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Sviluppo Agricolo e Sicurezza Alimentare in Africa
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JuQ
Iscritto il: 23/08/2010, 17:46 Messaggi: 12
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Cari tutti, vi scrivo per presentarmi, mi chiamo Jacopo e da qualche anno lavoro in progetti di sviluppo agricolo e di sicurezza alimentare nei paesi africani. All'interno di questo tipo di progetti, generalmente a scopo umanitario ma che hanno dimensioni di diverse centinaia di migliaia di euro, mi sono occupato di vari aspetti, relativi alla gestione dei fondi, alla consulenza tecnica o al monitoraggio delle politiche nazionali. Non ho una formazione da agronomo, ma da economista, quindi la mia vocazione è quella di osservare un po' "dall'alto" i sistemi agricoli che questi progetti sostengono, cercando di sviluppare dei modelli che possano essere sufficientemente efficaci da portare miglioramenti nelle condizioni di vita dei piccoli agricoltori africani e che siano però accettabili secondo la loro cultura e mentalità. Nonostante questo, nel tempo ho imparato anche qualcosa sull'agronomia pratica, anche se con grande fatica (mi è capitato di stilare piani di concimazione per 200 ha!!!)
Durante le mie esperienze passate ho imparato parecchio anche sulle coltivazioni commerciali soprattutto caffè e tè. Insomma, credo di avere ormai raccolto un buon bagaglio di esperienze per quello che riguarda la conoscenza dell'agricoltura africana.
Ora sono in Italia, ma in procinto di partire per l'Etiopia, dove mi occuperò di un progetto con più obiettivi, legati alla moltiplicazione delle semenze, all'irrigazione, all commercializzazione.
Ecco questa è la mia presentazione. Scrivo queste righe, perchè chissà, forse presto avrò bisogno di qualche consiglio tecnico e spero di poter trovare in questo forum qualche risposta! E naturlamente, se tra i lettori ci dovesse essere qualcuno interessato all'argomento, o per curiosità o perchè invogliato ad investire in Africa, sarei lieto di scambiare idee ed esperienze.
A tutti un caro saluto Jacopo
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23/08/2010, 18:02 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68622 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Caro Jacopo, benvenuto nel forum di agraria.org Anche il tuo contributo sarà prezioso: capita che qualche giovane laureato chieda come si può fare per lavorare all'estero (nella szeione Tirocini e lavoro)... Ti ricordo anche il nostro sondaggio sulla Regione di provenienza: announces/di-quale-regione-sei-partecipa-al-sondaggio-t9166.htmlCiao, Marco
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23/08/2010, 18:07 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Ciao un benvenuto anche da parte mia che qualche esperienza Africano l'ho maturata, saluti, Mario
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23/08/2010, 20:10 |
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manzones
Iscritto il: 16/09/2010, 18:12 Messaggi: 3
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Caro Jacopo,
sono davvero felice che tu abbia scritto queste poche righe. Sai, è da qualche mesetto che mi martella un'idea simile in testa: andare in africa ad investire del denaro non per capitalizzare, quanto per aiutare l'economia del paese. Di sicuro di terre coltivabili ce ne sono in abbondanza, per non parlare della manodopera. Ora, la mia parrocchia ha numerosi contatti con il Mali e le sue tristi realtà, e mi piacerebbe mixare le mie conoscienze (entro marzo 2012 dovrei laurearmi nella School of Management, triennale) di manager, con il mio interesse ad aiutare il prossimo. So che i due concetti si autoescludono, poichè il manager deve pensare a massimizzare i profitti e non ad aiutare gli altri, ma sento che ce la posso fare.
Scusatemi se sono uscito un po' fuori tema-forum, ma mi serviva come premessa.
Sto iniziando a tirare giù dei pregetti miei, tra un esame e l'altro, e che vorrei realizzare una volta laureatomi... Leggendo le tue poche righe ho capito che sei esattamente quello che vorrei diventare io... ihih, buffo eh? Ora mi piacerebbe mettermi in contatto con te chiedendo ai moderatori se fosse possibile... S.Manzone
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16/09/2010, 18:59 |
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JuQ
Iscritto il: 23/08/2010, 17:46 Messaggi: 12
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Caro S, intanto grazie per esprimere il tuo entusiasmo e interesse nel mio lavoro. Di dove sei tu? Ti rispondo su alcune cose, poi se vuoi continuare la discussione, sarò ben lieto. Dunque intanto sfatiamo il mito anacronistico che il management non ci azzecca con l'aiuto all'Africa. Anche sotto tortura, io continuerò a ripetere che è esattamente il contrario. L'africa riceve aiuti internazionali sotto molte forme, da quelle più solidaristiche e "civili" (tipo piccoli progetti magari gestiti dalle parrocchie come dici tu) a quelle multilaterali. Anche il settore privato è spesso coinvolto, sia con investimenti diretti a scopo di lucro, sia con investimenti sociali (a scopo di lucro, chiaro, ma con una ricaduta più esplicitamnente favorevole alle comunità). D'altro canto, io sono convinto anche che l'Africa non ha bisogno di "aiuto" in senso stretto. Ho la sensazione che il "fare del bene" non sia sempre l'approccio migliore. Anzi, a volte, chi va in Africa con l'idea di aiutare, poi ottiene l'effetto opposto, perchè magari viene strumentalizzato, condizionato e dirottato su agende politiche non proprio democratiche... Ma il discorso qui si fa lungo... Insoma quello che voglio dirti è che (forse) proprio sviluppando la tua professionalità di manager avrai le migliori occasioni di accedere all'Africa vera, quella dei profondi rapporti economici e culturali. Nonostante tutti i sentimenti post-coloniali, non credere che gli africani vivono solo perchè così poi noi possiamo aiutarli... anche loro vogliono massimizzare i profitti... Perciò il mio consiglio è di continuare motivato e di non considerare i tuoi interessi come due mondi per forza separati e alternativi, anzi articola e capitalizza le tue conoscenze e cerca di essere dinamico nella ricerca di una collocazione professionale. Tieniti sempre informato su cosa accade, visita costantemente i siti delle agenzie internazionali che si occupano di sviluppo (FAO, World Bank...), considera di intraprendere studi post laurea che ti specializzino, cerca di avviare rapporti amichevoli con aziende o organizzazioni non governative che lavorino nei paesi che ti interessano. Se poi ti serve qualche consiglio pratico su come sviluppare le tue idee di progetto, nei limiti delle mie conoscenze e del tempo a disposizione, sono lieto di offrirti un punto di vista. Bene, mi pare sufficiente... In bocca al lupo, fatti vivo quando vuoi. J
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16/09/2010, 19:48 |
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manzones
Iscritto il: 16/09/2010, 18:12 Messaggi: 3
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Grazie mille per tutti i tuoi chiarimenti. Andiamo per ordine. Allora mi chiamo Stefano, sono della provincia di Torino.
