Scusate, ma sono molto imbranata a usare i forum; però ci provo; spero con esito positivo.
Ho da porvi alcune domande chissà se otterrò risposte.
Mi sono iscritta perché sono completamente a digiuno di agricolura e ho bisogno di avere ragguagli per come comportarmi.
Mi spiego: Ho prestato dei soldi ad un conoscente e amico, e siccome non può più restituirmeli (lui è un artigiano che non ha più lavoro e non riesce più ad andare avanti mi venderebbe il suo terreno agricolo (coltivato a titolo gratuito a foraggio per le mucche e che si trova in provincia di Milano) in sostituzione dei soldi che mi deve. Quindi si dovrebbe andare da un notaio per la compravendita. Io sono una impiegata e lavoro a tempo indeterminato e non ho più denaro da parte e ho visto che per l'acquisto del terreno agricolo ci sono delle tasse da pagare che però si potrebbe ovviare nel pagarle se si intende dedicarsi all'agricoltura;
Le mie domande sono queste:
posso acquistarlo come piccola proprietà contadina? o come coltivatore diretto? cosa devo fare per avere le agevolazioni? Posso diventare coltivatore e tenermi anche il mio lavoro e coltivarlo per esempio a foraggio come adesso ma farlo fare da un altro? Vi prego aiutatemi a capirci qualcosa anche perché io che cosa ne faccio del terreno? Un domani mi piacerebbe costruirmi la mia casetta e avere il mio orto e i miei piccoli animali, ma mi hanno detto che non si può; mi sembra di aver capito anche che non si può tenerlo incolto; praticamente sei proprietario di qualcosa ma che non puoi fare niente di quello vuoi fare o mi sbaglio?
Vi ringrazio anticipatamente per ciò che riuscirete a farmi capire e se credete, vi posso chiamare al telefono per
spiegarmi meglio. Eventualmente il mio n. è il seguente: 3384753702. Grazie ancora a tutti.
Mauna Gilardini

Benvenuta,
Tutti ottimi quesiti (di cui vorrei conoscere anche io le risposte). Seguirò questa discussione con molto piacere...

Per riguarda il discorso "debito", e considerando che anche io sono un totale neofita (gli esperti sono sicuro sapranno darti ottime dritte), considera una possibile valutazione del terreno prima di procedere con atti notarili e passaggi di proprietà. Assicurati che il terreno valga effettivamente almeno la cifra che hai prestato (più eventuali interessi precedentemente accordati). In questo modo il prestito verrà saldato in maniera produttiva anche per te.
Il prestito che hai elargito non è stato quantificato, così come non conosciamo la bontà del terreno offerto. Nel caso quest'ultimo valga poco valuta la permuta col terreno come un rimborso parziale del credito.
Ad ogni modo una perizia da parte di un tecnico agrario sembra indispensabile.
(NOTA: altro piccolo appunto collaterale. Io ho studiato come Geometra...Visto lo stato economico del tuo conoscente informati anche sullo stato giuridico del terreno...Se gravano ipoteche, pignoramenti, se è in comproprietà o ha servitù particolari contratte dall'attuale proprietario con terzi. Spesso e volentieri i nuovi possessori se le ritrovano senza esserne mai venuti a conoscenza, e devono pure tenersele.)

Se poi siete così amici e sei disposta a fidarti ciecamente della controparte e\o una grossa differenza di valore restituito non ti importa procedi pure. Però ci tengo a farti presente che spesso e volentieri le amicizie o le dispute familiari creano maggiori problemi (soprattutto burocratico\giuridici) rispetto alle contrattazioni tra estranei. Occhi aperti.

non so rispondere al tuo quesito,ma mi intrometto per darti un piccolo consiglio se vorrai accettarlo...
quando partecipi ad un forum o cmq su un sito pubblico è sempre meglio non mettere dati personali.ti conviene comunicarli in privato a chi te li richiederà esplicitamente.questo per evitare conseguenze indesiderate..
stop,fine del predicozzo... benvenuta tra noi,se intendi dedicarti all'agricoltura ,qui troverai molti consigli utili e tanta gente disponibile.a presto
ps...credo che però tu possa affittarlo a terzi questo terreno,intanto che decidi cosa vuoi e puoi farne

ciao, grazie del benvenuto e dei consigli. Per quanto riguarda il valore, il terreno è totalmente suo e vale qualcosa di più e siamo andati a fare la visura al catasto e non ci sono ipoteche. Ma poi è il luogo adatto per vedere se ci sono? Non ne ho idea e non saprei nemmeno dove cercare. comunque lui si trova in cattive acque e prima che glielo portino via voleva cedermelo proprio perché non avrebbe altra possibilità di saldarmi il debito. E' una persona onesta ed è stata chiara dicendomi che non mi avrebbe più potuto restituire alcunché, Certo lo so che è a perdere. Che ci potrei fare con questo terreno se non pagarci le tasse? E' appunto per questo che chiedo consigli che se un domani ci potessi andare a vivere io oppure non so... Brancolo nel buio più totale.
ciao

ciao, grazie del benvenuto e dei consigli. Per quanto riguarda il valore, il terreno è totalmente suo e vale qualcosa di più e siamo andati a fare la visura al catasto e non ci sono ipoteche. Ma poi è il luogo adatto per vedere se ci sono? Non ne ho idea e non saprei nemmeno dove cercare. comunque lui si trova in cattive acque e prima che glielo portino via voleva cedermelo proprio perché non avrebbe altra possibilità di saldarmi il debito. E' una persona onesta ed è stata chiara dicendomi che non mi avrebbe più potuto restituire alcunché, Certo lo so che è a perdere. Che ci potrei fare con questo terreno se non pagarci le tasse? E' appunto per questo che chiedo consigli che se un domani ci potessi andare a vivere io oppure non so... Brancolo nel buio più totale.

