Le quaglie sono alimentate con un secondo periodo per selvaggina. Le tengo in una gabbia che ho ricavato da un ex terrario, modificandolo. La gabbia è posizionata in un portico molto luminoso, ma non riceve mai sole diretto. Sulla parete superiore ci sono tre neon e nei giorni scorsi li avevo accesi (dalle 8 alle 20) perché c'era poca luce e faceva freddo. In effetti ricordo di aver letto che le luci, soprattutto se tenute accese per lungo tempo, fanno agitare le quaglie. Non ci avevo pensato. Da ieri le temperature sono salite e ho spento i neon. Per ora le quaglie sembrano molto tranquille e quella ferita è vispa e sembra star bene.
Vi aggiornerò al più presto. Intanto grazie mille Dallian
Tre neon per una gabbia e troppo, basta una lampadina o meglio due piu picole a risparmio energetico, una striscia LED ecc. Perche dico che una sola lampada neon non va bene? Perche hanno una luce intermitente ( si accendono e si spengono) con una frequenza quasi imperceptibile per l'occhio umano ma per gli animali puo essere stancante e/o iritante. Mettendo due lampadine neon le frequenze si mischiano dando l'impressione di luce continua. I LED e le lampade classice sono essempi di luce continua. L'intensita e un altro fattore da prendere in calcolo. Tropa luce provoca agitazione, aggressivita e iritazione, luce scarsa ritarda lo sviluppo ormonale per le quaglie in crescita e l'attivita sessuale per le quaglie in riproduzzione. Comunque siamo entrati nell'orario di luce naturale sufficiente per la deposizione quindi la luce artifficiale non e necessaria per l'allevamento all'aperto. P.S. i neon o LED non riscaldano.
Se hai topi e un problema per le trasmissioni delle malattie e per il fatto che te li puo amazzare. Anni fa c'e stata una invasione nella mia zona e mi hanno ammazatto qualche maschi che li tenevo separati in una gabbia. Pratticamente rimangono solo le ossa e le piume.
Bongio2 ha scritto:Si, adesso ne raccolgo 3 al giorno su 6, però adesso mi sono morte 2 quaglie quindi ho il dubbio che gli sia venuta qualche malattia.