Perkins, grazie per l'incoraggiamento! Tiscallo, lo so che è "una vasca da bagno" la covatutto16, ma voglio provarci. E se sono qui è proprio perchè ho visto e letto che lo scambio di opinioni e consigli è sincero e senza fine a se stesso. Bel Forum, felice di esserci!
Perkins, grazie per l'incoraggiamento! Tiscallo, lo so che è "una vasca da bagno" la covatutto16, ma voglio provarci. E se sono qui è proprio perchè ho visto e letto che lo scambio di opinioni e consigli è sincero e senza fine a se stesso. Bel Forum, felice di esserci!
Segui le istruzioni di Andrea Mangoni..Ho preso queste nozioni dal suo blog,quindi queste informazioni sono tutte sue..
Cita:
Visto che i problemi di spazio sono per me abbastanza difficili da superare, e che quindi posso allevare un numero piuttosto limitato di pulcini ogni anno, ho deciso di acquistare una piccola incubatrice manuale della ditta NOVITAL, la Covatutto 16. Innanzitutto, che vuol dire "manuale"? Semplice: le uova necessitano, per un corretto sviluppo, di essere più volte rigirate durante l'incubazione. In una incubatrice automatica è la macchina stessa a farsene carico, mentre nelle incubatrici manuali dovremo essere noi a svolgere quel compito che in natura sarebbe mamma chioccia a fare. Bene, dopo diversi tentativi abbastanza infruttuosi con questa macchina, ho seguito i consigli elargiti nel forum di Cocincina da Nando Logorelli di Reggio Calabria, ed ho finalmente ottenuto i risultati sperati. Si tratta di una serie di piccoli accorgimenti che aumenteranno in maniera esponenziale il numero di uova in grado di giungere alla schiusa, con grande soddisfazione vostra e dei pulcini. L'incubatrice Covatutto 16. Termometro; in rosso il livello cui deve arrivare la temperatura. Allora, la nostra incubatrice si presenta come la vedete nella foto 1: essa è formata da una base, da una camera di incubazione e da un coperchio dotato di termostato, lampadina e termometro. Innanzitutto, occorre trovare un buon posto dove sistemarla. Il posto in questione dovrà essere abbastanza caldo, almeno sui 18-20°C, per non sovraffaticare l'incubatrice; inoltre dovrà essere lontano dagli... occhi. Sì, perchè la covatutto permette di mantenere una temperatura costante tramite l'accensione di una semplice lampadina ad incandescenza da 40W, ma per farlo il termostato ne regola una continua alternanza di accensione e spegnimento. Assai frustrante e fastidioso, se perennemente in vista, assai meno se si tiene l'incubatrice in una stanza che normalmente non viene visitata troppo spesso, come ad esempio uno sgabuzzino; ci si può pure ingegnare con simpatici paraventi di cartone e altre simili amenità. Comunque sia... Dicevamo, appunto, la temperatura. Fattore importantissimo! Le uova dovrebbero essere sempre mantenute a 37,5°C. A questo scopo, nel termometro dell'incubatrice (2), viene segnalata la tacca dei 100°F, che corrisponderebbero alla temperatura ideale per le uova. Ma, alla prova pratica, poichè pare che la temperatura rilevata dal termometro risulti di poco più bassa di quella che registrano le uova, si è rivelato più opportuno cercare di alzare leggermente la temperatura stessa a 101°F-102°F, come indicato dalla riga rossa che si vede nella fotografia. Come regolare la temperatura? Sul coperchio dell'incubatrice c'è un piccolo foro, vicino al termometro, sul lato, da cui si può (con un cacciavite piccolo) raggiungere una vite azzurra che, ruotata a destra o a sinistra, regolerà la temperatura del termostato. Si procederà, insomma, un pò per tentativi, fino a che non avremo ottenuto la temperatura desiderata. Il fondo della Covatutto ha due serbatoi per l'acqua. occorre segnare da un lato dell'uovo la data, il numero 1... Un giorno prima di mettere ad incubare le uova, puliremo e metteremo in funzione l'incubatrice. Innanzitutto solleveremo la camera di incubazione ed andremo a sistemare il fondo (3), riempiendo di acqua il serbatoio centrale (3 A). In seguito, nel corso dell'incubazione, dovremo periodicamente controllare che sia sempre pieno. Il fondo andrà posizionato nel luogo destinato all'incubatrice, magari frapponendo tra esso ed il piano d'appoggio un foglio di polistirolo. Riposizioneremo quindi la camera di incubazione sopra il fondo, metteremo il coperchio sopra di essa (dopo aver messo la lampadina ed il termometro, ovvio!), e per finire attaccheremo la spina. La lampadinà si accenderà e rimarrà così per circa 30-45 minuti, fino a che, cioè, non avrà portato la temperatura della camera di incubazione a quella cui