Bravo Giuseppe, hai spolverato un bell'argomento. La scelta che ha attanagliato tutti gli eredi, come me, di azienda agricola al momento cruciale della fine della scuola.
Non è una scelta facile, specialmente di questi tempi.
Io l'ho vissuta in modo un po turbolento, ma chi non lo fa? Alla fine ho ceduto ma non per continuare la tradizione di famiglia, per continuare una tradizione che è dell'umanità intera, l'uomo è pastore e contadino da sempre e io, nonostante tutto, non volevo essere altro. Poi mi son reso conto che per fare il contadino bisogna anche essere altro, molto altro, ma a diciotto anni ero così, oggi sono diverso ma non per colpa dell'agricoltura e, in fondo, non mi dispiaccio più di tanto. In bocca al lupo