cmq è giusto Stefano, solo che io non ho notato una sensibile diminuzione mettendo la ventola tutta a minimo. Il papero aveva il piumino ventilato uguale, lo vedevo da fuori. Poi c'è un'altra cosa: chi l'ha detto che i pulcini che restano in incubatrice ad asciugarsi debbano prendere tutto quel vento per ore? e non si asciugano affatto bene.
Piccolamiss ha scritto:aiuto... chi ha copiato chi?
cmq è giusto Stefano, solo che io non ho notato una sensibile diminuzione mettendo la ventola tutta a minimo. Il papero aveva il piumino ventilato uguale, lo vedevo da fuori. Poi c'è un'altra cosa: chi l'ha detto che i pulcini che restano in incubatrice ad asciugarsi debbano prendere tutto quel vento per ore? e non si asciugano affatto bene.
Anche la brinsea è della r-com
ho anche sentito dire che la ventilazione influisce in caso di incubatrice non a pieno carico che anche li dovrebbe essere regolata.Per quanto riguarda l'asciugatura cred oche l'effetto della ventola sia come il phon per asciugarsi i capelli.Dico credo perchè di questo non sono sicuro.
Se posso intromettermi, il fattore "scientifico" se cosi lo vogliamo chiamare, per il quale la ventilazione andrebbe diminuita o anche in certi casi fermata (in caso di uova la cui schiusa è molto difficile sia per eta che per gusci molto spessi e duri), e per creare un ambiente interno all'incubatrice e nell'uovo in cui la percentuale di anidride carbonica si alza in modo che la camera d'aria dell'uovo ne aumenti la propia percentuale interna, che, gonfiandosi di piu, favorisce sia la rottura del guscio (poiche poroso e dinamico) e la fuoriuscita del pulcino....
Tiscallo ha scritto:Anche la brinsea è della r-com
ah capperi non lo sapevo! è distribuita in italia o sempre estero ?
tisky mi piace molto il tuo avatar, sa di vacanza, anche perchè sto per arrivare in Sardegnaaa
Non so se è in italia credo che la brinsea si più specifica per uova di rettili o papagalli,ma c'è chi la usa anche per le galline con ottimi risultati..Ormai manca poco e sei in vacanza..Beataaa
riporto in auge questa discussione, date l'avvicinarsi della nuova stagione e le osservazioni - misurazioni che ho avuto modo di fare, con il prezioso aiuto di un esperto
si è notato che la velocità della ventola influisce, anche parecchio, sulla percentuale di umidità all'interno della macchina, abbassandola, o incrementandola, aumentando, o diminuendo il numero di giri
essa influisce anche sul livello di ossigeno a seconda della velocità con cui avviene il ricircolo dell'aria
i maggiori crucci riguardano la fluidodinamica dell'aria, a seconda del volume d'aria da riscaldare, specie in macchine di una certa altezza, l'interruzione della rotazione causa almeno due inconvenienti:
l'aria calda tende a salire verso la parte alta, ne deriva che il calore, a causa di un ristagno nei pressi della sonda, e l'umidità effettivamente percepiti dalle uova tendano ad essere addirittura minori del momento in cui la ventola è in funzione anche di 2°C e del 25 - 30% Rh
se ne deduce che è bene lasciare la ventola in funzione, seppur a minor numero di giri, e che le macchine a sommità squadrata peccato di ristagni e cattiva distribuzione dei fluidi
tra l'altro, l'attrezzatura per misurare - regolare al meglio un'incubatrice, è molto più costosa di un'incubatrice amatoriale (anche di molte che riportano la scritta "professionale")