Per ciò che riguarda quello che mi frulla nella testa, si tratta di "investimenti sociali (a scopo di lucro, chiaro, ma con una ricaduta più esplicitamnente favorevole alle comunità)" proprio come hai scritto tu.
Per quanto riguarda una parte più pratica, volevo chiederti come sono stati creati i progetti cui hai partecipato tu: sono degli esperti che li hanno creati? Ci sono delle organizzazioni particolari? Ora, io ho trovato una serie di società (una tra tutte la simest) che potrebbero finanziare una parte del progetto, se fatto in determinati paesi. Quindi, una volta chiariti gli obiettivi e trovato il denaro, il resto dovrebbe essere tutto in discesa, no?
Cmq ti ringrazio tantissimo per avermi risposto, e ti ricontatterò per romperti ancora le scatole: grazie mille!
Stefano Manzone
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17/09/2010, 10:46 |
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JuQ
Iscritto il: 23/08/2010, 17:46 Messaggi: 12
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Ciao Stefano, Io di solito lavoro per le ONG (organizzazioni non governative), che sono organismi non-profit i quali normalmente hanno accesso a finanziamenti pubblici (Commissione Europea, Ministero degli Esteri, anche qualche regione o provincia italiana) o privati (poca roba a dire il vero). Per i progetti della Commissione (che conosco meglio), di solito funziona che viene pubblicato un bando tematico, con alcune linee guida rispetto al tema del progetto, ai paesi ecc e le organizzazioni interessate rispondono presentando una proposta di progetto che poi viene scrutinata ed eventualmente approvata. Chi prepara fisicamente i progetti? Di solito si lavora in gruppo. La decisione di partecipare viene presa a livello della sede centrale. Poi c'è chi (generalmente io) sta sul campo e conosce bene il contesto locale e quindi a lui va la responsabilità di identificare l'idea di progetto. Se c'è possibilità finanziaria, alcune organizzazioni riescono a mandare sul campo un esperto per una missione breve, in modo da delineare con più precisione i contenuti tecnici, altrimenti ci si arrangia con lo staff locale. Poi si passa alla stesura e alla presentazione. E si spera. In generale chiarire gli obiettivi è la parte più facile. trovare il denaro molto meno... altro che discesa.... Comunque fai bene a cercare aziende interessate a sponsorizzare. La simest sembra interessante, non so se poi (essendo partecipata per la maggior parte dal ministero) magari si comporta come un organismo pubblico. Hai già avviato contatti con loro o con altre? Sarebbe interessante trovare aziende disposte ad investire direttamente nel settore produttivo. Alcune aziende si appoggiano alle ONG per entrare nei paesi, negoziando con i governi tutti i permessi necessari in cambio di appoggio ad interventi umanitari. Poi vanno a produrre ed esportano, ma nel frattempo hanno creato una ricaduta positiva in termini di occupazione, tasse, indotto... Ciao, a presto! J
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17/09/2010, 12:19 |
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manzones
Iscritto il: 16/09/2010, 18:12 Messaggi: 3
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Ciao Jacopo! In realtà non sono da solo a pensare alla stesura di questo progetto, ma siamo 3 studenti universitari che ipotizzano un futuro. Abbiamo da poco 21 anni e stiamo parlando già ora di questo progetto per poterci muovere in tempo, ma abbiamo intenzione di attuarlo solo in un secondo momento.
In realtà vorrei farti delle domande più specifiche riguardo il tuo lavoro e il come ci sei arrivato, proprio perchè ci interesserebbe capire come funzionano i vari aspetti delle ONG. [PER EVITARE SPAM E' MEGLIO SCAMBIARSI L'EMAIL VIA MP - Intervento del moderatore] Se fossi così gentile da scrivermi lì, potremmo parlare in modo più preciso e dettagliato.
Grazie mille, ciao!
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23/09/2010, 12:14 |
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JuQ
Iscritto il: 23/08/2010, 17:46 Messaggi: 12
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Ok d'accordo. Vedo però un intervento del moderatore che dice che è meglio scambiarsi le email via MP, che vor dì? ciao ciao J
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23/09/2010, 17:29 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68622 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Vuol dire: scrivi un messaggio privato all'altro utente e scambiatevi l'email. Se l'indirizzi viene scritto in chiaro si rischia di favorire lo spam (l'indirizzo rimane visibile a tutti). Marco
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23/09/2010, 18:44 |
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