (ed altro...) sarebbero naturalmente più alti, ma se uno non può farlo, allora deve integrare... Vorrei approfittare, visto che sei un esperto (uno dei pochi!), per farti alcune domande: 1) Nella razione dei tuoi suini qual è la percentuale di lino (estruso, ecc.) che metti?? Quale ritieni che possa essere la percentuale massima per non squilibrare la dieta?? Per le ovaiole non riesco a capirlo ma mi è stato detto da un dottore mangimista che il 5% non dà problemi, il 10% potrebbe darne (quindi bisogna provare), oltre è sconsigliabile... 2) Per quale motivo vuoi evitare la farina di pesce?? Per il costo o per il rischio mercurio?? Sai dove/come trovare buona farina di pesce?? Infatti nelle ovaiole per ottenere nelle uova percentuali di 1 a 5 o, meglio, 1 a 4 di omega 3-omega 6 bisognerebbe integrare anche con della farina di pesce (oltre al lino), almeno così mi è stato detto da un dottore mangimista. Infatti integrando con solo semi di lino estrusi le percentuali di omega 3 rimangono un po' troppo basse; per esempio puoi leggere queste analisi qui (si riferisce alla canapa, ma le percentuali col lino dovrebbero essere simili -solo che i semi di canapa sono più costosi-): http://luovoelacanapa.com/uova" target="_blank (se ci fai caso qui la percentuali di omega 3-omega 6 nelle uova è di 1 a 8, per non dire 1 a 9...). 3) Conosci qualche mangimificio che produce integratori di omega 3 validi?? Io ne ho trovato uno ma contengono farina di pesce e, oltre al costo alto, il fatto è soprattutto che di questa farina di pesce non mi fido troppo... P. S.: per i suini allevati con canapa, leggi qui: http://www.canapaindustriale.it/2013/07 ... u-gustosa/" target="_blank
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29/11/2015, 15:21 |
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Dallian
Sez. Fasianidi
Iscritto il: 11/07/2013, 19:53 Messaggi: 2080 Località: Perugia
Formazione: CTS FIAV, Giudice federale FIAV
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Benvenuto grande marco62, il tuo intervento porta un interessante argomento . Il problema del sistema digestivo dei avicoli e che non riesce trasformare nella stessa maniera alcuni elementi come lo fanno i monogastrici o i ruminanti . Per esempio la soia se non e tostata diventa inassimilabile nei avicoli , alcuni elementi dannosi dei semi o cereali vengono neutralizzati dai alcuni acidi gastrici dei ruminanti ma per altre specie possono essere letali. Non ho trovato argomenti che consigliano il lino come un ottimo integratore per avicoli ma so che nei ucceli da gabbia viene impiegato con parsimonia, ho trovato molti argomenti che mi spingono a credere che la canapa in alternativa del lino o colza e molto meno dannoso per il suo contenuto . Per quanto riguarda l'estruso... non so che dire, per me e un nuovo elemento da considerare e studiare.
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29/11/2015, 19:58 |
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lutrom
Iscritto il: 11/03/2015, 19:52 Messaggi: 259 Località: Isola del Liri (FR)
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Ho fatto molte ricerche e mi sono informato da vari addetti: il processo di estrusione elimina del tutto (o quasi) le sostanze nocive presenti nel lino. Però il lino resta un seme meno completo rispetto alla canapa, canapa che ha più proprietà, è preferibile per gli avicoli (nel passato in Italia era usata, al contrario di oggi) e, se consumata così com'è, dà meno problemi rispetto ai semi di lino così come sono: però la canapa è più costosa del lino, più difficile da trovare e contiene meno omega 3 (anche se, da quel che leggo, per far aumentare gli omega 3 nelle uova lino e canapa dovrebbero essere più o meno uguali come effetti). Il lino estruso tra l'altro è impiegato anche da un paio di notissimi mangimifici per aumentare la quantità di omega 3 nel mangime ovaiolo (però va detto che doi lino ne mettono poco): in pratica in etichetta leggete che c'è l'Omegalin...
