credo di rientrare nella categoria "hobby farmer", ovvero quelli che a lavorare la terra perlopiù ci rimettono.
Ho iniziato da giovane come apicoltore dilettante, poi, per non avere problemi con proprietari di terreni e vicini, mi sono comprato un piccolo appezzamento di terreno agricolo (ho dovuto risparmiare parecchio, dalle mie parti, Rimini, la terra agricola aveva prezzi esorbitanti), prima collina, digradante verso un torrente, metà in pendenza, esposto a nord, metà pianeggiante, circa 1,2 ettari, le api ci stavano un po' larghe, per cui, a seguire:
- impianto di vigneto per produzione famigliare (375 ceppi, 200 sangiovese di Montepulciano, 125 merlot e 50 albana di Romagna)
- impianto di frutteto a maturazione scalare per consumo famigliare (perlopiù varietà non reperibili in commercio e anche una pianta di fico, varietà ignota, salvata dalla demolizione di un antico casale)
- impianto oliveto secondo il disciplinare dop locale, in gran parte correggiolo, poi rossina, moraiolo e leccino (una sessantina di piante)
- orto a rotazione nella zona pianeggiante e nella parte inferiore della scarpata alluvionale
- due boschetti da fiore e legno, un recinto per animali, ora vuoto, e un paio di migliaia di metri lasciati liberi, casomai mi venga qualche idea.
La coltivazione e la trasformazione dei prodotti ha fagocitato il mio tempo libero e, a dir la verità, per la gioia dei selvatici, il "consumo famigliare" si è ridotto: sorelle e cognate divorziate, padre con il diabete, suoceri defunti e un anno e mezzo fa è venuta a mancare anche mia moglie, così, a 57 anni, l'hobby è diventato un modo come un altro per tirare avanti, stagione dopo stagione, non posso smettere: sotto il suo ciliegio preferito sono state disperse le ceneri della persona con cui ho condiviso trent'anni della mia vita, c'è una lapide, tanti fiori selvatici e alla fioritura dei rosai posti in testa ai filari della vigna, rose profumate, e una seggiola, se voglio fermarmi.
Aree di interesse, quindi, piuttosto diversificate:
apicoltura e prodotti (miele, propoli e metheglin), frutticoltura e trasformazione (essiccazione, confetture), vigneto ed enologia, frutta a guscio e trasformazione, erbe aromatiche e officinali, orticoltura, fitofarmaci e effetti sui pronubi (le mie api) e, naturalmente, visto che il vigore degli anni giovanili è stato sostituito da una serie di dolori e acciacchi, anche le indispensabili macchine agricole.
Un po' lunghetto, spero di non avervi tediato, un saluto a tutti.

Salve a tutti,
Giuliano, 73 primavere, nato in terra di Toscana
ma residente sulle montagne di Bergamo da oltre 35 anni.
Mi piacciono i rimedi naturali, specie quelli dei nostri "vecchi"
e odio profondamente tutta la farmacopea moderna che mi
ha creato una miriade di problemi /causa/rimedio/effetti indesiderati.
Mi è piaciuto questo sito e mi sono iscritto perché ho letto cose
che mi interessano molto.

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