Salve a tutti, mi presento mi chiamo Angelo, mi sono iscritto in questo forum che trovo molto interessante per raccontarvi quella che è la mia storia. Vivo in provincia di Bari è da sempre ho una passione sfrenata e incontrollata per il mondo agricolo. Purtroppo le vicissitudini della vita mi hanno porta a fare altro. L'anno scorso ho ereditato circa 4 ettari di terreno di cui circa 2 di ciliegeto che ho provveduto a rinfittire e circa due di mandorleto e uliveto, quest'anno oggeto in parte di bonifiche consistenti nell'espianto di parrte del mandorleto e nel reimpianto di circa 400 alberi di ciliegio e circa 150 piante di ulivo. Vorrei dedicarmi in maniera totale all'agricoltura anche perchè sono davvero stanco di essere dipendente e lavorare un sacco di ore per gli altri però di questi tempi non è facile prendere decisioni azzardate. Resta il fatto che comunque quattro ettari non sono facilmete gestibili di sabato e domenica e comunque tutto questo toglie tempo alla famiglia che però deeve mangiare e ha bisogno del lavoro dipendente, sono davvero confuso accetto suggerimenti da chiunque.

Ciao cisternino, non ho famiglia ma capisco la tua incertezza in quanto un mio amico si e' trovato in una situazione simile alla tua; in questi casi e' sempre bene valutare cio' che si prende e cio' che si perde, e sopratutto avendo una famiglia secondo me dovresti dare piu' spazio al lato economico e meno a quello "passionale", affidandoti a figure professionalmente preparate che riescano a prospettarti con certezza la redditivita' del capitale a tua disposizione e le migliori soluzioni per gestirlo! Io ci penserei bene In bocca al lupo

Ciao Angelo, abbiamo avuto un "problema" simile anni fa con l'uliveto...era ormai antieconomico occuparcene direttamente perchè bisognava essere assenti dal lavoro troppo a lungo. Naturalmente non volevamo venderlo e abbiamo trovato la soluzione praticata da tutti in questi casi, almeno qui in Umbria e per quanto rigiuarda gli olivi: due persone si sono offerte di occuparsene (potatura, raccolta, etc) e si fa a metà sia con le spese che con l'olio ricavato. Non sono che pochi ettari, ma basta e avanza per il consumo annuo di tutti. Spero che la soluzione del tuo "enigma" sia facile e soprattutto serena.
In bocca al lupo!

Candy

credo che il consiglio di Candy sia saggio

Benvenuto, anche io ti invito alla cautela ma non mollare, sei di Cisternino? oltre ad essere il tuo "nome"? ciao Mario

No non sono di Cisternino, sono di Castellana Grotte. Vi ringrazio per i consigli ma non sono soddisfatto; indubbiamente il consiglio di Candi è saggio ma non sopporterei l'idea di un estraneo sulla mia terra.
Le soddisfazioni di una giornata piena di lavoro in campagna, o la riuscita di un raccolto sono troppo grandi per farle gustare ad altri, un albero potato male, un aratura fatta tanto per, un albero scorticato dal trattore di un estraneo sono dolori troppo grandi che non credo essere in grado di sopportare specie se a fare ciò è stato un altro.
Guardare la mia campagana mi da un sensazione di ricchezza che non si può descrivere, quando metto da parte il discorso economico e faccio l'agricoltore sono davvero felice.

Ti capisco perfettamente, saluti, Mario