Vari problemi con galline, quaglie e monogastrici vari nascono dal fatto che loro in natura si nutrono anche di animali (insetti, lumache, ecc.), cosa che nelle gabbie non avviene, e quindi bisogna sostituire con alimenti vegetali quello che dovrebbero fornire gli alimenti animali, e non sempre si riesce bene...
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29/11/2015, 20:52 |
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marco62
Sez. Suini
Iscritto il: 02/02/2009, 19:32 Messaggi: 1458 Località: MODENA ITALIA
Formazione: De-perito agrario
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Grazie per il titolo di esperto, ma è troppo, sono solo una persona che si è fatta esperienza in campo e sul campo, premetto che non ho intenzione di argomentare se meglio il lino, la colza, la canapa, ecc.. sugli avicoli perchè proprio non conosco niente se non informazioni prese qua e là. Però sul lino lo utilizzo da molti anni e posso dire che abbiamo fatto un grande salto di qualità. Comincio rispondendo ai quesiti di Lutrom: Non supero il 5% perchè devo fare i conti con l'acido (alfa)Linolenico che alza i valori di iodio nelle carni, creando problemi in stagionatura. Non ho detto che non uso farina di pesce, anzi nelle prime fasi di vita e approccio al mangime man mano che si sostituisce al latte materno è indispensabile per gli apporti di amminoacidi. Forse mi sono spiegato male, il discorso è non voglio avere sulla tavola un alimento o una alimentazione squilibrata, per poi integrare con olio di pesce o altri integratori la carenza di omega3, ma un alimento già di suo sano ed equilibrato. Noi utilizziamo solo farina di pesce del nord europa (prev. norvegese) non interessa la sudamericana, e meno la africana. Per i timori che hai tu, nelle ns. analisi non abbiamo mai riscontrato valori di mercurio, lavorando con importanti macelli, che a loro volta lavorano con grandi catene siamo sotto pressione (giustamente) anche con altri elementi o residui. Sul lino ti posso dire che utilizziamo pannello nei suini da magroncelli a grassi e scrofe in gestazione, per la lattazione utilizziamo un particolare lino estruso prodotto in Normandia, è un prodotto un pò caro circa il 10% in più dello standard, ma è una ditta che si è specializzata in omega3 non solo da lino, ma nel lino ha selezionato 13 varietà più idonee, e produce anche per il settore alimentare umano, ed in Francia ha filiere integrate di carne di bovino, suino,latte, avicoli, conigli , e panificazione all'omega3. Mi diceva l' agente che i loro suini hanno il doppio di omega3 dei suini biologici, con un apporto lipidico in grado di ottenere acidi grassi in linea con le raccomandazioni nutrizionali consigliate, tutto quanto provato con analisi ecc... ecc... Per integratori non ho capito se vuoi qualcosa oltre al lino o altro ? Comunque se volete posso approfondire con la ditta dell' estruso di lino, sicuramente avranno esperti in avicoli, che potranno illuminare qualche vs. quesito, appena vedo l' agente posso chiedere. Per essere in argomento un bar sulla strada che percorro per andare a lavorare alla mattina offre prima colazione all'omega3 uovo di piccione e cornetto ai semi di lino, spremuta e caffè (quello spero non sia di lino) Saluti
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29/11/2015, 21:37 |
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lutrom
Iscritto il: 11/03/2015, 19:52 Messaggi: 259 Località: Isola del Liri (FR)
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No, MARCO, sei veramente un grande, perché i grandi sono coloro che si sono fatti sul campo, informandosi, lavorando sodo e sperimentando, e non facendo gli ignorantoni saccenti (conosco gente che non ha mai letto neanche le etichette del mangime che usa, ma lasciamo perdere...).
Comunque grazie VERAMENTE per tutte le notizie che ci hai dato, mi permetto di chiederti qualche altra cosa, sperando di non abusare troppo del tuo tempo...
