Ciao a tutti, mi chiamo Silvia, vivo tra l'emilia e la romagna.

A causa della mancanza improvvisa di mio padre mi sono trovata qualche anno fa a gestire un podere senza alcuna competenza e vivendo a più di un'ora di distanza dallo stesso.

Eppure la terra sa farsi amare anche da chi non ha mai avuto alcun interesse per piante e agricoltura.

Ed eccomi oggi a lottare dividendomi tra il lavoro bolognese e la passione romagnola.

Il mio obbiettivo è creare una Fondazione che abbia, tra i suoi scopi, anche quello di preservare la vocazione agricola della zona.
Vorrei fare del podere un luogo di aggregazione per chi non ha più un contatto 'attivo' con la natura.
Vorrei che gli anziani costretti nelle case di cura potessero avere un loro spazio per coltivare qualche ortaggio, piantare i fiori della loro gioventù.
Vorrei che i bambini rimettessero le mani nel fango e ne sentissero il profumo.
Vorrei che i non vedenti potessero toccare il velluto di un petalo e annusare il profumo della lavanda.

Mi sono fatta prendere la mano! Scusatemi.

Spero che mi aiuterete con i vostri consigli a dare corpo ai miei sogni e stimolare nuove idee.

Ciao Silvia,
benvenuta nel forum di agraria.org
Qui ci sono già molti altri utenti che hanno avviato o si apprestano ad avviare progetti similari.
Ciao,
Marco

Grazie Marco. Che tempestività!
Mi puoi aiutare a rintracciare questi utenti o i loro progetti?
Mi piacerebbe conoscerli e creare eventuali sinergie.

Silvia

Ad esempio ci sono Pino e Federica:
presentati-al-forumdiagraria-org-f50/ci-siamo-anche-noi-t4488.html

Anche Bea (Poggioallorso) è una grande appassionata e preparata.
Ciao,
Marco

CIAO BENVENUTA, SE PUOI DACCI QUALCHE ALTRA INFORMAZIONE di Te e del tuo lavoro e naturalmente dell'azienda, ciao Mario

Qualche notizia in più di me.
Io lavoro in ambito nonprofit, in una Fondazione Onlus che si occupa di ricerca sulla genetica. Ho una laurea in economia.

Il podere di cui parlo è piuttosto piccolo, sono sette ettari circa. Tutto impiantato a frutteto e viti. E' affittato a una famiglia di contadini che però, per motivi anagrafici, temo non potrà continuare l'attività per molto tempo.

Sul podere ci sono varie strutture, ovvero la casa colonica, la ex stalla razionale anni 50, i relativi silos anni 60 ecc.
Sto cercando di recuperare almeno architettonicamente tutte queste strutture grazie anche a foto dell'epoca.

La mia preoccupazione è restituire diginità a quel posto.
Tutt'intorno al podere le ricche terre romagnole sono state cementificate e anonimi capannoni deserti sono a lì a guardarti col loro senso di squallore insopportabile.

Vivo sola con due gatti, non ho figli. Il mio assillo è trovare una formula che preservi quella zona e la renda un luogo socialmente utile, fruibile soprattutto da chi si trova in condizioni di disagio. Penso ad esempio alla cultura dell'healing garden.

Insomma ho tanti progetti in testa, poco tempo per realizzarli, molte incognite sulle procedure.

Sto iniziando a costuire un album del podere. Ci sono ancora poche foto, le aggiorno quasi quotidianamente. Il link è: http://www.flickr.com/photos/poderecasetta" target="_blank

Presto inizerò a porre domande specifiche, sperò verà perdonata la mia totale ingenuità e scarsa conoscenza del mondo dell'agricoltura.

Silvia

Ciao Silvia,
mi sembra un podere molto bello. E poi la vicinanza con i centri abitati può essere interessante per le idee che intendi sviluppare.
Ciao,
Marco