è impostato il termostato. Quindi inizierà a lampeggiare continuamente. A questo punto controllate la temperatura sul termometro e, se necessario, regolatela come detto sopra. Lasciate ora lavorare l'incubatrice "a vuoto" per circa un giorno, prima di inserire le uova. Già, e le uova? Anche le uova richiedono qualche preparazione. Prima di tutto, la nostra incubatrice può contenere circa 16 uova medie di gallina. Sarebbe però il caso di non riempirla all'inverosimile, questo ci permetterà di operare meglio in seguito. Le uova che dovranno essere incubate devono essere di buona forma, di dimensioni medie per la razza di appartenenza e pulite. In attesa di essere incubate andrebbero tenute a temperature di 10-13°C e in posizione verticale, col polo acuto all'ingiù. Se si incubano insieme uova raccolte in giorni differenti e/o inserite in incubatrice a distanza di qualche giorno tra loro, andrebbe sempre scritta la data di raccolta e/o quella di inizio incubazione, in matita (4). Andremo poi a contrassegnare due lati opposti dell'uovo con i numeri 1 e 2 (foto 4 e 5). ...ed il numero due dall'altro. L'uovo finalmente in incubatrice! Posizionate le uova nella camera di incubazione (6) con il numero 1 ben visibile e rivolto verso l'alto. Chiudete il coperchio e lasciate il vostro ovetto riposare. Due volte al giorno le uova vanno girate di 180°, in maniera che il numero che si trovava in alto finisca in basso e viceversa. E' stato più volte suggerito di girare le uova più spesso, perchè questo aumenterebbe la percentuale di schiusa. Tutto vero, ma dobbiamo considerare la nostra piccola incubatrice, che ci obbliga ad aprire il coperchio ogni qualvolta occorra girare le uova. Questo conduce ad abbassamenti periodici della temperatura alla lunga deleteri per gli embrioni. Così, nel nostro caso, risulterà più produttivo girare le uova solo due volte al giorno, esponendole ad un minor numero di sbalzi di temperatura, piuttosto che girarle più spesso ma raffredandole di più. Passato un certo periodo (3-4 giorni per le uova a guscio bianco o molto chiaro, 6 per quelle a guscio bruno) andrà effettuata l'operazione della speratura. In pratica, cioè, con l'aiuto di una fonte di luce andremo a vedere se l'uovo è stato fecondato o meno, e se l'embrione al suo interno sta continuando il proprio sviluppo. In una stanza buia metteremo l'uovo in verticale, col polo ottuso verso l'alto, e lo illumineremo da sopra con una lampadina tascabile potente. L'uovo fecondato si riconoscerà perchè, a questo stadio, vedremo in controluce una sorta di "ragnetto" formato dal corpo del pulcino e dalle vene degli annessi embrionali. Più avanti andrà l'incubazione, più il contenuto dell'uovo fecondato diventerà scuro, lasciando vedere in alto solo una cupoletta chiara posizionata abbastanza rigidamente (la camera d'aria). Le uova non fecondate appariranno uniformemente chiare, o con una massa opaca rotondeggiante, o a forma di anello. Potrete toglierle verso il 7°-8° giorno. Il pulcino inizia a rompere il guscio... ...e dopo qualche ora sarà pronto per vedere la luce! Cureremo in questo modo le nostre uova per 17 giorni; poi, al 18° giorno opereremo due cambiamenti. Per prima cosa, aggiungeremo acqua anche nel secondo serbatoio del fondo (3 B); in secondo luogo, smetteremo di girare le uova. Attorno al 19°-20° giorno sperando le uova osserveremo un'aumento nelle dimensioni della camera d'aria, e probabilmente inizieremo a sentire pigolare il pulcino. Tra il 20° ed il 21° giorno, invece, l'uccellino forerà col becco il guscio dell'uovo (7). Non fatevi vincere dalla tentazione di aiutarlo aprendo il guscio: lo uccidereste quasi di certo. Dovrete aspettate: potranno passare anche 20-24 ore prima che l'uccellino si decida a rompere il guscio ed uscire. Solo se dopo 24 ore l'animaletto non sarà ancora emerso dal guscio potrete con delicatezza provare a dargli una mano. La ricompensa? Una nidiata di piccoli fagottini piumosi (8), pronta in un futuro prossimo a scorrazzare in pollaio. I pulcini dovranno rimanere 24 ore in incubatrice, prima di esser lasciati alle cure di una balia o allevati artificialmente, ma potranno esserne allontanati anche prima qualora disturbassero eccessivamente le uova non ancora schiuse, avendo cura di tenerli in una gabbia riparata e con una buona fonte di calore. Una volta terminato di usarla, l'incubatrice andrà lavata e pulita prima di esser riposta in attesa della prossima nidiata. E adesso buon lavoro, ed un in bocca al lupo gigante per tutte le vostre schiuse!
