Mi sono guardato i post passati e ho capito la situazione. Quoto ancora Tiscallo. Quanto dice sul co2 è sacrosanto e in generale tutte le osservazioni sulle nostre incubatrici. nessuno Paolo dice che non funzionano. Semplicemente sono macchine che non hanno alle spallle grossi studi, anzi sono principalmente empiriche e usano materiali economici. Il costo dell'intero stampo in plastica si aggira intorno ai 40 centesimi, per dirti. 60 se parli di quello trasparente. Poi è chiaro, c'è la spedizione, lo sdoganamento eventuale dei mteriali, i rappresentanti,, le spese varie , l'azienda eccetera e nessuno dice nulla. Questo è il mercato. Però trovo anch'io qualcosa da ridire se qualcuno prova a raccontarmi che dietro quel pezzo di plastica c'è un accurato studio ingegneristico. Tutto qui. Le macchine che realmente fanno un salto di qualità sono solo un paio e lo fanno perchè offrono appunto qualche reale controllo maggiore di altri fattori che invece " entrano" nelle nostre comuni macchinette in maniera del tutto casuale (appunto, come controlli il co2, scusa?). Non è corretto quindi propagandarle in generale come strumenti tecnologicamente avanzati.
Detto questo, va aggiunto che i Romani (è da loro in poi che fanno la comparsa le "incubatrici") incubavano all'interno di grossi vasi in terracotta inseriti all'interno di forni oppure direttamente in fornetti che assomigliano a quelli della pizza
.... Il calore veniva regolato con braci che un addetto aggiungeva in prossimità di alcuni alloggiamenti prestabiliti o semplicemente spostando pietre calde. Non mi risulta che avessero igrometri e gli storici non parlano di controllo del co2 (
) però i pulcini nascevano.....
Tornando a noi possiamo starcene anche tranquilli con la nostra esperienza e i nostri barattolini di plastica, ma chi ha necessità di incubare uova delicate, tipo serpente o tartaruga, comprende invece presto quante e quali siano le differenze. Differenze che per noi non sono molto sensibili invece, o che magari si traducono in qualche piccolo problema (tipo dita storte) e non purtroppo nella morte dell'embrione.
Jessica, per me dell'igrometro puoi fare tranquilamente a meno. Proprio per i motivi sopra detti magari la prima incubata non sarà proprio un successone (come si fa a sapere quale delle stanza di casa tua ha il co giusto, quale l'umidità che "sposata" a quella prodotta stabilmente dalla macchina, ti dà l'umidità corretta???
) ma vedrai che con un paio di aggiustamenti avrai grosse soddisfazioni. Si tratta solo di farci la mano e di contare sul fatto che le nostre gallinelle sono belle toste fin da quando sono dentro all'uovo!