 |
Autore |
Messaggio |
valeriowally
Iscritto il: 04/04/2014, 11:56 Messaggi: 46 Località: piemonte
|

Qualcuno ha esperienze di vendita in mercati locali di uova. Ho gia sentito l'asl che è venuto a vedere il pollaio e le galline dicendo che sono sane etc,etc... di seguito posto una delibera regionale.
6.1 - VENDITA DELLE UOVA PRODOTTE NELL’ALLEVAMENTO E’ consentita la vendita diretta al consumatore delle uova prodotte nell’allevamento dell’azienda agricola. Ai sensi del Regolamento (CE) 1234/07 e del Decreto MIPAFF del 13./11.2007, non ricade nell’obbligo di riconoscimento la sola attività di vendita delle uova dal produttore al consumatore finale nel luogo di produzione, in un mercato pubblico locale o nella vendita porta a porta, all’interno della “zona” di produzione, che comprenda un’area di raggio massimo di 10 Km dal luogo di produzione stesso. In base all’art. 1 paragrafo 2 del Regolamento CE 1028/06, sono esonerate dagli obblighi sulle norme di commercializzazione le uova “cedute direttamente dal produttore al consumatore, per il suo fabbisogno personale, nel luogo di produzione, in un mercato pubblico locale ... o tramite vendita a domicilio, purché le uova provengano dalla sua produzione, non siano imballate e non sia riportata nessuna delle indicazioni relative alla categoria di qualità e peso”. Le uova devono comunque essere marchiate con il codice del produttore, ai sensi dell'art. 4, comma 3 del Reg. CE n. 1028/2006, ad eccezione di quelle provenienti da produttori aventi fino a 50 galline ovaiole ed a condizione che il nome e l'indirizzo del produttore siano indicati nel punto di vendita o comunicati all'acquirente.
Solo che tutto ciò è riferito ad agriturismi e ora mi trovo con le mani legate perchè l'ASL pretende che io abbia una partita IVA per darmi l'autorizzazione. Ma io non ho nessuna intenzione di aprire partite iva e pagare il commercialista. Qualcuno ha qualche esperienza o consigli da darmi?
|
21/04/2015, 10:28 |
|
 |
|
 |
Fintocasaro
Iscritto il: 23/03/2015, 18:33 Messaggi: 238
|
se è venuta la asl perchè non hai chiesto alla asl? sono loro che fanno testo non noi.. 
|
21/04/2015, 10:37 |
|
 |
valeriowally
Iscritto il: 04/04/2014, 11:56 Messaggi: 46 Località: piemonte
|
perchè il veterinario che è venuto non ha riscontrato malattie nè nelle uova nè nelle galline. e poi sono due uffici diversi dell'ASL(troppo facile altrimenti) i miei problemi sono da un punto di vista burocratico. Devo ancora andare a parlare con l'ufficio che crea problemi mavolevo sapere se qualcuno ha gia delle esperienze al riguardo.
|
21/04/2015, 10:58 |
|
 |
UoterlU
Iscritto il: 05/07/2014, 21:38 Messaggi: 314 Località: Castelletto Ticino (NO)
|
Non mi sembra sia una normativa inerente gli agriturismi.
|
21/04/2015, 13:50 |
|
 |
Fintocasaro
Iscritto il: 23/03/2015, 18:33 Messaggi: 238
|
vendere senza aprire azienda è illegale
|
21/04/2015, 14:03 |
|
 |
liuk94r
Iscritto il: 22/07/2014, 12:18 Messaggi: 102 Località: Gardone Val Trompia (BS)
Formazione: operatore agricolo specializzato in colture erbacee arboree e ortofrutticole
|
Se non hai una partita IVA puoi solo regalarle
|
21/04/2015, 15:21 |
|
 |
indows
Iscritto il: 16/04/2014, 20:21 Messaggi: 463 Località: Nord Sardegna
|

valeriowally ha scritto: Qualcuno ha esperienze di vendita in mercati locali di uova. Ho gia sentito l'asl che è venuto a vedere il pollaio e le galline dicendo che sono sane etc,etc... di seguito posto una delibera regionale.
6.1 - VENDITA DELLE UOVA PRODOTTE NELL’ALLEVAMENTO E’ consentita la vendita diretta al consumatore delle uova prodotte nell’allevamento dell’azienda agricola. Ai sensi del Regolamento (CE) 1234/07 e del Decreto MIPAFF del 13./11.2007, non ricade nell’obbligo di riconoscimento la sola attività di vendita delle uova dal produttore al consumatore finale nel luogo di produzione, in un mercato pubblico locale o nella vendita porta a porta, all’interno della “zona” di produzione, che comprenda un’area di raggio massimo di 10 Km dal luogo di produzione stesso. In base all’art. 1 paragrafo 2 del Regolamento CE 1028/06, sono esonerate dagli obblighi sulle norme di commercializzazione le uova “cedute direttamente dal produttore al consumatore, per il suo fabbisogno personale, nel luogo di produzione, in un mercato pubblico locale ... o tramite vendita a domicilio, purché le uova provengano dalla sua produzione, non siano imballate e non sia riportata nessuna delle indicazioni relative alla categoria di qualità e peso”. Le uova devono comunque essere marchiate con il codice del produttore, ai sensi dell'art. 4, comma 3 del Reg. CE n. 1028/2006, ad eccezione di quelle provenienti da produttori aventi fino a 50 galline ovaiole ed a condizione che il nome e l'indirizzo del produttore siano indicati nel punto di vendita o comunicati all'acquirente.
Solo che tutto ciò è riferito ad agriturismi e ora mi trovo con le mani legate perchè l'ASL pretende che io abbia una partita IVA per darmi l'autorizzazione. Ma io non ho nessuna intenzione di aprire partite iva e pagare il commercialista. Qualcuno ha qualche esperienza o consigli da darmi? E' venuta l'asl da te? e ti ha anche controllato le uova?beato te,qui invece non solo devo andarci io ma gli devo anche portare "prima" tutti i progetti dell'eventuale capannone piu' il progetto della sala imballaggio se voglio imballare io le uova,poi si deve anche richiedere il codice d'azienda sempre all'asl e in piu' per concludere il tutto dovrei andare dalla s.u.a.p,pagare un tecnico e far certificare tutto. Non hai detto quante galline hai... e la delibera regionale piu' o meno ti dice cosa devi fare.
_________________ Think Different
|
21/04/2015, 18:32 |
|
 |
magobk
Iscritto il: 14/07/2012, 19:38 Messaggi: 3796 Località: prato
Formazione: maturità tecnica
|
Chiunque riceve soldi in cambio di un prodotto è un commerciante in quanto tale deve avere partita IVA Mago 
|
21/04/2015, 21:33 |
|
 |
Franco70
Iscritto il: 16/12/2012, 23:35 Messaggi: 80 Località: Lecce
Formazione: Diploma Istituto Tecnico Commerciale
|
Avere una partita iva non significa necessariamente avere chi sa quale costi, anche perché se non si supera un certo reddito che se non erro è pari a € 5.000,00 si rimane esonerati da tutta una serie di compiti. Ciao.
|
21/04/2015, 21:52 |
|
 |
Fintocasaro
Iscritto il: 23/03/2015, 18:33 Messaggi: 238
|
il tetto è 7000 cmq se non supera le 104 gg di lavoro anno non paga neppure contributo. ma rimane lo scoglio più grande L'Asl.
|
21/04/2015, 21:57 |
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 35 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
 |