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accrescere le popolazioni di quaglia europea in Italia
Autore |
Messaggio |
bugio13
Iscritto il: 18/05/2012, 13:43 Messaggi: 77 Località: San Giorgio in Bosco (PD)
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Ciao newastore, ti ringrazio per i complimenti per il sito, e io li faccio a te per la conoscenza di questi pennuti. Quando parli di differenza di canto tra meticci ed europee pure, cosa intendi? Io ho 5 quaglie che pensavo selvatiche, ma che a questo punto non sono più sicutro lo siano...appena posso farò loro alcune foto... Ma il peso di queste selvatiche quanto dovrebbe essere? Nicolas, levami una curiosità, di dove sei precisamente? E poi sono curioso di vedere gli incroci tra europee e cinesi, non ne avevo mai sentito parlare prima Non è che hai confuso le quaglie cinesi con le quaglie giapponesi?
_________________ LUIGI BUGIN
TESSERA AOV n. 025 RNA FEO n. 0473
VISITATE IL MIO SITO: http://allevamentobugio13.jimdo.com/
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08/11/2012, 14:35 |
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newastore
Iscritto il: 09/06/2012, 13:55 Messaggi: 545 Località: sicilia
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
Ciao Bugio, cercherò di essere più chiaro possibile,la differenza di emissioni vocali delle quaglie ibridi è dovuto al fatto che la quaglia giapponese ha un canto diverso rispetto alla quaglia selvatica,quindi maggiore sangue selvatico avranno gli ibridi più il canto sarà simile alla selvatica,viceversa se il ceppo ibrido ha maggior sangue con la quaglia giapponese le emissioni vocali o sonore saranno più simili alle giapponesi. Il canto della quaglia selvatica maschio è il classico quic quic-quiric ripetuto più volte in successione,ma questo non è l'unica emissione vocale se ne conoscono cinque diversi tipi di emissioni sonore. Il peso delle quaglie selvatiche in natura varia da situazioni in situazioni,ad es. durante la migrazione pesano di meno,e quando sono allocate raggiungono pesi maggiori raggiungendo di poco i 100 grammi. Caro Bugio comunque non è il peso che garantisce la purezza di una specie sopratutto in allevamento dove il cibo è dato in abbondanza e a volontà. Solo le analisi del DNA possono dare la certezza assoluta della purezza di una specie.
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08/11/2012, 16:13 |
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Nicolas98
Iscritto il: 26/08/2012, 19:01 Messaggi: 412 Località: Noventa Vicentina (VI)
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bugio13 io sono di Noventa Vicentina comunque ho fatto un errore per sbaglio ho scritto cinesi al posto di giapponesi  chiedo scusa è che ultimamente dormo poco Nicola 
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08/11/2012, 21:20 |
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newastore
Iscritto il: 09/06/2012, 13:55 Messaggi: 545 Località: sicilia
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PREso dal sito;http://www.geapress.org/caccia/bracconaggio-un-mare-di-richiami-per-i-cacciatori-di-frodo-foto/34137
Bracconaggio – un mare di richiami per i cacciatori di frodo (foto)
Maxi sequestro nel crotonese - interventi pure a Campobasso e Messina. di redazione | 22 ottobre 2012
GEAPRESS – Maxi intervento antibracconaggio, tutt’ora in corso, nel crotonese. A scendere in campo i Comandi Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Petilia Policastro, Santa Severina, Cotronei e Savelli coordinati dal NIPAF (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale) e dal NOA (Nucleo Operativo Antibracconaggio) dell’Ispettorato Generale di Roma. Gli interventi, eseguiti in massima parte nelle ore notturne, fanno anche seguito agli esposti dei cittadini che segnalavano la presenza non solo dei richiami elettroacustici, ma anche la caccia agli ungulati. Questo anche in aree del Parco Nazionale della Sila. Si tratta, in quest’ultimo caso, dei Comuni di Mesoraca e Petilia Policastro, località di Mallarotta, Manca del Diavolo e Piniti. Controlli estesi anche nei Comuni di Rocca di Neto (località Dittura e Difesa), Crotone (località Cantorato e Salica), Isola di Capo Rizzuto (località di Marinella, Fratte e Steccato), oltre che del Comune di Sovereto di Cutro. Ad essere sequestrati 25 richiami acustici che riproducevano, nelle ora notturne, il verso della quaglia. Un’attività che, secondo il Corpo Forestale dello Stato, si presenta intensa e ciclica. La ciclicità, in modo