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Glauco
Iscritto il: 19/08/2008, 22:53 Messaggi: 25
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Grazie per l'invito. Abitiamo nel comune di Monterosso al Mare, ma non sul mare (è dietro la collina di fronte a casa nostra), bensì in una piccola frazione nell'immediato entroterra a circa 500mt sul livello del mare. Abbiamo una casetta con poco terreno attorno (3.700mq). Ricapitolo il mio ingresso nel forum. Io e mia moglie vorremmo erigere una piccola stalla per una vacca e stiamo chiedendo consigli sulla razza. La vorremmo docile (abbiamo due bambine), tranquilla e di facile gestione. Un amico allevatore in Lombardia ci ha suggerito di prendere una vacca e periodicamente farle avere un vitello/a da tenere per la carne e per sostituire la vacca a fine carriera. Ci ha anche suggerito di lasciare il latte al vitello, anche perchè la produzione di latte per noi sarebbe eccessiva (non vogliamo fare formaggio - io lavoro, mia moglie ha le bambine e stiamo preparando casa per una specie di casa affido, quindi siamo un po' impegnati). Domanda: perchè tenere una vacca? Risposta: perchè è un sogno che ho da bambino e derivo da una famiglia di allevatori delle prealpi bergamasche e perchè al DNA non si comanda e anche se lavoro in un impianto chimico le mie restano "braccia rubate all'allevamento" (e anche perchè piacerebbe tantissimo alle nostre bambine). Questi i suggerimenti avuti sinora:
Pezzata Rossa Italiana: ci è piaciuta molto (bellissima!) - docile - duplice attitudine.
Piemontese: docile (non ci piace molto il dorso insellato e la conformazione del capo).
Jersey: bellina, piccola e siamo più tranquilli ora che ci è stato confermato che è docile e addirittura tenuta in giardino.
Highland: suggerita da un collega scozzese: docile, piccola, robusta, bella-strana, ma non proprio precoce.
Insomma siamo qua e vi ringraziamo per gli aiuti.
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25/07/2008, 10:36 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Flavio, viene sempre a Monterosso e se vuoi ci possiamo incontrare e fare una chiaccherata; Alessandra che scrive sul forum ha una casa proprio nel paese, quindi continua a studiare che una soluzione ideale sarà trovata, ciao, saluti Mario
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25/07/2008, 11:19 |
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Glauco
Iscritto il: 19/08/2008, 22:53 Messaggi: 25
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Saremo felici di incontrarci e mostrarvi il nostro piccolo ritiro. Non siamo grandi cuochi ma con le gambe sotto il tavolo si ragiona sicuramente meglio (cucina lombarda e un po' ligure).
A presto
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25/07/2008, 12:53 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Contaci, se vai sulla rivista di agraria, http://www.rivistadiagraria.org troverai tanti articoli interessanti, ti puoi iscrivere e ricevere ogni 15 giorni la rivista on-line è gratis, puoi visionare anche tutti gli articoli usciti in questi anni molte dei quali parlano di bovini, ed inoltre puntualmente riporta gli appuntamenti più importanti nel settore: fiere, mostre, convegni ... troverai anche il mio indirizzo e-mail, sono il redattore della rivista e li potremo prendere i dovuti contatti, avvertirò i ragazzi perchè partecipano anche loro, una domanda: Lombardia dove? a presto, ciao, saluti, Mario
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26/07/2008, 9:15 |
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Glauco
Iscritto il: 19/08/2008, 22:53 Messaggi: 25
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Grazie per il suggerimento: ho sbirciato la rivista e mi sono iscritto al volo (a dire la verità l'ho trovata anche troppo tecnica per la mia attuale "preparazione", ma essendo all'inizio penso sia normale - mi devo fare le ossa).
Io e mia moglie siamo originari della provincia di Lecco, precisamente di Olginate.
A presto.
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28/07/2008, 3:56 |
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Glauco
Iscritto il: 19/08/2008, 22:53 Messaggi: 25
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Innanzitutto grazie al dott. Giannone e voi tutti di Agraria. Siamo stupiti, lusingati per l'attenzione che ci dedicate. Siamo consapevoli che il nostro non si può nemmeno chiamare progetto (una sola vacca è un po' pochino) e che la nostra esperienza è praticamente inesistente, eppure ci state dedicando tanta attenzione e cortesia e stiamo sfacciatamente approfittando della vostra esperienza e professionalità. Grazie, veramente grazie.
Abbiamo fatto una specie di riunione di famiglia in più puntate e siamo tutti orientati per una bella Pezzata Rossa Italiana.
Ora abbiamo un altro problema? Di che età prenderla? Ci siamo detti:
- prossima alla maturità sarebbe più redditizzio perchè potremmo avere prima un vitello, ma saremo capaci di gestire subito bene (perchè ovviamente deve essere trattata bene) una bestia già grande? - piccola sarebbe più bello/educativo per le bambine e per noi, ma saremo capaci di farla crescere bene? E poi, piccola quanto? (una vitella scolostrata si può crescere senza avere vacche da latte?)
