Il discorso non è in riferimento solo all'età dell'uovo ma soprattutto alla possibilità che lo stesso, sottoposto a temperature elevate (e 40° lo sono) e forte umidità, possa essere facilmente soggetto a contaminazioni: condizioni cioè che possono favorire l'ingresso di batteri.
Se tutte le guide al consumatore (anche quelle dello stesso Ministero della Salute) consigliano la conservazione a temperature relativamente basse o addirittura in frigo, e comunque di evitare sbalzi termici alle uova conservate, un motivo ci sarà, non credete?
Ad esempio, da una guida online: "Il guscio può anche essere intaccato da colonie di funghi e muffe, che irrimediabilmente vanno ad intaccare anche il suo contenuto.
Ecco che, quindi, esistono buone pratiche igieniche che consentono di tutelare nel miglior modo possibile la nostra salute. Prima di tutto, è bene conservare le uova ad una temperatura inferiore ai 25°C, meglio ancora se in frigorifero. Assolutamente da evitare sono gli sbalzi termici e l’esposizione alle alte temperature, anche se di breve durata..."
Per quanto disinfettata sia la nostra incubatrice, (e badate bene che il nostro amico non ha nemmeno specificato se le uova erano state incubate o addirittura messe sotto una chioccia...) non mi sentirei mai di dire a qualcuno di mangiarle o di darle ai propri animali, nemmeno cotte, e quando si tratta di salute il discorso "io ho sempre fatto così, è andata sempre bene...") non vale!
Pedro, nessuna polemica, ci mancherebbe, e spero vivamente che continui ad andarti bene ma mi domando: il gioco vale la candela?
Perchè rischiare per pochi euro o addirittura centesimi?
Attenzione, come dice sempre il Moderatore, anche alle fonti, e qui mi riferisco alle dolci donzelle: vi porto un esempio capitato a fagiolo un paio di mesetti fa.
Mia moglie, abituale lettrice di nota e diffusissima rivista di cucina, sfogliando le tante ricette proposte si ferma di colpo su un capitolo dedicato, tra l'altro, alla produzione di olio piccante fatto in casa; me lo mostra ed esclama: "Qualcosa non quadra!" (la mia grande passione per la peppercoltivazione ha sortito i suoi effetti
).
L'articolo oltre che superficiale, vi posso assicurare che era anche pericoloso in quanto suggeriva tecniche che addirittura contrastavano i dettami della guida ufficiale proposto dal Ministero sulla produzione appunto casalinga dei sott'oli, sottaceti ecc.
Chi l'avrebbe detto?
Occhio! Quando si tratta di cose così delicate, il "ho sentito, ho visto, ho fatto" conta molto poco se non debitamente supportato e documentato da valide conoscenze specifiche: io, nel dubbio, ripeto, le scarterei e pazienza!
Poi ognuno è responsabile delle proprie azioni!