particolare, si evidenzierebbe con il fatto che tali marchingegni funzionato, grazie ad un timer, sono nelle ore notturne. Il loro compito è di attrarre attorno al richiamo soprattutto le quaglie, che vengono poi centrate dai fucili una volta radunate. I richiami sono poi alimentati da batterie di automobili, che devono essere continuamente ricaricate o sostituite. Un’attività intensa, dunque, quella dei bracconieri, abilmente celata anche da lucchetti e cassette di sicurezza che proteggono i marchingegni. Un fenomeno esteso, come quello recentemente denunciato dagli interventi del Corpo Forestale dello Stato e dalle Guardie del WWF nella penisola sorrentina (vedi articolo GeaPress). Richiami acustici (vietati dalla legge solo nell’uso ma non nella vendita) che ormai si rinvengono, specie in certi periodi di migrazione, con frequenza quasi quotidiana. Solo per rimanere nelle ultime ore, si segnalano altri due interventi. A Campobasso in località Fosso della Fota, grazie all’intervento del Comando di Sepino del Corpo Forestale dello Stato ed a Barcellona, in provincia di Messina, dove è intervenuto il Corpo Forestale della Regione siciliana.
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12/11/2012, 0:08 |
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Nicolas98
Iscritto il: 26/08/2012, 19:01 Messaggi: 412 Località: Noventa Vicentina (VI)
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non ho parole Nicola 
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12/11/2012, 16:48 |
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giacco
Iscritto il: 24/03/2010, 14:42 Messaggi: 276 Località: Trebaseleghe PD
Formazione: Laurea magistrale Fisica
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Ciao newastore e ciao a tutti (ciao Bugio!) e complimenti per il contenuto, da me condivisissimo del topic. Nel dimostrarti (e vi) la mia solidarietà per la doverosa iniziativa vorrei sollevare, senza volontà di polemica alcuna, tre questioni che ho la presunzione di ritenere importanti all'atto pratico: 1-alcune pagine più addietro scrivi che "la selezione naturale ripara a tutto" in riferimento al problema del meticciamento con la japonica e appoggio parzialmente la tua fiducia verso Madrenatura ma vorrei pure ricordare che molti dei ripopolamenti di fauna minacciata fatti in passato dai vari enti territoriali/associazioni faunistiche/venatorie hanno portato a perdite genetiche molto peggiori di quanto non potesse fare l'estinzione tout court. E' agli atti il caso della trota marmorata, giunta sull'orlo dell'estinzione proprio grazie alle immissioni, negli ecosistemi che le appartenevano (isonzo, adige, piave..), di salmonidi affini con i quali si è ibridata contaminandosi definitivamente, oppure il più noto caso delle liberazioni di cinghiali ungheresi in maremma per, a sentire gli enti, diminuire la pressione venatoria sugli autoctoni e rafforzarne la popolazione (col risultato ovvio di cancellare il patrimonio genetico del cinghiale preesistente). Ora io non so, e chiedo, se la coturnix abbia da temere reiterata ibridazione con la japonica oppure no, ma penso che il materiale da, eventualmente, immettere in natura debba come minimo potersi ricondurre ad un ceppo europeo puro al 100%. Non credete? 2-Come giustamente faceva notare tommaso87, la coturnix coturnix è un migratore estivante (anzi: è l'unico galliforme migratore), i soggetti allevati a scopo di ripopolamento devono perciò essere in grado, per inclinazione istintuale, metodo di allevamento e caratteristiche morfologiche, di mantenere tale peculiarità e dare origine a prole che voglia e sappia migrare di anno in anno. Pena la creazione di un ceppo stanziale che non trasfonderà in quello selvatico superstite e, anzi, resterà più facilmente vittima del fuoco umano, vanificando ogni sforzo. 3-E' banale e non vuole offendere l'intelligenza di nessuno l'osservazione che il materiale da immissione deve essere in grado di autosostenersi. Questo vuol dire innanzi tutto "inclinazione alla cova e alle cure parentali" quindi "purezza" e "no incubatrici", giusto? (Lo so bene che anche i fagiani da caccia nascono da generazioni in incubatrice eppure ce ne sono sempre molti che covano e fanno sgusciare fagianotti per tutte le campagne a cui sono destinati, ma si tratta per lo più di statistica e per l'opera che si propone costituisce magra consolazione a mio giudizio)
Detto questo, sono molto felice di leggere moti di sensibilità naturalistica sul forum. Grazie e scusate dell'intromissione.