Visto che ci siamo ecco il video della speratura di Andrea Mangoni
_________________ E' TEMPO DI INCUBARE(Dottor Alessio Zanon)
okay, scriverò io "l'elogio alla covatutto 16". In fondo è una macchina che ha mille risvolti positivi. Tipo stimola la fantasia: mio figlio credeva fosse un casco da astronauta, mia moglie un nuovo marchingegno per la messa in piega. Gira voce che nelle montagne del bergamasco l'abbiano scambiata per una astronave di alieni, gettando nel panico la popolazione locale. Ma questi sono solo alcuni dei grossi vantaggi di una macchina che, grazie al suo funzionamento, può lavorare anche seguendo le istruzioni di simili marchingegni come la macchina di topolino per i popcorn e altro. Un mio amico ha perso subito le istruzioni e usa ormai da anni con successo quelle del Dolceforno del '68 della moglie. Ma sono solo esempi.... Per i cornish il discorso è diverso. Allevare una razza non significa mettere assieme maschi e femmine, ma effettuare una costante rigida selezione. brutte parole, ma spese per un buon fine. Altrimenti il tipo si perde. Qui abbiamo una gallina (la chioccia) che è proprio un incrocio, gli altri sono sicuramente più cornish, ma hanno perso le caratteristiche tipiche della razza. I tarsi (che dovrebbero essere corti e forti e qui sono lunghi e sottili), l'aspetto del tronco, della testa, la forma della cresta e del becco. ovviamente anche il petto manca.... insomma.... un vero disastro. Allora che te li pigli a fare, se non hanno i pregi dei cornish?
No ho detto che li avrei persi perchè non mi sarei accorto delle differenze che hai visto tu,ecco perchè dico che Anna fa bene a non regalare i soldi a quel tipo..
_________________ E' TEMPO DI INCUBARE(Dottor Alessio Zanon)
Mercoledì dovrei avere 10 uova di tacchino,e 10 di robusta lionata da incubare.Qualcuno di voi ha esperienze con l'incubazione delle uova di tacchino?Ci vogliono 28 giorni??
il metodo di incubazione è tutto uguale, tranne per i giorni che sono 28. I tacchini sono + delicati e bisogna un pò "insegnarli a mangiare e bere" nei primi giorni, io faccio sempre incubate miste così imparano per imitazione dai pulcini, è simile a come si fa con quaglie e fagiani
_________________ Mi dà sempre un brivido quando osservo un gatto che sta osservando qualcosa che io non riesco a vedere. - Eleanor Farjeon -
Covatutto16 con acqua sul fondo come da istruzioni accesa e funzionante! 12 uova inserite all'interno, vediamo fra 6 giorni con la speratura quante saranno fecondate. E, nel caso, tra 21 giorni sentiremo qualche "piopio" (ne ho messe 12 perchè di più non ce ne stavano! che uova che fanno le mie galline! )
Tra l'altro pensavo di ridurre lo sbalzo termico aggiungendo l'acqua con una siringa nel momento in cui giro le uova, visto che il fondo ha fori sufficienti all'operazione e poggia direttamente sulla vaschetta. In questo modo non serve "smontarla" per metterci l'acqua. Che dite?
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