Al momento teniamo un suino per uso famiglia, quindi per la carne siamo attrezzati e possiamo aspettare. Ci piacerebbe una vitellina piccola anche per farla abituare a noi e quindi, speriamo, farla stare bene.
Essendo quindi per noi il benessere della bestia la cosa più importante, vorremmo chiedervi un consiglio in proposito.
Grazie
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04/08/2008, 6:54 |
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Francesco
Iscritto il: 13/03/2008, 19:45 Messaggi: 6200 Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
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Ciao Glauco, ti ringrazio a nome di tutta agraria per i complimenti che ci fai, siamo contenti di poterti aiutare e speriamo che tu possa realizzare il tuo sogno. La Pezzata Rossa è una bellissima razza, come già detto è a duplice attitudine, io non ti consiglio di prenderla già matura, anche se come dicevi è più redditizio, perché è più difficile da gestire, se la prendi piccola si affezionerà a voi e sarà molto più docile, come un cagnolino, vi seguirà e la potrete portare a spasso nell'azienda senza problemi. La vitellina ti consiglio di prenderla a 2-3 mesi di vita, anche perché di solito i vitelli di questa razza si lasciano alla vacca, così quando la prendi è già abituata a mangiare un po' tutte le cose, se la prendi dopo la sola fase colostrale dovrai allattarla o con latte di altre vacche o con latte ricostituito, e penso che non convenga, e il benessere è maggiore se si allatta direttamente alla madre, rispetto a dare un latte ricostituito. Poi come dicevi tu sarà una bellissima esperienza per le bambine veder crescere la vitellina. Spero di esserti stato di aiuto. Saluti Francesco
_________________ - La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone) Egli vive ancora.
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04/08/2008, 15:12 |
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toni67
Sez. Trattori
Iscritto il: 15/07/2008, 11:00 Messaggi: 908 Località: Campania
Formazione: Ingegnere
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Mi intrometto in questa discussione su cui posso dare un contributo quasi nullo non essendo esperto di allevamento. Volevo solo aggiungere che se la vostra casa diventerà una "casa affido" come hai specificato tu il latte della mucca non andrà certo sprecato anzi. Potrebbe fare sicuramente comodo. Concordo sul fatto di comprare una vitellina anziché una vacca adulta per farla facilmente affezionare a te e alla tua famiglia. In bocca al lupo per la vostra avventura.
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08/08/2008, 10:04 |
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Beatrice
Iscritto il: 13/06/2008, 21:49 Messaggi: 76 Località: Firenze
Formazione: Laurea Scienze delle Produzioni Animali
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Ciao Glauco, hai pensato alla bruna alpina? E' di medie dimensioni, ha il mantello bruno o grigio e il muso aredesia. E' una razza a duplice attitudine, ma la produzione di latte è modesta (anche se incrociandola con la bruna svizzera la produzione lattifera è molto aumentata). E' molto buona la resa in carne. E' un animale docile, ma con un suo "carattere". Beatrice
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12/08/2008, 23:24 |
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Glauco
Iscritto il: 19/08/2008, 22:53 Messaggi: 25
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La Bruna Alpina è stata il mio primo pensiero. Gli zii di mio padre avevano solo vacche Bruna Alpina. Ricordo il latte appena munto, caldo, denso, dal gusto intenso, pieno e "pastoso", così come i brasati, gli stufati e gli spezzatini. Carne non abbondante, anche un po' duretta, ma quanto a sapore un vero trionfo. Credo non troverò mai più degli ossi buchi così buoni. Ricordo il profumo della stalla che dava sull'aia e, da una porta interna, su un breve corridoio da cui si accedeva alla cucina. Ricordo le bestie armoniche, belle, di statura non troppo elevata, brune (per l'appunto), le corna non grandi, bianche con le punta nere, ben piantate sulle zampe robuste, piuttosto "ciarliere" e con un certo caratterino, non scontrose, semmai un po' altezzose. Ricordo che mi piaceva strofinare il palmo delle mani sul musello umido e sentirle aspirare forte l'aria dalle grosse narici. Perdonatemi, ma mi sono accorto che mi sono fatto trascinare dai ricordi d'infanzia. Trovare una Bruna Alpina non è facile e la Bruna Italiana che le ha sostituite non mi piace. Mi sembrano più grandi di come le ricordo e "diverse", ai miei occhi più "brutte". Forse la maggior somiglianza alla Bruna Alpina me ne fa sentire la nostalgia e così tendo ad esaltarne le differenze e quindi a rifiutarla. Mi aveva conquistato invece la Rendena, ma devo considerare, come prima cosa, la docilità e anche il parere delle tre donne di casa che sono tutte orientate per la Pezzata Rossa Italiana. Grazie per il bel tuffo nel passato.
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19/08/2008, 2:15 |
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