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VENDITA UFFICIALE DI UOVA 
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Detto frà me e te
:lol: :lol:

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Mettete l'indicazione geografica al profilo sarà utile nelle risposte grazie


28/01/2013, 0:48
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Perchè avete sentito anche voi :?: :roll:

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è più sincero un cane che ti scodinzola, di una persona che ti sorride


28/01/2013, 1:07
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...davvero vi sembra burocrazia esagerata? Pensate se chiunque potesse vendere le uova liberamente senza controlli. Certo, i vostri allevamenti sono probabilmente impeccabili dal punto di vista sanitario, ma potreste giurare che lo siano TUTTI i piccoli allevamenti amatoriali? Che non ci siano rischi di trasmissione di salmonelle o altre malattie? Metti caso che uno di voi, comprando le uova, si ritrovi intossicato da salmonella. chi andate a prendere? e il venditore, avrà fatto un'assicurazione che copra i danni? chi vi risarcirebbe? Attenti, la burocrazia può esser tanta ma a volte ha una sua utilità...

in fondo poi le disposizioni da soddisfare non mi sembrano poi neppure troppo esose...

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Per la cessione di uova al mercato, direttamente in allevamento o in un negozio di proprietà del produttore, gli obblighi previsti dalla normativa in vigore si ritengono assolti con l’apposizione di un cartello - nei pressi del contenitore contenente le uova – con riportati il nome ed il luogo dell’azienda produttrice, il numero di registrazione dell’allevamento ed il suo significato (allevamento a terra, in gabbia ecc), la data di raccolta delle uova e la data di scadenza pari a 21 giorni dalla data di deposizione (in genere 15 giorni dalla data di raccolta).
Nell’ipotesi in cui le uova vengano cedute in un negozio non di proprietà del produttore, oltre alle indicazioni precedenti, il produttore dovrà consegnare al venditore le uova accompagnate da un documento di trasporto, con il quale si assicuri la rintracciabilità delle stesse.
Per la cessione con il sistema porta a porta o presso attività produttive, il produttore dovrà invece consegnare all’acquirente le uova accompagnate da un documento in doppia copia, contenente le informazioni atte a consentire la rintracciabilità delle stesse e i dati riportati nel cartello.

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Andrea Mangoni
Ciao a tutti, gente!


28/01/2013, 6:37
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Già fatto Perkins: coloro che li rivendono hanno paura dei controlli sanitari e non se la sentono di rischiare.... D'altra parte io non ci penso nemmeno a fare tutta quella trafila burocratica per vendere 20 uova !!


28/01/2013, 8:27
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Andrea sono d'accordo con te e comprendo le perplessità di tutti gli altri. Il problema è che il nostro Paese non ci supporta in niente, non c'è una sola cosa che non dia pesantezza vuoi per la troppa burocrazia, vuoi per la cattiva volontà da parte di chi dovrebbe agevolare piuttosto che ostacolare, vuoi per il fatto che a volte per mettersi in regola le situazioni ci si ripercuotono contro, vuoi per ignoranza e ottusità generalizzata. Tutto questo lo subiamo a tutto tondo in ogni cosa che facciamo e quindi, se è anche giusto che vi siano controlli rigidi sulla vendita di qualche uovo, la cosa, vista nell'ottica di una pesantezza generale ci rende ancor più insofferenti.

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Se ami qualcuno lascialo libero


28/01/2013, 9:43
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andreamangoni ha scritto:
...davvero vi sembra burocrazia esagerata? Pensate se chiunque potesse vendere le uova liberamente senza controlli. Certo, i vostri allevamenti sono probabilmente impeccabili dal punto di vista sanitario, ma potreste giurare che lo siano TUTTI i piccoli allevamenti amatoriali? Che non ci siano rischi di trasmissione di salmonelle o altre malattie? Metti caso che uno di voi, comprando le uova, si ritrovi intossicato da salmonella. chi andate a prendere? e il venditore, avrà fatto un'assicurazione che copra i danni? chi vi risarcirebbe? Attenti, la burocrazia può esser tanta ma a volte ha una sua utilità...

in fondo poi le disposizioni da soddisfare non mi sembrano poi neppure troppo esose...

