Riguardo all'ibridazione, vero che parliamo di ibridi interspecifici, ma penso che il principio sia lo stesso. Posto che in prima generazione accoppio un maschio 100% "Coturnix coturnix" con una femmina che poniamo sia 50% "Coturnix coturnix", in tre anni dovrei avere nascituri puri al 93,75%, ma chiedo conferma agli esperti su questo.
Riguardo al progetto di Veneto Agricoltura, era interessante, peccato si sia arenato. Continuerò comunque a investigare per avere qualche contatto diretto con loro.
Parlando poi delle quaglie "Coturnix coturnix" che avrei trovato, sicuramente derivano da soggetti di cattura, ma l'allevatore mi ha assicurato che le alleva lui da tempo. Immagino poi che il mercato sul quale si affaccia sia principalmente quello della caccia, ovvero i cacciatori comprano i quagli per richiamo. Anche perchè se paghi 35 euro per un maschio non penso sia al fine di liberarlo per sparargli. Ma non conosco il mondo della caccia, quindi attendo pareri più autorevoli in materia.
Ciao, mettendo il padre con le figlie, nipoti ecc per pulire il sangue arriverai a un ceppo di consanguinei con i relativi problemi. La purezza non la raggiungerai mai comunque. Poi che senso ha lavorare anni con la selezione quando puoi avere gia dal prossimo anno animali ( speriamo ) puri. Che poi anche quei che prendi dovresti rinsanguinarli sempre con animali puri ma da un'altro allevamento. Un altro aspetto e quello legale. Senti nella tua zona che tipo di documentazione ti serve per allevare le quaglie da volo e sopratutto quelle selvatiche. E importante essere in regola.
Buonasera a tutti, torno sul post per aggiornare la mia situazione. Nel 2018 ho allevato (e posseggo tuttora) un piccolo gruppo di quaglie da volo, tentando di farle riprodurre naturalmente in voliera, fallendo miseramente l'obiettivo. Conto comunque di riprovarci nel 2019, magari cambiando qualcosa a livello logistico. Ho abbandonato la ricerca di esemplari puri di Coturnix Coturnix in quanto nessuno mi può dare la certezza di possederene, neanche se per assurdo fossero animali di cattura. Per ora mi diletto solo a cercare di ravvivare l'istinto biologico materno delle mie quaglie da volo.
A proposito di allevamento di quaglie e simili, ho iniziato a leggere e trovo interessante il libro di Mario Cugno (che qualche volta ha partecipato a discussioni in questa sezione), che tratta il tema dell'allevamento amatoriale della quaglie da carne, da volo, della quaglia cinese e del colino della Virginia.
bugio13 ha scritto:Buonasera a tutti, torno sul post per aggiornare la mia situazione. Nel 2018 ho allevato (e posseggo tuttora) un piccolo gruppo di quaglie da volo, tentando di farle riprodurre naturalmente in voliera, fallendo miseramente l'obiettivo. Conto comunque di riprovarci nel 2019, magari cambiando qualcosa a livello logistico. Ho abbandonato la ricerca di esemplari puri di Coturnix Coturnix in quanto nessuno mi può dare la certezza di possederene, neanche se per assurdo fossero animali di cattura. Per ora mi diletto solo a cercare di ravvivare l'istinto biologico materno delle mie quaglie da volo.
Qualche notizia in più riguardo le strutture, il nucleo di animali. Ciao
Dalian, so che l'idea a te non piace, vedila come un tentativo di far nascere nell'intimità del mio allevamento (senza nessuna minima intenzione di liberarli poi) in maniera naturale una manciata di ibridi interspecifici, soggetti che vengono riprodotti (e poi liberati in natura) a migliaia negli allevamenti industriali che lavorano per i cacciatori. Non ci vedo nulla di male insomma, ma la tua opinione, essndo tu un esperto di quaglie, è sempre ben accetta.
Geo, diciamo che quest'anno non mi sono impegnato più di tanto nel progetto, vuoi per tutti i dubbi che avevo espresso qua a inizio primavera, vuoi per mancanza di uno spazio adeguato. Ho gestito un gruppo di un maschio e 3 femmine, immessi in una voliera sospesa di 3 metri quadrati, con fondo di gomma, dove ho infrascato un angolo con cassette di legno e vegetazione. Nessuna quaglia ha mai neanche improntato un nido, e tutte hanno deposto in giro per la gabbia. Fra l'altro hanno deposto una quantità industriale di uova (quando anni fa quaglie prese nello stesso allevamento ne deponevano molto poche), che mi fa capire che ci sia in esse molto di quaglia giapponese e poco di quaglia europea. La mia supposizione è supportata anche dal canto del maschio un po' bislacco e dalla mole dei soggetti, che anni fa presi dal medesimo allevamento ricordo più contenuta. Per il 2019 voglio mettere un gruppo (1 maschio e 3 femmine presumo) su uno spazio di circa 3 metri quadrati, su fondo di terra naturale, sempre col medesimo angolo infrascato, vediamo se cambia qualcosa.
Che vuoi fare dei ibridi per me non ci sono problemi, l'unica cosa che non sono d'accordo e di liberarli in natura. Per la cova... prova lasciare erba alta, diversi nsacondigli, insomma piu naturale e selvatico possibile. Inotre vai in provincia e chiedi un permesso per allevare selvaggina, cerca un allevameno serio che ha delle quaglie selvatiche, puoi chiedere proprio in provincia qualche indirizzo vicino a te, magari ti dano una mano.
Ciao, ho chiesto in provincia ma mi hanno detto che in Veneto non ci sono allevamenti certificati di Coturnix coturnix, che però loro incentiverebbero chi volesse eventualmente iniziarlo.
Quindi per ora continuo ad allevare quaglie da volo, per provare a farle covare, senza nessuna intenzione di liberare i soggetti.
Per quanto riguarda il libro che avevo citato invece, ti allego il link.