_________________ Giacomo
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13/11/2012, 0:57 |
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newastore
Iscritto il: 09/06/2012, 13:55 Messaggi: 545 Località: sicilia
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Ciao Giacco benvenuto,allora riguardo il meticciamento della quaglia europea con la japonica ti dico che a causa delle rarefazione della quaglia in gran parte dell'areale riproduttivo essa è a tutt'oggi oggetto di cospicui ripopolamenti nell'ordine di centinaia di migliaia in Francia,Spagna,Grecia,e Italia a scopo pronta caccia (termine usato dai cacciatori) e quindi rapidamente eliminati tutta via penso che questi numeri falsino la reale consistenza della specie selvatica ma visto è considerato che in questo forum è vietato parlare di caccia me ne scuso e torno rapidamente a parlare di inquinamento genetico. Studi genetici (RAFAEL,19997)affermano che quaglia europea e quaglia giapponese hanno lo stesso numero di cromosomi e studi recentissimi confermerebbero una suddivisione a livello subspecifico. La quaglia giapponese in natura migra a lunghe distanze tra i 400km e i 1000km nei territori di svernamento dell'ex URSS confinando con l'areale della quaglia europea. altri areali riproduttivi della japonica sono Cina,Corea,Mongolia ecc.ecc., inoltre le dimensioni sono simili alla quaglia europea è questo rende possibile l'ibridazione tra le due specie. Riguardo l'allevamento della quaglia giapponese secoli e secoli di allevamento sembrano aver annullato l'istinto migratorio cosi pare.in cattività la lunga selezione ha portato ad un aumento del peso e della prolificità e rendendo difficile l'ibridazione spontanea con la quaglia europea molto più piccola per dimensioni per cui molti allevatori operano la fecondazione artificiale. Detto questo sarebbe opportuno da parte degli enti competenti incentivare gli allevatori di quaglie europee in purezza sia chiaro. Il problema maggiore secondo me non è l'inquinamento genetico ma il BRACCONAGGIO praticato diffusamente in tutto il nord Africa,Malta,Italia,Paesi dell'Est ecc.ecc. ed è questo che azzererà o prima o poi le popolazioni di quaglie. Saluti
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13/11/2012, 18:13 |
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Nicolas98
Iscritto il: 26/08/2012, 19:01 Messaggi: 412 Località: Noventa Vicentina (VI)
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13/11/2012, 21:43 |
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newastore
Iscritto il: 09/06/2012, 13:55 Messaggi: 545 Località: sicilia
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caro Nicola grazie per aver fatto presente questo fantagalattico errore oh ma le foto che avevi promesso di postare quando le inserirai nel 19997? 
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13/11/2012, 22:12 |
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ZioBaghi
Iscritto il: 12/12/2012, 22:51 Messaggi: 256 Località: Ameno (NO)
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Molto interessante, newastore sai dirmi che differenza di peso ci possa essere tra una quaglia giapponese e una quaglia nostrana allevate nello stesso modo?
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21/12/2012, 19:13 |
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