1) Innanzitutto faresti cosa graditissima (veramente!) se mi dicessi come posso entrare in contatto con qualche esperto di avicoli di questa ditta che si è specializzata in omega 3 (e lino estruso) in quanto di serio io non riesco a trovare quasi niente (se possibile cioè mi mandi con messaggio privato l'e-mail dell'agente/esperto o il link ad un loro sito con contatti): purtroppo devo dire che io ho solo un minuscolo allevamento amatoriale di quaglie quindi se loro fanno solo grandi numeri per me ci saranno difficoltà, ma magari potranno darmi consigli o dirmi dove acquistare piccoli quantitativi dei loro prodotti o comunque di prodotti validi.
2)Potrei sapere (sempre per messaggio privato, per evitare problemi col regolamento di questo forum) anche qualche informazione in più sulla ditta o sulle ditte da cui ti rifornisci di farina di pesce, visto che è di buona qualità (io purtroppo trovo solo roba che non so fino a che punto sia affidabile)??
3)Quale è la percentuale massima di farina di pesce che somministri ai maiali??
4)Mi ha detto un dottore mangimista che il lino estruso, essendo un seme molto grasso (al contrario dei cereai), col caldo estivo si conserva solo per poco/pochissimo tempo: voi come fate per conservarlo??
5)Una curiosità: ma queste farine di pesce sono di un solo tipo di pesce (come aringhe) o di più tipi?? Quale è eventualmente il migliore, più sicuro, relativamente alla tipologia/e di pesce??
Mi hai chiesto a quali integratori di omega 3 mi riferissi. Io mi riferivo a certe aziende che vendono mangimi per integrare gli omega 3 nelle dieta (sono integratori sempre basati su lino e farine di pesce), però io non ne faccio uso perché non mi fido molto, essendo per me ditte sconosciute e non potendo io fare analisi.
Ti ringrazio in anticipo per le risposte!
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29/11/2015, 22:31 |
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marco62
Sez. Suini
Iscritto il: 02/02/2009, 19:32 Messaggi: 1458 Località: MODENA ITALIA
Formazione: De-perito agrario
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Azz.. quanta roba non credevo che polli o quaglie ci fosse cosi tanto ... Allora appena vedo il rappresentante chiedo il tutto, lui si occupa di suini e bovini, ma sicuramente troverà gli agganci per gli avicoli per i quantitativi chiederò se per caso ci sono rivendite o allevamenti limitrofi alla tua zona o la butto lì acquisti in cooperativa di piccoli produttori, se per avicoli c'è un lino diverso proverò a farti inviare campioni, scrivo cosi per supposizione. Per la farina di pesce noi la acquistiamo da un importatore che si serve da varie ditte nordiche, solo aringa usiamo, aderiamo alla D.O.P. del prosciutto di Parma e S.Daniele ed è ammesso solo 1% fino a 80 kg. di peso vivo, visto il prezzo è un alimento per soli suinetti sotto-scrofa e svezzati e non si supera il 3%. Nel mondo delle farine di pesce, qui si apre un mondo anzi una galassia, come dal maiale non si butta via niente, ebbene si anche nel pesce è cosi, per non farla lunga ci sono farine di pesce di un solo tipo esempio aringa, e qui ci sono sotto categorie a seconda delle parti del corpo del pesce usato, poi le farine di pesci vari, quelle che contengono solo ossa e pinne sono le più scarse come titolo proteico, quelle di testa e code hanno valori intermedi, quelle con parti carnose le più pregiate. Le sudamericane o peggio le africane sono meno selettive, ed esperienza personale 20 anni fa allevamento sequestrato per un mese per residui di sulfametazina nelle carni, e non usavo sulfametazina come cura nei suini, ma era presente come stabilizzante della farina di pesce del sud-america acquistata a poco prezzo, ma alla fine pagata carissima per via del blocco di vendita, un errore mai più commesso da allora solo roba certificata e garantita, della serie io controllo te e tu controlli me.
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29/11/2015, 23:57 |
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