quale iter burocratico per fare riconoscere una nuova razza?
28/03/2011, 17:19
ciao a tutti, spero in un vostro consiglio e specialmente in quello del nostro redivivo moderatore.. in internet non ho trovato nulla..
Se (e sottolineo se) uno volesse costruire una nuova razza, o ricostruirne una estinta, appate l'iter "fisiologico" di incroci. quando arrivo ad una stabilita' genotipica, o meglio fenotipica. qual'e' l'iter burocratico per farla riconoscere come razza?!?
Re: quale iter burocratico per fare riconoscere una nuova razza?
28/03/2011, 21:14
La questione è complessa. Ci sono razze, ad es. la Valdarnese, che non sono riconosciute dalla FIAV (che riconosce invece la Valdarno) ma che sono invece iscritte nel Repertorio regionale delle risorse genetiche autoctone animali della Toscana (LR 50/97) e viceversa. Marco
Re: quale iter burocratico per fare riconoscere una nuova razza?
31/03/2011, 19:36
Rispondo con ritardo. L'iter prevede nel caso di razza nuova la verifica da parte dell' organismo di controllo dell'originalità intesa come differenza tangibile ed inequivocabile da altre razze già conosciute . Spesso bastano piccole differenze ma pur sempre evidenti . A questo punto si controlla la possibilità di replicare il fenotipo ottenuto e una volta che questo avviene su un congruo numero di generazioni stabili si passa all'omologazione ed alla stesura dello standard di razza.
Si esegue un controllo con descrittori morfologici ed in seguito sono possibili approcci genetici più complessi con micosatelliti.
Per razze ricostruite su base fenotipica il percorso è simile ma si ha il vantaggio di uno standard già redatto .
Per recuperi di razze a limitata diffusione o in via di estinzione . Descrittori morfologici + microsatelliti.
Esistono numerosità di popolazione minima che devono essere rispettate nei fondatori , sia per razze nuove che ricostruite.