Cita:
Per la cessione di uova al mercato, direttamente in allevamento o in un negozio di proprietà del produttore, gli obblighi previsti dalla normativa in vigore si ritengono assolti con l’apposizione di un cartello - nei pressi del contenitore contenente le uova – con riportati il nome ed il luogo dell’azienda produttrice, il numero di registrazione dell’allevamento ed il suo significato (allevamento a terra, in gabbia ecc), la data di raccolta delle uova e la data di scadenza pari a 21 giorni dalla data di deposizione (in genere 15 giorni dalla data di raccolta).
Nell’ipotesi in cui le uova vengano cedute in un negozio non di proprietà del produttore, oltre alle indicazioni precedenti, il produttore dovrà consegnare al venditore le uova accompagnate da un documento di trasporto, con il quale si assicuri la rintracciabilità delle stesse.
Per la cessione con il sistema porta a porta o presso attività produttive, il produttore dovrà invece consegnare all’acquirente le uova accompagnate da un documento in doppia copia, contenente le informazioni atte a consentire la rintracciabilità delle stesse e i dati riportati nel cartello.


Sono d'accordo con te Andrea riguardo ai controlli da effettuare sulle uova (visti i possibili rischi di salmonella), ma sono anche d'accordo con Piccolamiss riguardo al "NON aiuto" da parte delle autorità competenti per mettersi in regola....poi personalmente io e mio marito conosciamo molto bene il meccanismo delle varie ASL (lui ha lavorato lì per 40 anni!) e ti assicuro che molto spesso dipende proprio da chi ti trovi di fronte e con chi hai a che fare sul momento...vabbè....vuol dire che ci farò un mare di frittate :) :)


28/01/2013, 9:53
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Antonella, considera anche di usare le uova per i tuoi animali.
Io faccio il pastone e all'interno metto un certo numero di uova sode. Se le litigano.
Dai poi l'uovo sodo alla chioccia con i pulcini a partire dalla seconda settimana di vita. Dai le uova ai cani o ai gatti (sempre sode) insomma di utilizzo ce n'è tanto..

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Se ami qualcuno lascialo libero


28/01/2013, 10:29
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si certo Susanna, quando ne ho veramente troppe, preparo il pastone per le galline con riso bollito e uova sode e ne vanno veramente matte! Solo che volevo provare ad infilarmi nelle varie regolamentazioni ASL/permessi vari.....ma ovviamente ci rinuncio! Alla fine non ne vale la pena :( :(


28/01/2013, 10:41
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antonella123 ha scritto:
Ciao a tutti. In questo periodo le nostre galline sono veramente in sovra produzione di uova: ne prendo tutti i giorni circa 10/14 e, siccome non abbiamo una famiglia proprio numerosa, ci era venuto in mente di come si potrebbe fare per venderle a qualche negozio qui in giro. Qualcuno di voi sa dirmi le normative di legge o della ASL che servono?
Grazie...




Hai sovraproduzione ora aGennaio ?!

E cosa succedera ad Aprile ?

ReTraquinio

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PURTROPPO HO UN GRAN DIFETTO : DICO SEMPRE QUELLO CHE PENSO !!!


Peppe per Peppe , mi tengo Peppe !


28/01/2013, 13:33
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antonella123 ha scritto:
Già fatto Perkins: coloro che li rivendono hanno paura dei controlli sanitari e non se la sentono di rischiare.... D'altra parte io non ci penso nemmeno a fare tutta quella trafila burocratica per vendere 20 uova !!


Io antonella le vendo a parenti, zii, cugini, e amici, poi quello che ci fanno lo sanno loro, :roll: per ora non ho avuto problemi :) e mi hanno detto che uova come le mie non ne sentivano più da tempo, :P a differenza di quelle che si comprano nei super mercati che sanno di mangime, ti dirò la voce circola, e faccio fatica ad accontentare tutti con il rischio di andare io a comprarle. :? E' giustissimo anche quello che dice andreamangoni :D ma io non obbligo nessuno a comprarle, io le faccio per mè personalmente, e non vorrei venderle, ma arrivano a casa e vedono un paniere pieno di uova non possono fare a meno di chiedermele che faccio gli dico di no. :roll:

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28/01/2013, 13:40
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