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allevamento tradizionale in montagna
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Sbeba
Iscritto il: 25/08/2009, 10:19 Messaggi: 27
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Premetto che nel mio piccolo allevamento l'alimentazione è data esclusivamente dal fieno che produco durante l'estate e facendo fecondazione artificiale (tori non se ne trovano più) avevo solo mucche brune, con difficoltà di fecondazione e problemi agli arti posteriori. Ora ho deciso di passare alla Pinzgrauen bovini con minor produzione di latte ma sicuramente più adatti alle mie esigenze e sopratutto una grande fertilità. Mi chiedo come mai le varie campagne di incroci fatte in Italia non abbiano mai valutato le effettive esigenze che abbiamo noi in montagna e cerchino sempre di facilitare grandi allevamenti intensivi con qualità dei prodotti che lasciano desiderare e non vengano presi in considerazione noi piccoli allevatori che sicuramente non produciamo reddito ma manteniamo il nostro habitat pulito e sfalciamo terreni con pendenze enormi se non altro per passione. Vorrei sapere se qualcuno ha il mio stesso problema per poterne discutere apertamente. Grazie Sbeba.
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25/08/2009, 10:39 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 69129 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Ciao Sbeba, benvenuto nel forum di agraria.org. Qui troverai un bel gruppo di allevatori di bovini. In effettihai ragione. E' un periodo molto difficile per tutti gli allevatori, figurarsi per quelli di montagna! Di dove sei? Hai già inserito il tuo allevamento nel nostro database? http://allevamenti.agraria.org/inserisc ... amento.htmCiao, Marco
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25/08/2009, 13:32 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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_________________ LA DONNA MAGRA PIACE ALL' UOMO SENZA .....DENTI!!!
LA TEORIA NON HA MAI PRODOTTO NULLA, LA PRATICA TUTTO (ivano il mantovano)
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25/08/2009, 13:57 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Il tuo è un problema sentito in modo diverso da molti, la selezione spinge sempre di più verso animali produttivi ed è questo che vogliono tutti: mercato, allevatori, ricercatori, commercianti ... ma questa strada, oggi che i livelli produttivi sono già alti, sta portando ad animali sempre più in difficoltà che poi diventa la tua; non credere che in pianura nelle loro belle stalle tecnologiche e di cemento le altre vacche vivano meglio, rimangano gravide facilmente o non abbiano i loro problemi a mammelle e piedi. Quindi è semplice siamo arrivati a questo punto per una generale mancanza di valutazione d'insieme, solo produzione è stato ed è il grido di molti. Poi della montagna e di chi lavora ai "margini" del sistema non c'è un grande interesse. Pertanto dovrai trovare le soluzioni come stai facendo o attraverso incroci idonei, ciao, Mario
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25/08/2009, 17:46 |
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Sbeba
Iscritto il: 25/08/2009, 10:19 Messaggi: 27
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Grazie per le vostre risposte. Abito in un paesino della Carnia, in comune di Paluzza sul confine con l'Austria e si chiama Timau. Ho 43 anni e lavoro in una fabbrica in Austria. Dove lavoro ci sono molti allevatori con cui posso parlare dei vari metodi in uso in altre culture. Da quello che sento dai miei vari colleghi di lavoro in Austria c'è un altro approccio all'allevamento bovino, per prima cosa quasi esclusivamente pezzate rosse (non incrociate con la frisona rossa) normale produzione di latte ed OTTIMA CARNE! Il pascolo viene effettuato anche sopra i 2000 m. e per chi non conosce la Carnia è una zona con poca vegetazione adatto solo per pecore od al massimo capre, e per il resto dell'anno al pascolo o semipascolo vicino ai stalloni. Quest'anno, annata molto nevosa, ho visto mucche da latte fuori dalle stalle con 2 m. di neve. I vari stalloni con 50 o 100 capi usano quasi un sistema tradizionale di allevamento, allimentazione a fieno e mais solo da loro prodotto ultimamente anche le rotoballe fasciate. I vari contributi europei arrivano con puntualità, entro il 30 aprile, ed i controli fatti a tutti senza eccezioni varie. Come vedete non serve granchè per fare un allevamento sopportabile per gli animali senza creare macchine produttrice di carne o di latte a discapito di una qualità nella media uguale per tutti. scusate il mio sfogo ma sono così contento di trovare persone che sanno dov'è il problema ma l'unica possibilità di risolverlo è parlarne con più persone possibili. A presto Sbeba.
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25/08/2009, 22:49 |
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rosicpeter
Iscritto il: 13/09/2008, 14:43 Messaggi: 860 Località: ugovizza (ud)
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ciao sbeba beh siamo poco lontani noto con piacere che il friuli continua a crescere all interno del forum abito ad ugovizza e ho l'azienda a quota 1200 per ora tengo pezzate ma vorrei prendere delle bestie che stiano fuori estate e inverno. sono contento per voi che vi arrivano ogni anni i contributi da noi stiamo ancora aspettando.. mandi peter
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25/08/2009, 23:16 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Grazie Sbeba, molto interessante la tua testimonianza, non è facile sentire questi discorsi, comunque non sei sola, ciao Mario
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26/08/2009, 9:21 |
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Sbeba
Iscritto il: 25/08/2009, 10:19 Messaggi: 27
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Caro Peter, mi riferivo ai pagamenti dei contributi in Austria e sicuramente non qui da noi dato che una settimana fà hanno pagato, finalmente, il 2007. Tutti i miei macchinari li ho comprati con soldi miei facendo leasing in Austria ad un buon tasso, però dato che uso solo macchinari con motocoltivatore, tipo rotopressa e ranghinatore, sono costretto a cercare solo macchine nuove dato il piccolo mercato che esiste su questo tipo di attrezzatura. Infatti ora vorrei acquistare un girello sempre da utilizzare con il motocoltivatore e quindi mi sono rivolto direttamente alla casa produttrice. Un paio di anni fà avevo chiesto un contributo per l'acquisto delle varie attrezzature con una spesa che non superava i 20.000 euro ma sono stato deriso perchè secondo loro erano troppo pochi e loro forse guadagnavo troppo poco. La mia decisione è stata di fare gli acquisti un pò alla volta con soldi personali e soprattutto senza chiedere niente a nessuno. Il problema è che forse non viene ben capito che in montagna siamo noi che teniamo pulito l'ambiente, anche quando perdiamo 3 giorni di lavoro per falciare ed essicare sul terreno un prato con pendenze dove la falciatrice non arriva e con accessi non sempre ottimali e magari tutto questo lavoro per fare 2 q. di fieno, ma sempre buono d'inverno. Oltre alle varie difficoltà burocratiche, c'è il grande problema del frazionamento dei terreni con mille proprietari e poi il tempo che qui a Timau piove sempre data la sfavorevole disposizione della valle, in senso longitudinale rispetto al scirocco. Come vedi la vita non è facile ma sicuramente non mollerò mai questo mio hobby almeno finchè ho le forze per farlo. Mandi Peter.
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26/08/2009, 22:30 |
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