informati se puoi affittarlo....io personalmente affitto dei terreni da persone che sono tutto fuorchè agricoltori diretti.
quindi credo che tu lo possa fare anche se sei impiegata....però è meglio che aspetti l'inervento di qualcuno più esperto in materia,non vorrei portarti fuori strada

grazie cinic, grazie del 'predicozzo' ma ormai è fatta; i dati ci sono. chissà se qualcuno può consigliarmi magari anche in privato su cosa posso farne!

Se è una persona in buona fede va già bene (effettivamente è stato onesto a farti sapere della sua impossibilità a sdebitarsi e oltretutto offrire un terreno che vale anche di più).
Per la visura pure: se gravasse ipoteca dovrebbe essere indicato (se non ricordo male tali note vengono riportate anche nella normale visura, non necessariamente su una ispezione ipotecaria). E comunque, il notaio dovrebbe verificarle. I contratti privati non vengono registrati, quindi chiedigli se per caso terzi hanno servitù di passaggio sul terreno, diritti su eventuali pozzi\risorse sul terreno...cose simili.
Del terreno puoi farne tante cose: puoi affittarlo a terzi e percepire un affitto in denaro, puoi offrirlo in "mezzadria", puoi rivenderlo a tua volta, puoi utilizzarlo tu e raccoglierne i prodotti (orto o allevamento domestici non destinati alla vendita ad esempio), puoi lasciarlo incolto e limitarti a pagare le tasse senza avere nulla in ritorno (perchè no? I terreni spesso e volentieri si lasciano incolti per farli "riposare" e riprendersi dopo cicli di coltivazione estensivi). Il tutto da privato cittadino. Il terreno è semplicemente un bene immobile (Esattamente come le case. Non sei obbligata a dichiararti coltivatrice diretta o imprenditrice agricola professionista solo perchè possiedi terreni o li coltivi. E' un po' come dire che se una persona possiede una casa che non usa debba dichiararsi imprenditore edile o costruttore...Capisci?). Devi solo pagare le tasse (con l' IMU si paga anche per i terreni incolti) e rispettare la normativa su qualsiasi contratto\operazione stipulerai inerenti il terreno stesso.
Per l' "andarci a vivere" se intendi "occupartene tu" va bene, vedi il discorso che ho fatto per l'utilizzo personale; se invece vuoi edificarci qualcosa è più tosta...
Se è agricolo al 99% non puoi farci casa o grosse strutture non rurali (deve essere accessoria al fondo; vedi una casa dei dipendenti o del coltivatore). Qui in Sardegna (penso sia Regionale, ma applicato a tutte le regioni con specifiche diverse) il Piano Casa prevede l'edificabilità di piccole strutture abitative su terreni a partire da 1~3 ha (ettari), ma sempre con grosse restrizioni e se e solo se affiancano\costituiscono strutture rurali (abitazione di chi ci lavora, capannoni, rimesse, allevamenti, etc etc). Per questo dovresti chiedere all'Ufficio Tecnico del comune ove è situato il terreno (così avrai tutta la regolamentazione a riguardo, inclusi casistica specifica e indici necessari a capire l'entità dell'intervento che puoi eseguire).

Si, del terreno posso farci tante cose, grazie delle innumerevoli possibilità che mi hai elencato; ma, per evitare di pagare meno tasse possibili, vedi le imposte al 18% , come potrei fare? Dovrei iscrivermi come piccola proprietà contadina? o come coltivatore diretto? o c'è qualche altro modo per ovviare? :

Il 18% sul prezzo di compravendita sono imposte dovute allo Stato. Non credo che appartenendo ad una categoria queste svaniscano (altrimenti tutti si dichiarerebbero Coltivatori Diretti o IAP). Ovviamente ti dico credo, quindi non ne sono sicuro al 100%, ma a rigor di logica dovrebbe essere così. E in ogni caso essere Coltivatore Diretto o IAP non è un semplice titolo, devi realmente esserlo.
Se poi dobbiamo fare una furbata a tutti i costi (e, personalmente, cosa che a me sinceramente non piace)...riduci il valore di compravendita del 18% (d'accordo con il tuo conoscente).
Mi spiego: il terreno vale realmente 50.000€, al lordo delle imposte si arriva dunque a 59.000€. Se il tuo problema sono quei 9.000€ dichiara nell'atto di compravendita un valore virtuale\fasullo di 42.373€, di modo che poi al lordo il valore raggiunga i 50.000€.
Ognuno dovrebbe essere libero di vendere i propri beni al prezzo che più preferisce, però, non so a che soglia di differenza rispetto ai prezzi ordinari scattino i controlli (se un terreno simile, stessa zona, stesse dimensioni vale 3 volte il valore dichiarato da te, allora qualcosa puzza. Capisci?), forse è effettivamente cosa fattibile, e addirittura a soglie più alte (tipo abbassare il prezzo del 25% anzichè 18%). Si tratta pur sempre di un terreno e quindi si considera il suo valore dichiarato (a discrezione del venditore) e non la rendita catastale come per gli edifici (stabiliti arbitrariamente dello Stato).